Social Media HSHS

Ambrì Piotta

Un Ambrì propositivo paga un inizio difficile con il Friborgo

AMBRÌ – FRIBORGO

1-3

(0-2, 1-0, 0-1)

Reti: 4’52 Bykov 0-1, 7’48 Hamill (Mottet) 0-2, 29’50 Emmerton (Mäenpää, Birbaum) 1-2, 59’48 Hamill (Pouliot) 1-3

Note: Valascia, 5’157 spettatori. Arbitri Mollard, Stricker; Espinoza, Progin
Penalità: Ambrì 2×2′, Friborgo 5×2′

AMBRÌ – Nella serata di venerdì l’Ambrì era atteso ad un compito non facile contro il Friborgo capolista, attualmente la squadra più in forma del campionato e sin qui sempre vittoriosa. Alla fine di una partita sostanzialmente dominata dal secondo tempo in avanti, i biancoblù sono però stati battuti dagli ospiti con il punteggio di 3-1, figlio di un’entrata in materia da dimenticare e della mancanza di killer instinct degli attaccanti leventinesi.

L’Ambrì, che per l’occasione ha dovuto fare a meno dell’infortunato Monnet ma che ha ritrovato per la prima volta in campionato Chavaillaz, ha iniziato l’incontro in sordina ed è stato punito da Bykov dopo nemmeno 5’ di gioco. Il dragone ha potuto ribattere indisturbato il disco in rete dopo un’azione insistita di Salminen e Sprunger, trovando il pertugio giusto sopra la spalla di Zurkirchen.

Punti nel vivo, i locali hanno provato a reagire ed hanno pure proposto qualche spunto interessante in particolare grazie a Emmerton e Mäënpää, ma a trovare il 2-0 sono stati gli ospiti. Sfruttando una corta e un po’ goffa respinta di Zurkirchen sull’innocuo appoggio di Mottet dall’angolo, Hamill si è trovato sul bastone un goloso disco solo da appoggiare in rete, ancora una volta completamente indisturbato dallo slot.

Nel secondo periodo i ticinesi sono scesi sul ghiaccio con più convinzione, iniziando da subito a macinare gioco. Lauper lanciato in contropiede solo contro Conz ha dato il via ad una lunga serie di sfuriate offensive dei leventinesi, costantemente frustrate dagli interventi del cerbero.

Il gol era nell’aria e finalmente, al termine di un’azione guarda caso imbastita ancora dalla premiata ditta EmmertonMäënpää, l’Ambrì è finalmente riuscito ad accorciare. Il top scorer, autore del gol, sta sempre più prendendo per mano e trascinando la squadra, ergendosi al ruolo di protagonista con le sue accelerazioni, la sua tecnica di bastone e le sue doti da leader.

Da quel momento è stato un continuo monologo degli uomini di Pelletier, che a turno hanno tentato di superare per la seconda volta il portiere ospite. Per cercare di dare una svolta alla contesa, il coach leventinese ha pure rimischiato le linee, tentando di ravvivare il primo terzetto inserendo in particolare Hall o Kamber al posto di Fuchs, ma la mossa è servita a poco. Non è infatti il centro il problema della presunta top line, quanto piuttosto i poco ispirati Pestoni e Giroux, anche in questa occasione impalpabili.

E così, nonostante una pressione costante e diverse occasioni create, privo dei suoi due migliori scorer l’Ambrì non è riuscito a concretizzare, nemmeno con sei uomini sul ghiaccio per l’assalto finale o, ad inizio terzo tempo, quando ha avuto l’opportunità di un powerplay di quattro minuti. A trovare la rete sono invece ancora stati i burgundi, che ancora con Hamill hanno messo a segno il definitivo 3-1 a porta sguarnita.

Nonostante una prestazione positiva e in crescendo, l’Ambrì esce sconfitto dallo scontro con la capolista. Difficile trovare i tre punti quando l’entrata in materia è così tribolata, in particolar modo in un momento in cui la squadra pecca di giocatori in grado di segnare. Se da una parte Emmerton sta impressionando, Lhotak sembra in gran forma e Mäënpää ha dato più sostanza al power play (nonostante qualche leziosità di troppo), dall’altra i già menzionati Giroux, Pestoni e Kamber stanno faticando ad ingranare.

Sarà interessante vedere con che spirito la squadra affronterà la trasferta di Bienne, dove sabato andrà in scena il primo vero e proprio scontro diretto tra compagini che lotteranno fino all’ultimo per un posto nei playoff.

L’attitudine vista sul ghiaccio è sicuramente quella giusta, ma i piccoli dettagli ancora da limare sono molti e sarà importante che i bomber designati di questa squadra si risveglino dal loro torpore il prima possibile.

fattore2
QUEL RIMBALZO DI TROPPO: La differenza in pista tra Ambrì Piotta e Friborgo è stata minima, con i burgundi che sono riusciti ad avere la meglio per dei piccoli, grandi dettagli.

Uno di questi è stata sicuramente l’abilità di saper sfruttare i rebound nello slot, con i due portieri che ne hanno concessi a bizzeffe e che, in definitiva, sono stati all’orgine di tutti i gol ottenuti.

Il Gotteron è però stato più concreto nell’esercizio impegnando Zurkichen, mentre Conz ha avuto vita più facile data la mancanza di carica sotto porta dei biancoblù.

galleria

(Clicca le frecce per scorrere le fotografie)

Reto è uno studente in economia e grande appassionato di hockey a 360 gradi, si occupa delle partite dei biancoblù e della sezione dedicata alla Nazionale.

Click to comment

Altri articoli in Ambrì Piotta