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Mondiali 2017

Un’esaltante rimonta, la Svizzera ci crede e batte il Canada!

CANADA – SVIZZERA

2-3

(2-0, 0-0, 0-2; 0-1)

Reti: 4’22 O’Reilly (Marner, Parayko) 1-0, 6’28 Marner (Lee, Konecny) 2-0, 46’37 Herzog (Praplan, Richard) 2-1, 49’44 Praplan (Hollenstein) 2-2, 63’40 Herzog (Untersander, Ambuhl) 2-3

Note: Parigi, 12’932 spettatori. Arbitri Odins, Salonen; Leermakers, Sormunen
Penalità: Canada 5×2′, Svizzera 3×2′

PARIGI – Il Canada non è perfetto, e la Svizzera lo ha dimostrato portando a termine un’impresa, battendo i campioni del mondo in carica e riuscendo a trovare la via per superare quella che si pensava essere una corazzata insuperabile.

La squadra di Patrick Fischer ha infatti regalato una serata memorabile ai quasi 13’000 tifosi accorsi alla pista parigina, in quella che è stata la prima vera grande serata di hockey nel Gruppo B, in un clima finalmente degno della caratura della manifestazione. Dopo un terzo tempo intensissimo a decidere è stato un gol strepitoso di Fabrice Herzog, che al 63’40 ha messo la firma sulla personale doppietta e permesso alla Svizzera di ottenere due punti pesantissimi.

E pensare che il match era iniziato nel peggiore dei modi per i rossocrociati, che dopo soli 6 minuti erano già stati costretti ad incassare due gol – in rete O’Reilly e Marner – e a richiamare immediatamente Hiller in panchina (colpevole specialmente sul secondo gol) per buttare nella mischia Genoni.

La mossa si è rivelata azzeccata, visto che il portiere del Berna si è reso protagonista di una partita strepitosa, conclusa con uno shutout parziale e soprattutto diversi interventi che hanno impedito ai canadesi di trovare quel 3-0 che sarebbe risultato fatale. Forse la squadra di Jon Cooper ha anche mollato un po’ la presa, convinta di avere il totale controllo della contesa e che una nuova segnatura sarebbe prima o poi arrivata da sola.

Ed in effetti sarebbe anche potuta andare così. La selezione della foglia d’acero ha infatti colpito un palo in entrata di periodo centrale e si è poi mangiata un gol già fatto con Simmonds, mentre sul fronte elvetico dopo 43 minuti le occasioni veramente pericolose da annotare erano solamente due, entrambe capitate sul bastone di Pius Suter.

La Svizzera ha però avuto il pregio di aver affrontato la partita senza paura di sbagliare – primi minuti a parte – e su una penalità un po’ ingenua rimediata da Mike Matheson (porta spostata) ha riaperto il match con Herzog, che in backhand ha battuto Pickard.

Arrivato il gol, per la prima volta nel corso della serata si ha avuta la sensazione di trovarsi di fronte ad una partita vera. Questa percezione è esplosa dopo il 2-2 regalato a Praplan dal portiere dei Colorado Avalanche, che si è sostanzialmente battuto da solo sull’appoggio dell’attaccante del Kloten.

A quel punto la consapevolezza di trovarsi di fronte ad un avversario potenzialmente letale in ogni momento ha lasciato spazio alla speranza di poter riuscire davvero a fare il colpaccio. Il finale è stato una girandola di emozioni, con le due squadre a scambiarsi due penalità entrambe evitabili, senza però che nessuna delle due squadre riuscisse a risolvere il match entro i tempi regolamentari.

Ci è dunque voluta la grande giocata per rompere l’equilibrio, ma tra i vari MacKinnon, Giroux, O’Reilly e Skinner in pista, questa volta i panni dell’eroe li ha vestiti Herzog, che aveva iniziato il Mondiale da 13esimo attaccante ma che stavolta ha premiato la fiducia riposta nei suoi confronti.

Con questa vittoria la Svizzera si è issata al secondo posto del Gruppo B con 11 punti in cinque match, ed è ora in un’ottima posizione per puntare alla qualificazione. Ad attendere i rossocrociati domenica sera c’è però un’altra grande sfida, quella contro la Finlandia. La strada ora è un po’ meno ripida, ma guai a distrarsi.

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