L’inizio della stagione 2021/22 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.
Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.
DAVOS
La rosa 2021/22
PORTIERI
Gilles Senn, Sandro Aeschlimann, Mathieu Croce
DIFENSORI
Davyd Barandun, Dominik Egli, Francesco Gärtner, Oliver Heinen, Sven Jung, Magnus Nygren (🇸🇪), Claude-Curdin Paschoud, Denys Rubanik, Lukas Stoop, Thomas Wellinger, Jesse Zgraggen
ATTACCANTI
Andres Ambühl, Mathias Bromé (🇸🇪), Jannik Canova, Enzo Corvi, Chris Egli, Yannick Frehner, Simon Knak, Valentin Nussbaumer, Raphael Prassl, Dennis Rasmussen (🇸🇪), Fabian Ritzmann, Julian Schmutz, Axel Simic,
Matej Stransky (🇨🇿), Dino Wieser, Marc Wieser
Non è un vero “reset” quello di cui si vuole rendere protagonista il Davos, ma dopo una passata stagione che ha visto diverse scosse di assestamento – su tutte l’addio improvviso di Raffainer e l’arrivo di Alston nel ruolo di DS – il club grigionese si trova sotto molti punti di vista all’inizio di un nuovo capitolo.
Tra le operazioni avvenute nel corso del campionato e quelle perfezionate nell’offseason la squadra è sostanzialmente cambiata per metà, con un quartetto straniero quasi totalmente rinnovato (è rimasto solamente Nygren), il ritorno tra i pali di Senn e l’importante arrivo in difesa di Dominik Egli. Complessivamente sono 11 i nuovi volti nella squadra guidata da Wohlwend, che dovrà dunque trovare come prima cosa i suoi equilibri per sfruttare il potenziale che lascia intendere il roster sulla carta.
Una volta arrivato nei Grigioni, il DS Jan Alston ha iniziato a costruire la sua squadra con l’ingaggio di Matej Stransky, ala ceca fisicamente molto forte e concreta, che rappresenterà il punto di partenza per dare un po’ più di sostanza alla squadra. Nel recente passato il Davos ha infatti presentato sul ghiaccio un gruppo con un buon talento offensivo – secondo miglior attacco lo scorso anno – ma anche un po’ leggero davanti alle due porte.
Elementi come lo stesso Stransky e Rasmussen – ma anche l’ingaggio dei vari Wellinger, Zgraggen oppure Schmutz – vanno a portare un po’ più di “ruvidità” nel gioco dei gialloblù, che non dimenticheranno però la componente tecnica grazie ai vari Corvi, Ambühl, Bromé, Nussbaumer oppure Knak. Il Davos presenterà insomma un mix probabilmente non al livello delle migliori squadre della lega, ma comunque dal potenziale intrigante.
A livello di solidità complessiva Wohlwend vorrà inoltre fare dei passi avanti, perché al fronte di una manovra offensiva ispirata – sostenuta anche dalla seconda miglior percentuale al tiro della lega – vi erano dati che lasciavano intendere parecchie crepe nella struttura grigionese. Il Davos vantava infatti solamente la decima difesa, risultato dei tanti tiri concessi agli avversari (34.65 a partita di cui quasi metà dallo slot, solo il Langnau ha fatto peggio), un penalty killing insufficiente (decimo di lega) ed un’efficacia agli ingaggi migliore solamente di quella del Rapperswil.
ARRIVI
Thomas Wellinger (D, Lugano)
Dominik Egli (D, Rapperswil)
Axel Simic (F, ZSC Lions)
Raphael Prassl (F, ZSC Lions)
Julian Schmutz (F, Langnau)
Matej Stransky (F, Ocelari Trinec)
Jesse Zgraggen (D, Zugo)
Mathias Bromé (F, Detroit Red Wings)
Gilles Senn (G, New Jersey Devils)
Dennis Rasmussen (F, Metallurg Magnitogorsk)
Simon Knak (F, Portland Winterhawks)
PARTENZE
Fabrice Herzog (F, Zugo)
Felicien Du Bois (D, ritiro)
Benjamin Baumgartner (F, Losanna)
Lorenz Kienzle (D, ???)
Marc Aeschlimann (F, GCK Lions)
Teemu Turunen (F, Jokerit Helsinki)
Aaron Palushaj (F, ???)
David Ullström (F, HV71)
Samuel Guerra (D, Lugano)
Tony Sund (D, Rögle)
Dominic Buchli (D, EVZ Academy)
Robert Mayer (G, Ajoie?)
Tim Lutz (F, Fischtown Penguins)
STRANIERI
Magnus Nygren (D, 🇸🇪)
Matej Stransky (F, 🇨🇿)
Mathias Bromé (F, 🇸🇪)
Dennis Rasmussen (F, 🇸🇪)
Sul fronte offensivo naturalmente molto dipenderà dall’impatto che avranno i tre stranieri – che sostituiranno Turunen, Palushaj e Ullström, che avevano avuto varie difficoltà nel recente passato – mentre sul fronte rossocrociato la rosa si è sicuramente rinforzata, pur considerando la partenza di un elemento come Baumgartner.
Oltre ai “soliti” Corvi, Marc Wieser e Ambühl – tutti reduci da un’annata eccezionale – il Davos ha aggiunto alla sua rosa elementi come il già citato Schmutz, Prassl oppure Simic, oltre alla conferma con un biennale del talentuoso Knak. Il reparto è dunque ben attrezzato e vanta una certa profondità, anche ricordando la presenza sin dall’inizio di Nussbaumer.
Sicuramente competitiva anche la difesa, che ha visto il ritiro di Du Bois e la partenza di Guerra, compensati dall’ingaggio del solido Wellinger e soprattutto di Dominik Egli, che assicurerà dinamismo e potrà contribuire in maniera importante in termini di produzione offensiva. Un po’ di “peso” si toglierà così dalle spalle di Nygren, che resta uno dei difensori più forti del campionato. Dietro di loro ci sarà un reparto comunque profondo e con una certa presenza fisica, che dovrà proteggere il rientrante Gilles Senn.
Il 25enne tornerà nei Grigioni dopo un’esperienza non particolarmente entusiasmante nell’organizzazione dei New Jersey Devils, dove ha militato nel farm team di Binghamton con prestazioni solamente discrete ad una percentuale di parate attorno al 90%. I suoi numeri invero non erano mai stati particolarmente esaltanti nemmeno prima della partenza, ma la prospettiva di un rientro è bastata per creare un vero scossone nel reparto, che ha visto il club mostrare la porta a Robert Mayer.
L’ex Ginevra è stato scaricato nonostante un contratto valido sino al 2024 e, in attesa di scoprire il suo destino, è di fatto fuori squadra. Il reparto è così completato da Sandro Aeschlimann, alternativa valida e che ci si aspetta di vedere tra i pali per un buon numero di incontri. Complessivamente i portieri non si presentano come un particolare punto di forza del Davos, ma offrono sufficienti garanzie per immaginare un campionato nella media.
Garanzie che il Davos sembra poter offrire anche nel complesso, con i vari reparti che tramite il mercato sono stati rinforzati e resi più completi anche pensando alle loro gerarchie interne. I grigionesi non sono ancora tornati una delle “big” della lega, ma hanno delle basi molto promettenti.
MIGLIOR INNESTO
Matej Stransky:
Il Davos voleva aggiungere solidità e presenza fisica al proprio reparto offensivo, ed in questo senso l’ingaggio di Stransky risponde a tutti i bisogni della squadra. Il ceco è reduce dalla miglior stagione in carriera ed in Svizzera sarà uno dei power forward più interessanti da vedere all’opera sul ghiaccio.
ADDIO DOLOROSO
Fabrice Herzog:
Le partenze più importanti in casa Davos sono quelle sue e di Guerra, ma per la crescita e l’impatto avuto nel recente passato, l’addio di Herzog è stato sicuramente quello di maggior rilievo. Il 26enne ha lasciato i Grigioni dopo aver giocato la miglior stagione in carriera, con ben 30 punti (18 gol) firmati in 33 partite ed un buon Mondiale con la Svizzera.
FATTORE X
L’impatto degli innesti:
Il Davos si era già reso protagonista la passata stagione di un discreto campionato, ma per fare un passo in più mancava chiaramente qualcosa in termini di solidità. Buona parte dei nuovi innesti vanno in questo senso, per dare al gruppo di Wohlwend una struttura più marcata ed aggiungere quegli ingredienti che erano venuti meno nel recente passato.
La classifica di HSHS
1. ZUGO
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3. LOSANNA
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5. DAVOS
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11. __________
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13. AJOIE