LUGANO – Un brutto risveglio, quello dei bianconeri, dopo la pesante sconfitta di Bienne che ha sancito un ritorno al recente passato per la squadra di Shedden dopo le quattro vittorie in gran parte convincenti precedenti alla pausa per la Nazionale.
Alla Tissot Arena sono riapparsi fantasmi di una squadra deconcentrata e passiva difensivamente, oltre che largamente sciupona in attacco, con il miglior power play della lega che ha fatto cilecca per sette volte su sette power play a disposizione.
Ma per i bianconeri non c’è tempo di piangere sul latte versato, alla Resega giovedì arriva il Losanna, che in classifica sta sei punti davanti a Chiesa e compagni, venerdì sarà tempo di una sempre durissima trasferta a Zurigo per affrontare i Lions, e da settimana prossima sarà tempo di Coppa Spengler.
Probabilmente è meglio un calendario fitto per il Lugano, visti gli effetti di una settimana di pausa sulla truppa di Shedden e Curcio, i quali dovranno subito trovare le contromisure per evitare che la propria squadra ripiombi in un brutto circolo proprio prima di recarsi alla Vaillant Arena.
Nell’allenamento di mercoledì mattina si è visto quello che potrebbe essere l’unico sostanziale cambiamento tra le fila della squadra, ossia lo schieramento di Lapierre all’ala del terzo blocco in vista della sfida contro il Losanna.
Il canadese potrebbe quindi andare a ricomporre la terza linea degli scorsi playoff, con Sannitz al centro e Walker al lato opposto. Di conseguenza Bertaggia verrebbe scalato in quarta linea con Gardner e Reuille, e Morini a giocarsi l’ultimo posto per un attaccante.
Nulla di nuovo nel top six così come in difesa, questo fa presupporre che solo giovedì lo staff tecnico bianconero deciderà se schierare 4 attaccanti stranieri o andare avanti con il 3+1, ma perlomeno il reinserimento di Lapierre pare la cosa più probabile.
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