PARTITA PRESENTATA DA
AMBRÌ – Che spettacolo! Non ci sono altre parole per descrivere il bellissimo pomeriggio di hockey che i tifosi dell’Ambrì Piotta hanno vissuto in una Valascia festante ed esaurita in ogni ordine di posto. Il match che vedeva i biancoblù opposti al Bienne ha infatti regalato ai presenti tutti gli ingredienti necessari per una partita altamente spettacolare: tanti NHLer in pista, reti ed occasioni da gol a ripetizione, gesti tecnici di assoluto livello e, soprattutto, una vittoria leventinese ottenuta in rimonta quando tutto pareva perduto.
Senza gli infortunati Schlagenhauf e Duca ma con il rientrante Inti Pestoni, i biancoblù hanno iniziato i primi scampoli di partita immediatamente in avanti, costruendosi già dopo una manciata di secondi delle ottime occasioni da rete con Kutlak e Lakhmatov. Senza Noreau – per la prima volta in sovrannumero – e con Richard Park nell’inedita veste di capitano, i padroni di casa si sono dovuti piegare per la prima volta al volere bernese al 7′, quando – contro l’andamento del gioco – Gloor ha sfruttato un rimbalzo concesso da Schneider per aprire le marcature.
(A. Branca)
L’Ambrì in quel frangente ha pagato la tanto discussa mancanza di killer instinct che spesso e volentieri contraddistingue le sue pur buone folate offensive e che, ad esempio nella trasferta di Langnau, aveva impedito agli uomini di Pelletier di indirizzare la partita in loro favore nelle prime battute. In questo caso, però, i biancoblù non hanno certo mollato la presa, anche se pochi attimi dopo aver subito la rete hanno dovuto fare a meno anche di Martin Höhener. Lo sfortunato difensore rientrava proprio domenica in NLA ma, cozzando contro la balaustra senza venir toccato nemmeno da un avversario, si è procurato una frattura a un perone ed uno strappo ad un legamento. Il giocatore verrà operato e dovrà restare fermo per almeno 6-8 settimane.
(A. Branca)
Per esultare la squadra di casa ha poi dovuto attendere solamente 18 secondi dopo l’inizio del secondo tempo, quando Lakhmatov ha sfruttato l’ottimo lavoro preparatorio di Park per impattare la contesa e dare il via all’impressionante lancio di peluche sul ghiaccio da parte dei tifosi, che si sono così resi protagonisti di un bel gesto di solidarietà.
Tra il 32′ ed il 38′, però, il Bienne è riuscito ad ipotecare seriamente il risultato finale grazie alle reti messe a segno da Trutmann e Kane, con quest’ultimo che ha dato dimostrazione della sua incredibile tecnica una volta trovatosi tutto solo davanti a Schneider grazie all’assist illuminante di Berra. La stella dei Chicago Blackhawks si è poi ripetuta nell’epilogo dei rigori, quando ha superato nuovamente il portiere dei Canucks grazie ad un controllo del disco impressionante e micidiale.
(A. Branca)
La coppia formata da Kane e Seguin ha rappresentato indubbiamente (e prevedibilmente) la più grande spina nel fianco per la difesa biancoblù, che si è però ben comportata ed è anche riuscita ad arginare i due nelle situazioni più delicate del match. Decisamente più volenteroso il giocatore dei Bruins mentre, come spesso successo, Kane ha alternato iniziative di spettacolo puro a cambi anonimi e assolutamente privi di motivazione. A lui, sicuramente, il palcoscenico della NHL manca parecchio.
Sull’altro fronte, però, a dare spettacolo ci ha nuovamente pensato Matt Duchene, anche domenica capace di evidenziare un controllo del disco, un’esecuzione dei movimenti ed una visione di gioco fuori dal comune. Con due reti da recuperare, la star degli Avalanche è stata affiancata a Williams e Pestoni ed ha contribuito al punto dell’aggancio segnato dal top scorer al 45′.
(A. Branca)
Il pareggio pareva poi cosa fatta poco dopo, quando Park e Duchene hanno dato vita ad un contropiede che ha però esaltato Reto Berra, abile nel salvare prima su Park e poi incredibilmente capace di catturare con il guantone anche il tiro a porta sguarnita di Pedretti, in una parata che sicuramente entrerà di diritto nelle più spettacolari di questa stagione.
Il micidiale duo Seguin-Kane ha nuovamente punito l’Ambrì a meno di 5 minuti dal termine, tanto da far sembrare praticamente impossibile una nuova reazione dei padroni di casa. L’Ambrì di Serge Pelletier, sin dalla sua prima partita, non è però nuovo a rimonte sul filo del rasoio. Matt Duchene ha così ridato speranza alla Valascia un minuto più tardi, quando ha sfruttato un bell’assist di Williams, prima che una gran botta di Kutlak mandasse tutti all’overtime a soli 40 secondi dalla terza sirena.
(A. Branca)
Un “rollercoaster” di emozioni che ha sicuramente lasciato l’amaro in bocca al Bienne e ai suoi tifosi, rimasti beffati dopo aver addirittura acceso una buona quantità di fumogeni per festeggiare una vittoria che hanno dato per scontata sin troppo presto. I loro beniamini, infatti, dopo aver gestito in maniera pessima il powerplay avuto a disposizione nel finale (terminato con la rete di Kutlak!) non hanno saputo ricavare molto dai loro special teams nemmeno nell’overtime.
Gli shootout hanno infine esaltato Cory Schneider ed i biancoblù Park e Mieville, autori dei due gol decisivi. L’Ambrì Piotta ha così reagito al meglio al brutto scivolone di Langnau chiudendo il suo 2012 con un weekend da cinque punti, che permette ora ai leventinesi di tallonare il Rapperswil da vicino. Nei prossimi giorni ci sarà sicuramente il tempo per stilare un bilancio intermedio di questa prima parta di stagione, ma per ora va bene così…