PARTITA PRESENTATA DA
AMBRÌ – Nonostante partisse con gli sfavori del pronostico a causa delle ultime due disastrose uscite, l’Ambrì è riuscito questa domenica a conquistare il suo secondo derby stagionale, battendo per 2-0 un Lugano che soprattutto nel primo e nel secondo tempo ha tenuto saldamente in mano il pallino del gioco ma che è risultato troppo poco cinico sotto porta.
Davanti al pubblico delle grandi occasioni – annunciato lo storico terzo “tutto esaurito” di fila, nonostante la pista non sembrasse completamente piena – la trama della partita è apparsa chiara sin dai primi minuti, con i bianconeri che cercavano di fare il gioco e gli uomini di Pelletier che si difendevano con ordine e tentavano di pungere in contropiede.
L’1-0 è figlio proprio del forechecking dei biancoblù, che dopo avere recuperato un disco goffamente perso dalla retroguardia ospite hanno insaccato con Mattia Bianchi. Il gol ha portato ad una asfissiante ondata di pressione dei sottocenerini, ma vuoi per uno Schaefer in serata di grazia, una difesa attiva e ordinata e una buona dose di imprecisione di Rosa e compagni il pareggio non è arrivato.
(© A. Branca)
Il 2-0 di Reichert in avvio di secondo tempo ha poi dato più fiducia all’Ambrì, che col passare del tempo si è sottratto alla morsa degli avversari e, soprattutto nel periodo conclusivo, ha difeso il risultato in maniera impeccabile e senza troppi affanni regalando pure il primo shut-out della stagione a Schaefer.
Oltre all’ottima prestazione della squadra di casa, va comunque sottolineato che il Lugano presentatosi in questa occasione alla Valascia era ben lontano dalla sua forma migliore ed ha senza dubbio disputato una delle peggiori partite della stagione. Tra i bianconeri gli unici ad essersi messi in luce sono stati i membri del primo blocco d’attacco, con il solito incontenibile Metropolit e il gran lavoratore Rüfenacht a farla da padroni ed il nuovo arrivato Rosa che, pur non strabiliando, ha mostrato già interessanti sinergie con i compagni. Buona anche la prova di Heikkinen, estremamente solido in difesa e sempre insidioso sul fronte offensivo.
Sicuramente tutti gli infortuni che stanno falcidiando il collettivo di Huras rendono il tutto molto difficile, ma sembra strano pensare che una squadra possa trasformarsi dalla macchina da gol ammirata nel travolgente 7-1 inflitto al Rapperswil a quella sprecona vista all’opera in Leventina nell’arco di una sola notte.
(© A. Branca)
Per i biancoblù invece sono state soprattutto le cosiddette “seconde linee” a svolgere un ruolo decisivo. Duca, Reichert e Mattia Bianchi sono stati tutti autori di una prestazione di grande cuore e sostanza sia sul fronte d’attacco che su quello difensivo ed hanno pure messo in mostra grande spirito di sacrificio. Ottima anche la partita di Gobbi, che dall’inizio alla fine dell’incontro ha ringhiato su ogni disco.
Come ovviamente giusto che sia in caso di partita conclusa a rete inviolata, grande merito per la vittoria va dato a Schaefer. Nonostante in alcuni frangenti il cerbero dal doppio passaporto sia sembrato un po’ insicuro, con il passare dei minuti e l’aumentare della pressione luganese le sue parate sono diventate sempre più complicate e alcune perle nel periodo conclusivo – in particolare una save incredibile su Metropolit – hanno semplicemente salvato il risultato.
Solo a tratti pericolosa invece la prima linea di Williams, Park e Pestoni, così come il power play, che per la maggior parte del tempo si è rivelato lento e macchinoso.
(© A. Branca)
La vittoria dell’Ambrì conta sostanzialmente poco ai fini della classifica, ma ridà un po’ di entusiasmo ad un ambiente che stava lentamente spegnendosi dopo le ultime preoccupanti batoste e va inoltre a premiare un pubblico fedele e numerosissimo che nonostante le difficoltà continua a sostenere la squadra. Per Duca e compagni sarà di capitale importanza confermare i progressi visti nel derby nella prossima settimana, quando i leventinesi sfideranno in due occasioni – martedì e domenica – il fanalino di coda Langnau.
Più ripercussioni avrà invece la sconfitta del Lugano, ancora invischiato nell’insidiosa lotta per i play off e che per riuscire a entrare nelle magnifiche otto dovrà fare ben di più di quanto visto in questa occasione, sperando inoltre di iniziare a recuperare almeno alcuni tra i molti feriti importanti.
(© A. Branca)
La settimana in arrivo si preannuncia fondamentale anche per la compagine sottocenerina, che venerdì se la vedrà con lo Zugo in versione non “dopata” – Brunner, Zetterberg e Diaz non ci saranno più – e che sabato saranno ospiti dei tigrotti dell’Emmenthal, per quello che in molti si auspicano possa essere un week end da sei punti.