SAN PIETROBURGO – Continua senza problemi la corsa in testa al Gruppo A della Repubblica Ceca, che dopo la netta vittoria di giovedì contro la Norvegia ha battuto il Kazakistan con il risultato di 3-1.
Non inganni troppo lo scarto di sole due reti tra le due squadre, perché la superiorità di Plekanec e compagni non è mai stata messa in dubbio dai kazaki se non proprio negli ultimi minuti.
La rete del solito Nigel Dawes al 55’30” ha forse insinuato qualche dubbio di troppo nella truppa di Vujtek, andati sul 2 a 0 grazie alla doppietta di Plekanec, ma Kousal a porta vuota ha firmato il 3-1 finale al 58’51”.
La Repubblica Ceca consolida ancor di più la testa della classifica con la quinta vittoria in altrettanti match, con una differenza reti di +15 e continuando a proporre una solidità impressionante.
Si complica ulteriormente la situazione del Kazakistan, ora ultimo del girone con 2 punti in 5 partite, in attesa oltretutto dello scontro diretto contro la Lettonia, ma evitare l’ultimo posto non sarà facile per Bochenski e soci.
MOSCA – Gli USA ci hanno messo 20 minuti a perforare la porta della malcapitata Ungheria, ma poi, una volta trovata la prima rete con Foligno – autore di una doppietta – non si sono fermati vincendo per 5-1.
Supremazia totale sottolineata dalla differenza di tiri in porta, 37 per gli USA, ma soprattutto solamente 8 per l’Ungheria, il che la dice lunga sulla facilità di Matthews e compagni nell’affrontare l’avversario.
Oltre alla doppietta di Foligno sono cadute le reti di Hinostroza, Larkin e Murphy, oltre a quella della bandiera tricolore da parte di Sofron in chiusura di match.
Gli USA tornano nei piani alti della classifica, seppur con una partita in più della Slovacchia, impegnata sabato con il Canada, ma può vedere con più serenità il proseguo del torneo.
Per l’Ungheria appare ormai disperata la propria situazione, sempre ferma al palo con 0 punti e principale indiziata alla relegazione immediata nella Division 1A.