AMBRÌ – Inizio sicuramente negativo quello dei leventinesi nel girone playout, sconfitti per 2-1 contro un Langnau tutt’altro che irresistibile. Dopo un discreto primo periodo, nel secondo i Tigers hanno aperto le marcature con Randegger, e da quel momento l’Ambrì Piotta è lentamente sparito dal ghiaccio.
A nulla è servita la rete di Pesonen a dieci minuti dalla sirena finale, se non a ritardare il rientro a casa dei 3’806 accorsi alla Valascia. Sotto accusa i giocatori d’importazione, incapaci di portare qualsiasi tipo di impulso alla compagine diretta da Dwyer, per nulla rassegnato al termine della sfida nonostante la brutta prestazione messa in pista dai suoi.
Da lodare, per contro, l’ennesima ottima prova dei tre giocatori giunti a dar man forte dai Ticino Rockets: Stucki, Goi e Trisconi. Ed è proprio con quest’ultimo, premiato peraltro come migliore in pista – e questo (senza nulla togliere al giovane) la dice lunga sul rendimento dei “leader” – che ci siamo intrattenuti al termine del match.
Noele Trisconi, prima partita del girone playout e sconfitta per 2-1 contro il Langnau. Come hai visto la sfida?
“Credo che nel primo tempo abbiamo dato prova di una buona prestazione, pattinando con la giusta intensità. Nel secondo periodo, invece, abbiamo subito una sorta di calo che ci è sostanzialmente costato la partita. Nel terzo conclusivo abbiamo continuato a pattinare con l’obiettivo di rientrare nel risultato, ma purtroppo siamo riusciti a trafiggere Punnenovs in un’occasione soltanto”.
Pesano quelle ghiotte occasioni non sfruttate, come quella doppia superiorità numerica capace di produrre pochissimi pericoli dalle parti di Punnenovs…
“Certamente. In questa partita è emerso come dobbiamo ancora progredire per quel che concerne le situazioni speciali. Certe occasioni, tra cui la situazione di doppia superiorità numerica, vanno sfruttate. Non ci sono alibi”.
Un elemento che ha fatto la differenza sono stati i numerosi tiri bloccati dal Langnau. Il disco non è quasi mai arrivato su Punnenovs…
“È vero, i Tigers hanno svolto un grande lavoro in fase difensiva. I giocatori hanno bloccato moltissimi tiri, sacrificandosi per la squadra. Forse è ciò che dobbiamo iniziare a fare anche noi: dovremmo imparare da loro”.
Alla tua terza partita consecutiva da titolare stai trovando una certa stabilità in rosa. Sei soddisfatto sinora di quanto stai traendo da questa chance?
“Assolutamente. Mi trovo molto bene con la squadra e l’allenatore mi sta dando sempre più spazio e fiducia. Questo mi permette di migliorare giorno dopo giorno”.
Stucki aveva affermato che i giovani dei Rockets non dovevano essere visti come i “salvatori della baracca”. È indubbio però che abbiate portato una ventata d’aria fresca ad una compagine molto sfiduciata…
“Noi cerchiamo di portare la giusta energia a supporto dei nostri compagni, così da poter aiutare la squadra a risollevarsi da questo periodo di difficoltà. Con il nostro spirito giovane cerchiamo di contribuire come possiamo, in qualunque modo, sia in panchina che sul ghiaccio”.
Per quanto riguarda le prossime sfide del girone playout, come pensate di affrontare le restanti cinque partite?
“Vogliamo prepararci alle sfide che ci attendono continuando a lavorare duramente come fatto fino ad ora. Nelle prossime partite occorrerà pattinare e finire ogni check. Se riusciremo a farlo, sono sicuro che i dischi cominceranno ad entrare”.