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Lugano

Tra Zugo e Lugano la chiave sarà la piccola cosa al momento giusto

Tra Zugo e Lugano, tutti o quasi ne sono certi, sarà una sfida equilibrata. E questo non lo si può pronosticare solo dal piazzamento in classifica delle due squadre, ma anche per ciò che riguarda le partite tra le due squadre, ma solo da quando a Lugano è arrivato Doug Shedden.

Le ultime quattro sfide tra le contendenti ai quarti di finale sono infatti terminate con un solo gol di scarto, le ultime due all’overtime, e con una vittoria casalinga e una in trasferta per entrambe che fanno due vittorie a testa. Insomma l’accoppiamento finale per i playoff sembra rispecchiare perfettamente questo andamento, e un pronostico su chi ne uscirà vincitore è più che mai difficile.

Squadre molto simili anche per “espressione” tecnica, con grandi stranieri e svizzeri d’attacco, stili di gioco che prediligono la velocità di transizione, difese forti ma non ineccepibili e due portieri di altissimo livello. Una serie che verrà vinta sui dettagli, sugli scontri fisici (con diversi ottimi interpreti su entrambi i fronti) e sulla mentalità. Su entrambe le compagini pende poi la spada di Damocle di una nuova eliminazione ai quarti, per dire che la pressione è quasi la stessa sia per Shedden che per Kreis, entrambi ex della propria rivale, come molti dei giocatori protagonisti.

Perché passerà lo Zugo

La squadra di Kreis ha dalla sua un top six fenomenale, che sia a 5 contro 5 che in power play (22% di riuscita) ha trascinato la squadra a un campionato di vertice fin dall’inizio. Martschini e Immonen sono letali se innescati da Bouchard e Suri e nel complesso l’impianto di gioco è più collaudato perché sanno andare a memoria ormai da parecchi anni.

Se ci si concentra esclusivamente sulle marcature di Bouchard e Martschini a fare male ci saranno ancora Immonen (9 game winning gol in stagione) e Holden, due che nei playoff sanno esaltarsi e alzare il livello, mentre i vari Pettersson e Klasen devono ancora dimostrare di saper essere trascinatori nel postseason.

Dalla sua Kreis ha pure l’apporto di Sondell, il difensore più prolifico del campionato, che diventa attaccante aggiunto nelle situazioni di power play e nell’impostazione di gioco è tra i migliori in LNA. In porta Stephan è una sicurezza ormai da anni e soprattutto è più abituato di Merzlikins a giocare nei playoff, quando il portiere vale quanto mezza squadra. Per ciò che riguarda l’abitudine alla vittoria, Kreis ha già vinto dei campionati svizzeri, e dopo gli accorgimenti giusti alla sua squadra saprà trarne il meglio grazie alle sue capacità tattiche. Cosa molto importante e da non dimenticare, le difficoltà in trasferta del Lugano non sembrano essere state risolte.

Perché passerà il Lugano

Mai come quest’anno il Lugano può ampiamente competere con le squadre migliori per le due prime linee offensive, e oltre al blocco svedese i vari Bertaggia, Hofmann e il rientrante Brunner saranno delle frecce molto affilate mancate negli ultimi anni. Martensson potrà portare il suo ordine, le reti sporche e il lavoro da centro che serve a Klasen e Pettersson per rendere al meglio, e i due “gemelli” stanno entrando in forma al momento giusto, grazie a un minutaggio stagionale più accurato. A livello fisico i bianconeri hanno aggiunto muscoli e peso specifico, e hanno un terzo e quarto blocco di livello superiore allo Zugo.

L’ultimo arrivato, Lapierre sarà quel giocatore che in passato ha fatto malissimo ai bianconeri, che risponderà alle provocazioni di Holden e compagni, e l’intimidazione, anche solo psicologica, nei playoff ha un ruolo decisivo.

Il power play dello Zugo non deve far paura ai bianconeri, dato che il loro box play ha avuto una riuscita del 92% in stagione contro Immonen e compagni, sorretti anche da un Merzlikins definitivamente esploso che sa esaltarsi nei momenti topici. Shedden, inoltre, ha ridato fiducia ai suoi uomini, levandogli la paura di perdere e con le sue doti di motivatore estremo saprà dargli la mentalità giusta per superare l’ostacolo.

Chi vincerà tra le due contendenti? Quella che farà meglio le piccole cose, perché entrambe sanno annullarsi a vicenda, e spesso in stagione sono stati gli errori a deciderne le sorti e dare una percentuale che si discosti dal 50% per entrambe è veramente difficile.


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