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Ambrì Piotta

Un Ambrì spento e poco convinto non può impensierire il Losanna

Il gioco dei leventinesi non trova mai intensità e ingaggio fisico, il Losanna fa valere la sua qualità per ottenere una vittoria apparsa troppo semplice

(PostFinance/KEYSTONE/Salvatore Di Nolfi)

Un Ambrì spento e poco convinto non può impensierire il Losanna

LOSANNA – AMBRÌ

5-0

(1-0, 1-0, 3-0)

Reti: 10’37 Bozon (Fuchs) 1-0, 25’24 Jäger (Rochette, Marti) 2-0, 48’09 Rochette (Pajuniemi, Kuokkanen) 3-0, 55’10 Rochette 4-0, 57’15 Jäger (Fuchs) 5-0

Note: Vaudoise Arena, 9’221 spettatori
Arbitri: Kaukokari, Dipietro; Gnemmi, Stalder
Penalità: Losanna 2×2, Ambrì Piotta 2×2

Assenti: Kodie CurranDaniele Grassi (ammalati), Davide Fadani (Snakes), Simone Terraneo (Visp)

LOSANNA – Non è sicuramente questo l’Ambrì Piotta che avevamo visto all’opera prima della pausa, e il risultato di un ritorno in pista opaco dal punto di vista del ritmo e della fisicità è stato una netta sconfitta a Losanna. Il risultato nella forma è forse stato un po’ severo, ma la sostanza non cambia e parla di un match in cui i biancoblù non sono mai riusciti a impensierire davvero una squadra vodese che – pur senza far stravedere – ha fatto tutto meglio degli avversari.

Il match è per certi versi stato anche strano, con un avvio un po’ “ovattato” tipico dei primi periodi dopo una fase di pausa, ma con il passare dei minuti il Losanna ha messo ritmo nelle sue gambe, mentre i leventinesi per troppo tempo sono rimasti a guardare.

Tra i pali Kevin Pasche è infatti rimasto a guardare sostanzialmente sino a metà partita, quando verso di lui erano arrivati solamente quattro tiri (!), mentre sull’altro fronte Gilles Senn ha dovuto sin da subito sfoderare diversi interventi importanti, e sino all’ultimo ha fornito una buona prova tenendo a lungo il risultato a portata di mano per i suoi compagni.

(PostFinance/KEYSTONE/Salvatore Di Nolfi)

Nonostante le cinque reti subite – ma praticamente nessuna con una diretta responsabilità – Senn è stato tra i migliori dei suoi, unitamente a un DiDomenico che è stato alla base di quei pochi momenti in cui l’Ambrì Piotta ha cercato di ingranare una marcia in più.

La prestazione della squadra di Cereda è però rimasta solamente tratteggiata, e non ha mai trovato un punto di svolta nell’arco di un match in cui sono stati sicuramente troppi i duelli persi. C’è poi del rammarico anche su diverse reti subite, nate principalmente da veloci ripartenze locali che Rochette e banda sono stati molto bravi a sfruttare.

Un primo punto di svolta è arrivato dopo una decina di minuti, quando Tim Bozon ha sbloccato il risultato al termine di un contropiede probabilmente viziato da offside, con gol poi convalidato tra tanti dubbi dopo la visione del video.

In quella fase purtroppo – e diciamo “purtroppo”, perché l’episodio evidenzia le attuali contraddizioni – tutti gli attori in gioco si sono comportati correttamente: l’Ambrì ha chiamato il challenge su un’azione che dal video sembra effettivamente irregolare, ma le immagini non erano conclusive e dunque gli arbitri hanno correttamente confermato la decisione presa sul ghiaccio. Fermo restando che non porta a nulla richiamare in causa la tematica della qualità video – la NL ha già ribadito più volte la sua filosofia, e inoltre investimenti in questo senso non sono previsti – ci si potrebbe però interrogare sulla possibilità di annullare la penalità conseguente a un challenge fallito, questo nel caso in cui dalle immagini non sia possibile ricavare una certezza. Si vedrà, ma potrebbe essere uno spunto di discussione interessante.

(PostFinance/KEYSTONE/Salvatore Di Nolfi)

Nella frazione centrale è poi arrivato velocemente anche il raddoppio locale, che ha di fatto indirizzato la sfida su dei binari ben precisi. Il Losanna ha infatti controllato ottimamente il resto della gara, giocando anche in maniera un po’ speculativa e concedendo poco a un Ambrì complessivamente poco ispirato. Cereda ha cercato stimoli in un rimescolamento praticamente generale delle linee, ma a parte poche fiammate – su tutte il palo di Zaccheo Dotti sul 2-0 – di momenti offensivamente rilevanti praticamente non se ne sono visti.

Nel finale il risultato si è poi allargato in maniera un po’ ingenerosa, ma i leventinesi non potevano pretendere di più da una prestazione al di sotto dei propri standard. Anche in quel powerplay nel finale – con qualche scampolo a 5-contro-3 – si è visto che la serata era di quelle offuscate, e pure a livello di singoli sono stati pochi i giocatori a mettersi in luce.

Ovviamente non ha aiutato il fatto di aver concesso uno straniero a un avversario già più quotato – Curran era ammalato, così come Grassi – ma sicuramente per compattezza e intensità l’Ambrì può fare di più. Poi è chiaro, una sconfitta a Losanna – che è la miglior squadra casalinga della lega – ci sta tutta, ma fondamentale sarà ritrovare subito la via imboccata prima della pausa già a partire da venerdì.


IL PROTAGONISTA

Theo Rochette: Al rientro dopo un infortunio che lo aveva tenuto lontano dal ghiaccio oltre un mese, il giovane attaccante ha vissuto subito una serata da protagonista, trovando la sua terza doppietta stagionale e dimostrandosi subito “sul pezzo” quando si tratta di sfruttare le occasioni da gol. Per lui un’ottima prova per ritrovare subito le giuste sensazioni, e con una dinamicità che l’Ambrì ha fatto fatica ad arginare.


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