Finalmente il lockout è giunto alla sua conclusione e, di conseguenza, a partire dal prossimo 19 gennaio le 30 squadre NHL torneranno finalmente in pista per dare vita al campionato più bello del mondo!
Proprio per questo motivo, nel corso delle prossime due settimane vi riproporremo sulle pagine di HSHS la presentazione di tutte le franchigie nordamericane che già avevamo pubblicato durante i mesi di settembre ed ottobre, riassumendone i movimenti di mercato, le ambizioni per l’imminente annata ed analizzandone i reparti difensivi, d’attacco ed i portieri a disposizione.
MONTREAL CANADIENS
I tifosi dei Montreal possono sorridere: sicuramente la prossima stagione non potrà andare peggio di quella appena passata. Chiusa la regular season all’ultimo posto della Eastern Conference, la franchigia canadese non potrà far altro che risalire la china, a meno che l’annata disastrosa si ripeta anche questa volta. C’è però ottimismo tra i Canadiens, che hanno un nuovo GM (Marc Bergevin) e un nuovo coach (Michel Therrien), che sentono addirittura di poter riportare la Stanley Cup la dove manca da ormai due decadi.
Per fare ciò andrà però sicuramente migliorato l’attacco, dato che i Canadiens semplicemente non segnano abbastanza. Con solo 207 gol in 82 partite (media di 2.52) gli Habs non hanno sicuramente impressionato, ma tra le avversità hanno potuto scoprire una linea di grande qualità, formata da Pacioretty, Cole e Desharnais. Cole ha messo a segno 35 reti e Pacioretty 33, entrambi superando i loro record di segnature stagionali.
(Bridgetds)
Ma al di fuori di queste piacevoli eccezioni, nessun’altro giocatore ha superato i 17 gol, minando dunque le prestazioni offensive della squadra. Il team necessita disperatamente di un’ala da schierare al fianco di Plekanec e Gionta, reduce da un’annata in cui ha potuto disputare soltanto 31 match. Buona parte del successo dipenderà anche da Bourque e Eller, le quali prestazioni dovranno migliorare in maniera esponenziale per giustificare la loro conferma nella rosa NHL.
In difesa molto dipenderà dalle condizioni fisiche di Andrei Markov. Il forte russo, vero faro dei Canadiens, ha disputato soltanto 13 partite nella stagione 2011/12, reduce da un grave infortunio al ginocchio. Il roster è comunque migliorato grazie al ritorno del veterano Francis Bouillon. Subban ha inoltre un’annata molto positiva alle spalle e sarà interessante vedere se riuscirà a riproporsi ad alti livelli anche in questa occasione. Molto intrigante anche la posizione dello svizzero Diaz che, dopo una prima stagione disputata con regolarità e ottenendo ottimi risultati, potrebbe venire investito di ancor maggiori responsabilità. Gorges e Emelin forniscono infine una discreta copertura difensiva e, come detto prima, con il ritorno di Markov tutto il pacchetto difensivo risulterebbe sensibilmente migliorato.
(canadiens.nhl.com)
Il portiere è l’unica posizione in cui i Canadiens sono totalmente coperti. Price è il punto di riferimento tra i pali dei canadesi e il suo nuovo contratto da sei anni dovrebbe garantirne la tranquillità per una lunga serie di stagioni. Budaj è una riserva di grande qualità e, pur non ricevendo molto ghiaccio, è sempre in grado di fare la differenza quando chiamato in causa.
In sostanza, salvo miracoli, dubitiamo che quest’anno i Montreal siano all’altezza dei playoff. D’altro canto non crediamo nemmeno che siano una squadra da ultimo posto e ci aspettiamo un sensibile miglioramento in questo senso. Tutti gli occhi saranno puntati su coach Therrien, che di ritorno dall’ambiente televisivo potrebbe presto pentirsi di aver lasciato studi e telecamere per tornare sul ghiaccio con una squadra quanto meno “problematica”.
Probabile formazione per la stagione 2012/13
Pacioretty, Desharnais, Cole
Markov, Subban
Bourque, Plekanec, Gionta
Gorges, Kaberle
Moen, Eller, Prust
Emelin, Bouillon
Armstrong, Leblanc, White
Diaz, Weber