Finalmente il lockout è giunto alla sua conclusione e, di conseguenza, a partire dal prossimo 19 gennaio le 30 squadre NHL torneranno finalmente in pista per dare vita al campionato più bello del mondo!
Proprio per questo motivo, nel corso delle prossime due settimane vi riproporremo sulle pagine di HSHS la presentazione di tutte le franchigie nordamericane che già avevamo pubblicato durante i mesi di settembre ed ottobre, riassumendone i movimenti di mercato, le ambizioni per l’imminente annata ed analizzandone i reparti difensivi, d’attacco ed i portieri a disposizione.
WINNIPEG JETS
Ritornati in NHL dopo molti anni di astinenza, i Jets hanno subito dimostrato di essere di tutta un’altra pasta rispetto alla vecchia franchigia di Atlanta. Vuoi per l’entusiasmo che il ritorno di Winnipeg nella massima lega aveva causato, vuoi per alcuni avversari che avevano sottovalutato l’avversaria, i Jets hanno sfiorato i playoff con un collettivo che in sostanza vantava una seconda linea, una terza linea e due quarti blocchi. Con impegno e dedizione, però, i nuovi arrivati hanno scavalcato molte difficoltà e sono stati esclusi dalle magnifiche 8 solo a nove giorni dal termine della regular season. Il secondo anno si sa, è però molto più complicato del primo, confermarsi è sempre più difficile. L’arrivo di diversi nuovi innesti danno alla squadra più profondità e la rendono più competitiva, Winnipeg non potrà quindi più giocare mascherata da totale outsider e subirà in modo maggiore la pressione di media e tifosi.
In attacco hanno molto fatto parlare gli arrivi di Olli Jokinen e Alexei Ponikarovsky, che da soli dovrebbero garantire ai Jets almeno due linee offensive competitive. Molto importante sarà inoltre la conferma ad alti livelli di Wheeler (17 gol e 64 punti per lui nello scorso campionato) e del giovane Evander Kane, che ha segnato 30 reti e con il suo +11 a soli vent’anni si è rivelato il migliore della squadra. Fondamentale per il successo dei Jets anche le prestazioni di Burmistrov, che dopo una stagione non grandiosa è atteso al pronto riscatto.
(Jets.nhl.com)
La difesa è il vero punto interrogativo di questa compagine. Il reparto arretrato, rivelatosi il 26esimo di tutto il campionato e dunque uno tra i peggiori, non ha subito nessuna modifica rispetto all’anno passato e toccherà a coach Noel fare i salti mortali per rinforzare un sistema che fa acqua. Vi è anche da dire che quattro dei migliori cinque difensori dei Jets hanno subito importanti infortuni nella scorsa annata; probabilmente se questa volta i problemi di salute saranno contenuti la storia potrebbe rivelarsi diversa.
In porta Pavelec riparte con il ruolo di titolare, fresco di rinnovo quinquennale e supportato dall’amore della tifoseria, si è ritagliato un ruolo da protagonista anche per gli anni a venire. I numeri però parlano contro di lui: 2.91 reti subite a partita e una percentuale di parate del 90.6% non sono certamente un buon biglietto da visita. È quindi molto probabile che il nuovo portiere di riserva Al Montoya dovrà fare gli straordinari.
Nonostante gli importanti arrivi e un anno di esperienza in più alle spalle, i tifosi di Winnipeg dovranno ancora pazientare. La squadra opera ancora con un basso budget e solo nelle prossime stagioni potrà colmare il gap ed issarsi al livello delle più forti.