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Ambrì Piotta

Un turbine di emozioni, Ambrì e Kloten lanciano la sfida decisiva

Per due tempi gli aviatori si fanno preferire e scavano un solco di tre reti, che però l’Ambrì riesce parzialmente a colmare con un gran terzo tempo

Un turbine di emozioni, Ambrì e Kloten lanciano la sfida decisiva

AMBRÌ – KLOTEN

4-5

(0-0, 1-4, 3-1)

Reti: 20’16 Heed (Zgraggen, DiDomenico) 1-0, 21’06 Aberg (Grégoire, Sataric) 1-1, 23’00 Wolf 1-2, 27’30 Aberg (Ramel) 1-3, 36’54 Audette (Ojamäki, Morley) 1-4, 44’34 Virtanen 2-4, 46’06 Kubalik (Heed, Zgraggen) 3-4, 54’09 Kostner (Zgraggen, Heed) 4-4, 59’40 Simic (Aberg, Audette) 4-5

Note: Gottardo Arena, 6’775 spettatori
Arbitri: Tscherrig, Wiegand; Steenstra, Duc
Penalità: Ambrì 6×2, Kloten 4×2

Assenti: Rocco PezzulloWilliam HedlundTim MuggliDavide Fadani (sovrannumero), Kodie Curran (infortunato)

AMBRÌ – Al termine di una partita che è stata un vero caleidoscopio di emozioni, nulla è nemmeno lontanamente deciso tra Ambrì Piotta e Kloten, e per come si erano messe le cose a un certo punto, questa è una buona notizia per i leventinesi.

Quando la squadra di Luca Cereda è infatti andata alla seconda pausa in ritardo di tre reti – un passivo meritato, perché gli aviatori avevano mostrato ben altro piglio rispetto ai biancoblù – le nubi sembravano farsi piuttosto minacciose in prospettiva qualificazione, ma poi la resilienza mostrata nel terzo periodo ha messo una pezza importante.

Amaro e un po’ ingenuo il finale, con una penalità evitabile rimediata da Douay – in momenti del genere ci vorrebbe maggiore malizia – che si è tramutata nel gol che dà al Kloten una rete di vantaggio in vista di Gara 2. Per quanto visto sul ghiaccio è un risultato giusto, che premia gli aviatori per la loro buona partita ma nel contempo non penalizza significativamente nemmeno i leventinesi, che lunedì a prescindere sarebbero dovuti andare a cercare la vittoria.

Poi è chiaro, pareggiare sarebbe stato meglio che perdere, ma Kubalik e compagni possono comunque guardare all’impegno di ritorno senza ritrovarsi confrontati con un’impresa da compiere – come sarebbe stato rimontare tre reti – ma “semplicemente” con un match da giocare per vincere.

Servirà però sicuramente una prestazione più completa, e che soprattutto veda in pista una squadra immediatamente sintonizzata sulle giuste frequenze della partita. L’Ambrì osservato nei primi due periodi ha infatti faticato a tenere il ritmo degli avversari, ha perso troppi duelli per il puck e mostrato tanta approssimazione in esecuzione, quasi come se le emozioni dell’intensa serata di Rapperswil non fossero ancora state digerite.

Il Kloten ha invece ribadito di essere una squadra veloce e brava nel trovare tanti stimoli in zona offensiva, con molto pattinaggio a cui inizialmente i biancoblù non erano pronti, e nemmeno il gol d’apertura di Heed – una sorta di regalo di Waeber, che nel complesso ha convinto poco – ha saputo sbloccare l’Ambrì dal suo atteggiamento poco convinto.

Il Kloten nel periodo centrale ha invece rifilato quattro schiaffi ai leventinesi, trovando a ripetizione il gol sfruttando proprio la maggior convinzione nei propri contrasti e il ritmo superiore nelle gambe. L’Ambrì in costruzione continuava invece a non trovare fluidità, con anche un po’ di frustrazione che ha reso le cose più complicate.

Fondamentale dunque per l’economia della serie essere riusciti a sbloccare le cose nel terzo periodo. Il gol di Virtanen dopo pochi minuti ha ridato convinzione alla squadra e fatto un po’ indietreggiare il Kloten, che ha commesso a sua volta degli errori pagati velocemente a caro prezzo. Lo svolgersi degli eventi ha insomma confermato che tutto si deciderà lunedì, a immagine anche degli ultimi 20 secondi che hanno visto racchiusi la deviazione decisiva di Simic e il gol sfiorato da Maillet a un nulla dalla terza sirena. Sarebbe stato un pareggio clamoroso, ma che l’Ambrì avrebbe dovuto costruire lavorando meglio e di più nei primi due periodi.

In tutto questo la squadra allenata da Marjamäki appare comunque battibile, a patto ovviamente di trovare una prestazione più compatta e che sappia rendere più difficili le cose al Kloten con anche maggiore aggressività. L’Ambrì insomma sa cosa fare, e l’unico dubbio ora è forse quello legato al portiere, con Senn che ha sostituito Juvonen dopo il quarto gol e che potrebbe essere chiamato a giocare l’intera partita di lunedì.

Si vedrà. Quel che è certo è che l’Ambrì Piotta sarà chiamato a un’altra serata in cui a fare la differenza saranno compattezza, carattere ed emozioni. Armi che i biancoblù hanno mostrato tante volte di avere, ma che stavolta andranno sfoderate senza timori sin dall’inizio.


IL PROTAGONISTA

Pontus Aberg: Ha diversi elementi dalle ottime mani questo Kloten, e d’altronde non abbiamo scoperto in questa occasione quale possa essere l’impatto di Aberg nelle serate migliori. Giocatore spesso irregolare, alla Gottardo Arena ha giocato una partita di spessore segnando una bella doppietta e soprattutto alimentando il gioco con tanti e continui spunti. Con lui la pericolosità della seconda linea è temibile.


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