BERNA – Sofferenza, emozioni e brividi. Questa è la serata di Jussi Tapola e degli oltre 17’000 presenti a Berna per assistere alla vittoria con il punteggio di 3-2 ottenuta dai padroni di casa contro il Friborgo.
Una vittoria che è arrivata grazie alla rete di Merelä a una manciata di secondi dal termine del primo supplementare e che permette agli orsi di restare in vita. “È stata una vittoria sudata, è sempre importante avere dei giocatori capaci di mantenere i nervi saldi in situazioni del genere piene di pressione. È quello di cui necessitiamo in questo momento con le spalle al muro”.
Già nella quarta sfida vi eravate fatti preferire per la mole di gioco, anche in Gara 5 la storia si è ripetuta, ma fate maledettamente fatica a sfruttare le occasioni. È difficile mantenere la pazienza in questi casi?
“È così. Quando i giocatori poi diventano stanchi tutto è sempre più duro. Si giocano tante partite in pochi giorni, ci sono tante emozioni, le energie calano. Giocare quando si è stanchi è la cosa più difficile in questo sport. Qualsiasi squadra, qualsiasi giocatore è forte quando è fresco, quando subentra un po’ di stanchezza però cosa fai? Quali saranno le tue decisioni? Saranno quelle giuste per permetterti di fare una bella giocata? Sono tanti i quesiti”.
Quindi migliore è il tuo sistema, meglio giocherai anche da stanco?
“No, non è una questione di sistema, è una questione di compattezza del gruppo, come i giocatori giocano assieme e si supportano. Chiaramente c’è sempre bisogno di un sistema di gioco, ad esempio quello del Friborgo è ottimo. In fase difensiva sono bravissimi, sono una squadra top, è difficilissimo da affrontare. Questa è la realtà, hanno una grande disciplina, sono pieni di ottimi elementi. Per riuscire a batterli ogni nostro giocatore deve essere al massimo livello”.
E il vostro portiere Wüthrich lo è stato. Ora non hai motivo di nuovamente fare una rotazione e reinserire Reideborn, vero?
“(Tapola ride, ndr) Questa domanda inerente ai portieri mi viene posta praticamente dopo ogni match. È prematuro pensarci, ora penseremo al recupero, vedremo come saranno le condizioni dei vari giocatori e poi prenderemo la decisione. Philip è stato grande, è entrato in azione egregiamente e ha mostrato tanto carattere”.
Vale dunque il credo “dormi, analizza, decidi”…
“Sempre”.
Adesso dovrete espugnare Friborgo se non vorrete dire addio ai sogni di gloria. Sarà ancora più difficile il vostro compito?
“Ogni squadra vince di più in casa che in trasferta, è un dato di fatto. La nostra situazione non ci lascia nessun appello, dobbiamo vincere. A me piace giocare a Friborgo, adoro la pista e i fans, c’è un’atmosfera incredibile. Anch’io ho allenato durante il periodo della pandemia, mi ricordo le partite senza tifosi, erano terribili. Dobbiamo semplicemente goderci queste serate piene di entusiasmo e di fans scatenati in due tra le arene migliori al mondo. Siamo nei playoff, è il periodo più bello dell’anno per giocatori, allenatori e per i giornalisti, questo è lo spirito giusto con cui affrontare ogni match”.
Cosa dovremo aspettarci da Gara 6?
“E chi lo sa, questo è il bello dello sport”.
La sensazione però è che il momentum adesso sia dalla vostra…
“Il momentum cambia persino durante una partita, così all’improvviso, questa è la realtà di questa serie. Dici che stiamo giocando bene? Io credo che possiamo fare ancora meglio”.
Ha fatto discutere infine la carica di Sprunger ai danni di Merelä durante l’overtime, con gli arbitri che non hanno battuto ciglio…
“Suppongo che chi di dovere analizzerà la scena e prenderà una decisione. Io dalla panchina non ho visto l’accaduto, perché l’angolo dell’impatto era dall’altra parte e quindi coperto. Waltteri aveva un taglio alla testa, qualcosa lo ha colpito lì, ma non so esattamente cosa e come sia successo”.
Per fortuna dopo la medicazione è riuscito a tornare siglando la rete decisiva…
“È un finlandese, ha la testa dura (Tapola ride, ndr)”.
