ZSC LIONS – AMBRÌ
3-2
(0-0, 0-1, 2-1; 1-0)
Reti: 39’27 Zwerger (Virtanen, DiDomenico) 0-1, 48’54 Andrighetto (Weber, Frödén) 1-1, 52’10 Riedi (Weber) 2-1, 57’33 Kostner (Grassi) 2-2, 64’52 Andrighetto (Malgin) 3-2
Note: Swiss Life Arena, 11’184 spettatori
Arbitri: Stolc, Wiegand; Altmann, Humair
Penalità: ZSC Lions 4×2, Ambrì 5×2 + 1×20
Assenti: Isacco Dotti, André Heim (infortunati), Simone Terraneo, Chris Tierney (sovrannumero)
ZURIGO – All’Ambrì Piotta si chiedeva principalmente di dare il segnale di reazione giusto dopo la brutta serata contro il Rapperswil, ed i biancoblù sul ghiaccio di Zurigo questo compito lo hanno sicuramente portato a termine, giocando una partita sostanzialmente alla pari contro un avversario sì in evidente difficoltà ma anche dal grandissimo potenziale.
Ed anzi, i leventinesi possono recriminare per non aver ottenuto una vittoria che ad inizio terzo periodo aveva tutti i presupposti per essere colta, e chissà cosa sarebbe successo se Formenton avesse sfruttato quella grande occasione in shorthand per il possibile 2-0.
Purtroppo però il canadese ha giocato l’ennesima partita deludente, e l’Ambrì nel fornire una buona prova ha ribadito le sue doti così come i suoi limiti, con questi ultimi che alla fine sono risultati determinanti. Il gol decisivo di Andrighetto ottenuto all’overtime non cancella però una prestazione dai tanti aspetti positivi, e che ha visto i biancoblù soffrire praticamente solo in entrata, per poi fare tante cose bene e meritarsi il diritto di ambire al successo.
(PostFinance/KEYSTONE/Andreas Becker)
La squadra di Marco Bayer non si è infatti guadagnata più di quel tanto la vittoria, ed anzi in termini di gioco è apparsa confusa e spesso bloccata da un Ambrì ben messo in pista. Per rendersi pericolosi i Lions hanno infatti dovuto attendere quelle circostanze in cui i biancoblù si sono fatti trovare un po’ sbilanciati in avanti – è successo varie volte a inizio gara, poi la cosa è stata corretta – mentre su quell’erroraccio di DiDomenico in powerplay ci ha messo una pezza Senn, compiendo su Sigrist una parata eccezionale.
Quando Zwerger a poco dalla seconda pausa ha portato avanti l’Ambrì, il vantaggio appariva infatti come meritato, anche e soprattutto per il crescendo di cui si erano resi protagonisti gli ospiti. Un po’ dal nulla è invece arrivato l’1-1 di Andrighetto, mentre il vantaggio locale di Riedi è stato favorito dal goffo intervento di un Cajkovsky ancora lontano da una forma competitiva, ed infatti impiegato per soli 8 minuti e non integrato nel boxplay.
(PostFinance/KEYSTONE/Andreas Becker)
L’Ambrì si è però confermata squadra brava a reagire nei momenti finali, e con Kostner è arrivato un pareggio che ha premiato anche la prestazione della quarta linea, che con Grassi e Müller è stata la migliore in pista. L’overtime è poi stato giocato con poca brillantezza da parte delle due squadre, sino al one-timer di Andrighetto che ha risolto la sfida.
Per la squadra di Landry rimane comunque un punto prezioso, arrivato al termine di una prestazione positiva seppur minata da alcuni dei limiti oramai noti della squadra. Tra questi un powerplay che non ha colpito, la tendenza a concedere qualche ripartenza di troppo agli avversari, e soprattutto il mancato impatto di Formenton, che in questa particolare occasione si è proprio fatto sentire.
IL PROTAGONISTA
Gilles Senn: Dopo la serata nera che aveva vissuto contro il Rapperswil – quando aveva concesso tre gol su sette tiri vendendo sostituito a metà primo tempo – Senn ha decisamente reagito bene. Soprattutto nella prima parte di gara è stato sicuro e preciso sui tentativi dello Zurigo, vendendo anche salvato in due circostanze dal palo, ma compiendo tutti gli interventi necessari per dare la chance ai compagni di ottenere un risultato positivo. Da rivedere più volte il suo intervento su Sigrist.
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