RAPPERSWIL – Le montagne russe del Lugano sono continuate con la brutta prestazione in casa del Rapperswil, con un primo tempo disastroso che ha poi complicato l’intero cammino dei bianconeri. Un’entrata in materia completamente sbagliata nonostante l’importanza del match.
“Non eravamo pronti, non ci sono altre spiegazioni”, ha commentato Thürkauf, che ha ereditato il ruolo di capitano dall’infortunato Arcobello. “Ogni singolo, io compreso, non eravamo pronti. Il Rapperswil ci ha travolto, noi abbiamo fatto errori e loro ci hanno puniti con freddezza, non siamo riusciti a dettare il gioco, siamo stati passivi. Non possiamo più permetterci di presentare simili prestazioni”.
Cosa vi ha detto il coach durante il timeout?
“Di giocare, di attuare il gameplan studiato prima del match, ovvero quello di dettare il gioco. Ci abbiamo provato, dopo la quarta rete incassata siamo riusciti a rispondere segnando due gol, ma poi è arrivata la quinta segnatura avversaria”.
Sei frustrato?
“Chiaro. C’è da dire che il Rapperswil difensivamente è stato molto efficace, ha concesso poco e noi ci siamo complicati troppo la vita”.
C’è forse troppa pressione?
*No, siamo professionisti. Chiaro c’è la pressione, ma dobbiamo saperla gestire, togliercela dalla mente e giocare le nostre partite”.
È un problema mentale?
“Non credo, ribadisco siamo tutti sportivi professionisti, ovvio la situazione non è semplice. Sappiamo ora cosa ci attende, ci restano 4 partite, contro Ginevra, Davos, il derby contro l’Ambrì e il Bienne, tutte squadre top. Dobbiamo provare a incamerare il massimo di punti possibili per raggiungere i pre-playoff. Non dobbiamo più regalare punti, è imperativo tirarci insieme, e andare a tutto gas per l’intera partita, già dall’inizio. Dobbiamo essere noi a dettare il gioco e non aspettare gli eventi”.