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Lugano

Un Lugano sempre in cantiere stavolta concede strada al Rappi

Bianconeri con il fiato corto contro dei Lakers brillanti fisicamente. La squadra ha proposto buone cose ma le assenze e carichi di lavoro si sono fatti sentire

(Photobrusca & Luckyvideo)

Un Lugano sempre in cantiere stavolta concede strada al Rappi

LUGANO – RAPPERSWIL

2-4

(1-2, 1-1, 0-1)

Reti: 04’21 Embacher (Jelovac, Jensen) 0-1, 04’42 Simion (Alatalo, Perlini) 1-1, 14’10 Fritz (Jensen, Honka) 1-2, 21’00 Aebischer (Cormier, Sgarbossa) 2-2, 25’54 Dünner (Strömwall, Lammer) 2-3, 55’53 Rask (Hofer) 2-4

Note: Cornèr Arena, 4’346 spettatori
Arbitri: Wiegand, Ströbel; Cattaneo, Bachelut
Penalità: Lugano 6×2 + 1 rigore, Rapperswil 8×2

Assenti: Samuel GuerraNick Meile (a riposo), Rasmus KupariLorenzo CanonicaJakob LeeLuca Fazzini (infortunati), Zach Sanford

LUGANO – Reduce da cinque vittorie consecutive in questo preseason, il Lugano è incappato nella prima sconfitta affrontando il Rapperswil all’esordio sul ghiaccio amico della Cornèr Arena, al termine di un incontro che ha mostrato qualche limite su cui i bianconeri devono lavorare ma anche degli errori derivati anche dal pesante carico di lavoro del camp di Lenzerheide.

Ancora alle prese con una formazione rimaneggiata non solo dalle assenze per infortunio, ma anche per delle scelte di rotazione e riposo – oltre all’attesa dell’arrivo di Zach SanfordMitell ha optato per una squadra che ha visto i rientri di Carrick, Alatalo e Aebischer, con l’uscita di Meile, Guerra e dell’infortunato Fazzini, il quale si aggiunge alla “mini-Caporetto” composto dai vari Lee, Kupari e Canonica.

(Photobrusca & Luckyvideo)

L’occasione quindi è stata anche quella di mettere competizione tra le linee, schierando ad esempio un Cormier che non ha sfigurato nel blocco di Sgarbossa e Sekac – pregevole l’assist per il 2-2 di Aebischer – Tanner al centro del terzo blocco e di nuovo il giovane Cyrill Henry nel quarto blocco.

La partita del Lugano ha avuto sostanzialmente uno svolgimento in salita, con un buon primo periodo chiuso sotto nel risultato a causa sostanzialmente di due fattori: un gol che pesa enormemente sulle spalle di Van Pottelberghe e la scarsa freddezza sotto porta, con i vari Sgarbossa, Perlini e Sekac inefficienti sulle loro ottime occasioni capitate dalla corta distanza. Meglio è andata con il primo power play, la prima buona combinazione ha portato al gol di Simion, e quello sembrava poter lanciare al meglio i ragazzi di Mitell.

Dal secondo periodo in avanti però, nonostante il citato 2-2 di Aebischer in entrata, sono iniziati i primi problemi dei bianconeri, diventati con il passare del tempo imprecisi e non più coordinati tra gambe e testa, con troppi dischi pericolosi persi in entrata del terzo offensivo. Van Pottelberghe da parte sua ha di nuovo concesso un gol troppo facile, e in generale vedendone i movimenti e gli interventi approssimativi, è chiaro che è un atleta da ricostruire sia mentalmente che fisicamente dopo tre stagioni passate praticamente al 90% in infermeria.

(Photobrusca & Luckyvideo)

Il Rapperswil ha infine fatto sua una partita che nel terzo periodo ha avuto poco da dire per la confusione che si è creata in pista sui due fronti, il Lugano ha sprecato parecchio in power play e sbagliato molto nelle entrate in zona offensiva, in un contesto reso ancora più caotico da un arbitraggio di livello praticamente dilettantesco.

Difficile capire quanto peso dare a questa prestazione, con l’ennesima formazione rimaneggiata e priva di diversi titolari con il peso del lavoro nelle gambe, ma di sicuro per lo staff tecnico c’è parecchio sui taccuini di cui discutere, anche se alcuni momenti hanno delineato anche un Lugano che sta cercando la propria identità e che pare bello carico sul piano caratteriale.

L’ultimo impegno per Thürkauf e compagni è in programma martedì 2 settembre sempre alla Cornèr Arena, quando da avversario scenderà il Kladno di Jaromir Jagr.

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