Finalmente il lockout è giunto alla sua conclusione e, di conseguenza, a partire dal prossimo 19 gennaio le 30 squadre NHL torneranno finalmente in pista per dare vita al campionato più bello del mondo!
Proprio per questo motivo, nel corso delle prossime due settimane vi riproporremo sulle pagine di HSHS la presentazione di tutte le franchigie nordamericane che già avevamo pubblicato durante i mesi di settembre ed ottobre, riassumendone i movimenti di mercato, le ambizioni per l’imminente annata ed analizzandone i reparti difensivi, d’attacco ed i portieri a disposizione.
BOSTON BRUINS
Quando una squadra riesce a conquistare la Stanley Cup, difficilmente riuscirà a ripetersi l’anno successivo (i Detroit Red Wings del 1998 rappresentano ancora un’eccezione). Di conseguenza la sconfitta dei Boston Bruins al primo turno dei playoff contro i Washington Capitals non è stata troppo sorprendente, soprattutto se la si confronta con la clamorosa decisione di Tim Thomas di prendersi un anno di pausa dall’hockey per dedicarsi ad “amici, famiglia e fede”.
L’assoluto protagonista della “playoff run” del 2011 ha lasciato un po’ nei pasticci Boston, dato che il suo cap di 5 milioni di dollari rimarrà nel conteggio della franchigia del Massachusetts. A parte la sua assenza, che “promuove” automaticamente Tuukka Rask a ruolo di titolare, i Boston Bruins saranno anche il prossimo anno sostanzialmente la squadra che abbiamo imparato a conoscere nel recente passato.
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Osservando il sistema di gioco di Boston e la provenienza delle loro segnature, ci si accorge che nessun giocatore in rosa ha superato la soglia dei 30 gol o dei 60 punti, ma nonostante questo i Bruins hanno comunque terminato il loro campionato con ben 260 reti all’attivo (così come gli straripanti Philadelphia Flyers, ad esempio). Il risultato è stato raggiunto grazie a ben sei giocatori tra i 20 e le 29 reti, che sarebbero potuti essere anche di più se solo Horton e Peverly non avessero perso parecchie partite a causa dei rispettivi infortuni. In vista dell’imminente campionato i Bruins sperano di ottenere un contributo ancora maggiore da giocatori giovani come Seguin, Lucic e Marchand, che potrebbero trovare nuove motivazioni dopo la prematura eliminazione dai playoff.
Per quel che concerne la difesa, invece, i Bruins si basano su un nucleo formato dagli oramai veterani Chara, Seidenberg, Ference e Boychuk, a cui si aggiunge un Adam McQuaid che nel recente passato si è reso protagonista di uno sviluppo di tutto rispetto. Il sesto e settimo posto in retrovia dovrebbero invece essere verosimilmente coperti dai rookie Dougie Hamilton e Torey Kung.
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Passando al portiere, Tuukka Rask avrà finalmente l’occasione di affrontare una stagione da titolare dopo averne passate tre in quella che negli States definiscono “goalie-of-the-future-mode”. In carriera le sue statistiche indicano una media di gol subiti a partita di 2.20 ed una percentuale di parate del 92.6% in un totale di 102 partite giocate. La sua spalla sarà Anton Khudobin, 26enne con alle spalle solo sette partite in NHL.
Per i Boston Bruins, dunque, ci si aspetta una stagione in linea con quelle passate. Non dovrebbero trovare particolari problemi nel qualificarsi ai playoff ma, una volta iniziato il post season, starà a loro ritrovare il giusto bilanciamento per cercare di rincorrere nuovamente la Stanley Cup.