A partire dall’8 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.
I campioni in carica dei Los Angeles Kings celebreranno la vittoria della loro seconda Stanley Cup affrontando nel primo match i San Jose Sharks, andati ad un nulla dall’eliminarli nel primo turno degli scorsi playoff, quando erano in vantaggio nella serie per 3-0. L’altra finalista, i New York Rangers, dovrà invece aspettare fino al 9 ottobre per tornare sul ghiaccio, con la franchigia di Manhattan che sarà ospite dei St. Louis Blues.
Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 30 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino a fine settembre. Il nostro intento è quello di riassumere i movimenti di mercato e le ambizioni di ogni squadra analizzandone i reparti difensivi, d’attacco ed i portieri a disposizione. Buona lettura!
Per onorare la loro ultima stagione al Nassau Coliseum, storico impianto aperto nel 1972, i New York Islanders ed il loro GM Garth Snow hanno un solo obiettivo: conquistare i playoff per lanciare la stagione 2015/16 nella nuova casa di Brooklyn nel migliore dei modi.
Guidati dal leader Tavares, uno dei migliori all-arounder della lega, gli Islanders avevano cominciato a far di nuovo parlare di loro nei playoff 2013, quando avevano messo in seria difficoltà i temibili Pittsburgh Penguins nel primo turno. Probabilmente gli Isles avrebbero fatto rumore anche nel 2014, non fosse stato per il brutto infortunio al ginocchio capitato proprio al capitano. Quest’anno al numero 91 verranno affiancati diversi nuovi scorer in attacco, ma per i playoff ci sarà comunque da sudare, anche e soprattutto a fronte di un pacchetto difensivo di qualità non proprio eccezionale.
Come detto, a livello offensivo la formazione si è ulteriormente rinforzata nella sessione estiva di mercato, andando ad aggiungere ad una già fornita truppa dei talenti del calibro di Grabovski e Kulemin, acquisiti in blocco per permettere ai due amici di giocare in coppia. Insieme a loro il finalmente esploso Okposo (69 punti nell’ultima stagione), Frans Nielsen, Brock Nelson e Grabner promettono fuochi d’artificio.
Il vero problema come anticipato è però la difesa, già nella scorsa stagione tra le ultime in fatto di gol subiti (solo Edmonton e Florida hanno fatto peggio, e questo la dice lunga). La partenza di McDonald è stata un altro duro colpo e le sorti del settore si reggono sulle spalle di Visnovsky, Hamonic, Strait e Carkner. Non propriamente una garanzia di qualità.
In porta, per rimpiazzare il vuoto lasciato da Nabokov, Snow ha scelto Halak, ex portiere tra le altre di St. Louis e Montreal. Lo slovacco in carriera ha una percentuale di interventi riusciti del 91,8% e rappresenta un’ottima aggiunta al roster. Alle sue spalle sarà pronto Chad Johnson, 28enne reduce da una più che discreta esperienza a Boston.
In sostanza, le fortune degli Islanders passeranno principalmente dallo stato di salute del condottiero Tavares e potrebbero essere ulteriormente aiutate dalla capacità di Snow di mettere sotto contratto un difensore da top 4. Come è però trapelato più volte l’appeal della franchigia americana è molto basso e, anche intimoriti dalla insicurezza a livello di proprietà (Wang vuole lasciare), star come Iginla hanno rifiutato le proposte pluriennali messe sul piatto dal GM.
In aggiunta a queste difficoltà, tutti gli altri team della Metropolitan Division si sono rinforzati in maniera piuttosto sostanziosa. Non è dunque da escludere la possibilità che questa si riveli poco più di un’altra stagione interlocutoria.