ZSC LIONS – AMBRÌ
5-1
(1-1, 3-0, 1-0)
Note: Hallenstadion, 8’414 spettatori. Arbitri Mandoni, Wehrli; Borga, Mauron
Penalità: ZSC Lions 7×2′, Ambrì 8×2′
ZURIGO – Non è riuscito nel colpaccio l’Ambrì che, opposto allo Zurigo nel secondo turno di campionato, è stato sconfitto con il chiaro punteggio di 5-1. I leventinesi hanno dato filo da torcere ai campioni in carica, ma il killer instinct dei tigurini ha avuto la meglio su una formazione ticinese molto volenterosa ma imprecisa in attacco ed un po’ confusa in difesa.
I leventinesi si sono presentati all’Hallenstadion confermando la formazione vincente dell’esordio ad esclusione di Zurkichen, con Pelletier che ha optato per il turnover in porta dando spazio per la prima volta in stagione a Flückiger.
I biancoblù sono scesi sul ghiaccio senza particolari timori reverenziali e con grande foga hanno imposto il loro gioco ai più quotati avversari, sfiorando a più riprese la rete del vantaggio nei minuti iniziali. Ad aprire le marcature, contro l’andamento del gioco, sono però stati i Lions, che in powerplay – espulso O’Byrne – si sono portati avanti grazie ad una fortunosa deviazione di Cunti su tiro sballato di Seger.
(© Berend Stettler)
Come in occasione della sfida con il Berna, la reazione di Duca e compagni è stata veemente e le continue folate offensive dei ticinesi hanno messo in seria difficoltà i locali, forse anche stanchi in quanto costretti dal calendario a disputare la terza partita in quattro giorni.
A coronamento della superiorità dei biancoblù è poi giunto il meritato pareggio di Pestoni, caduto a poco più di 1’ dal termine del primo periodo. Lo sgusciante numero 18, ben imbeccato dopo una grande azione personale di Aucoin, ha freddato Flüeler con un preciso polsino angolato che ha rimesso in parità la contesa.
Il secondo periodo è iniziato in maniera simile al precedente, con la truppa leventinese che ha nuovamente spinto in particolare con la linea di Steiner e Hall, peccando però di precisione e mancando così l’appuntamento con la rete. In particolare il nuovo asso americano sta mettendosi in mostra partita dopo partita, dando prova di classe, calma e senso del gioco.
Come una fotocopia dei primi 20’, però, alla prima vera azione del periodo centrale lo Zurigo ha nuovamente trovato la via del gol con Baltisberger. Il numero 20 ha ottenuto il disco dopo una rocambolesca serie di rimpalli ed ha battuto un Flückiger non impeccabile.
(© Berend Stettler)
Il nuovo vantaggio dei Lions ha lasciato il segno dal punto di vista psicologico sui ticinesi, che sono crollati ed hanno spianato la strada alla truppa allenata da Crawford. Logica conseguenza il terribile uno due a firma di Geering e Cunti, che nel breve volgere di 39’’ hanno chiuso sostanzialmente la partita. In entrambi i casi, una difesa mal posizionata ed un Flückiger non perfetto non sono stati capaci di fermare l’avanzata dei locali e così, nel tentativo estremo di dare una scossa alla squadra, Pelletier ha mandato sul ghiaccio Zurkirchen.
Poco è però cambiato e così, complice anche un vistoso calo fisico di entrambe le compagini, nel terzo tempo nulla è più successo. L’Ambrì ha solo abbozzato una timida reazione, con lo Zurigo che ha controllato piuttosto agevolmente la situazione e che nel finale è poi andato ad arrotondare ulteriormente il punteggio con un bel contropiede finalizzato da Wick.
Una sconfitta a Zurigo era pronosticabile, ma è comunque positivo come per i primi 30’ dell’incontro l’Ambrì abbia interpretato la partita, schiacciando sia dal punto di vista fisico che da quello del gioco una delle squadre più forti del campionato.
L’aggressività sembra uno dei nuovi marchi di fabbrica di questa stagione e vedere uno come Pestoni coinvolto in una bagarre è solo uno dei tanti indizi che fanno capire quanto questa squadra ci tenga a fare bene. Da segnalare che nel finale di periodo centrale Sidler è stato colpito da una discata riportando un taglio a un orecchio, che pare però non essere nulla di grave
(© Berend Stettler)
Logicamente non tutto è perfetto; pensando in particolare al power play e ad alcune amnesie difensive c’è ancora diverso lavoro da fare. Detto questo però, da questo primo week end di campionato contro due corazzate come Berna e Zurigo, sono sicuramente gli aspetti positivi a prevalere su quelli negativi.
Importante sarà ora concentrarsi su quanto ancora non funzioni per arrivare al meglio all’appuntamento di martedì, quando gli uomini di Pelletier saranno di scena a Rapperswil in quello che si preannuncia come il primo vero banco di prova di questa stagione.