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Svizzeri NLA: i top e flop della stagione secondo HSHS

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi ha proposto la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Con la regular season oramai alle nostre spalle è ora tempo di bilanci e, di seguito, vi proponiamo la selezione di quelli che secondo noi sono stati i migliori giocatori svizzeri del torneo, così come di quelli da cui invece ci si aspettava di più.


I TOP DI HSHS

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Elvis Merzlikins (Lugano – 2.76 GAA, 92.23 SV%): Se il sogno del giovane lettone è davvero giocare un giorno oltre oceano, la stagione attuale è sicuramente la più importante della sua carriera, ed i progressi fatti dal 21enne avranno suscitato parecchio interesse a Columbus, franchigia che lo aveva draftato (e che attualmente schiera un suo coetaneo, Joonas Korpisalo). Rispetto ad un anno fa, Merzlikins ha giocato oltre il doppio delle partite ed è stato preso di mira da 1’609 puck ma – pur ammettendo alcune disattenzioni normali alla sua età – non ha mai avuto reali momenti di cedimento. Un carattere forte e spavaldo gli hanno permesso di reagire al meglio ad un inizio di stagione difficile per tutti, al cambio di allenatore e all’infortunio di Manzato, che lo ha costretto a degli “extra” che lui ha sfruttato per dimostrare il suo valore. Nei playoff dovrà sapersi confermare, e se così sarà, la chiamata dagli States non dovrebbe tardare.

Romain Loeffel (Ginevra – 6 gol, 27 assist, -1): Il giocatore del Ginevra si è confermato essere il difensore svizzero più produttivo del campionato e, grazie ad un ruolo centrale in un Servette che spera di fare il colpaccio nei playoff, Fischer non farà sicuramente l’errore che aveva commesso Hanlon, scartandolo dai convocati al Mondiale (salvo richiamarlo per sopperire a degli infortuni). La costanza di rendimento dimostrata nel corso della regular season è stata impressionante, tant’è che è riuscito ad andare a punti in quasi la metà dei match disputati. La miglior stagione della carriera gli era valso il rinnovo già in dicembre, e sarà ora chiamato a confermarsi nei playoff, fase in cui lo scorso anno aveva ottenuto 10 punti in 12 match.

Yannick Rathgeb (Friborgo – 9 gol, 18 assist, +1): I numeri che ha saputo mostrare il 20enne alla sua prima stagione in NLA sono stati impressionanti e, pur commettendo qualche errore d’inesperienza, si è rivelato essere un ingaggio eccezionale per il Friborgo. Anche nel suo caso la regolarità dei contributi è stata incredibile, e solamente in gennaio ha passato cinque partite consecutive senza andare a punti. Ha coronato la stagione giocando anche le sue prime partite in Nazionale maggiore, dopo essere stato il capitano della selezione U20… Per lui il futuro riserva sicuramente grandi cose!

Robert Nilsson (ZSC Lions – 12 gol, 40 assist, +22): Se Auston Matthews avesse giocato il suo stesso numero di partite, probabilmente lo svedese con licenza svizzera avrebbe dovuto cedergli il casco infuocato, ma ciò non toglie che Nilsson abbia giocato un campionato eccezionale. Il suo bottino è aumentato di ben 21 punti rispetto al campionato precedente, ed è impressionante constatare come nelle ultime 38 partite di campionato (dal 9 ottobre ad oggi) solamente in nove occasioni non sia riuscito a mettere a segno almeno un punto!

Marc Wieser (Davos – 24 gol, 25 assist, +24): Tra lui ed Ambühl, a Davos c’è davvero da leccarsi i baffi pensando allo spettacolo sul fronte offensivo mostrato dai due attaccanti rossocrociati. Per un solo punto non è riuscito a stabilire la media di un punto a partita, ma si è comunque reso protagonista della sua miglior stagione. All’età di 28 anni, la sua carriera ha subito una netta impennata dal ritorno a Davos, ed il bottino di 24 gol non farà dormire sonni tranquilli ai difensori avversari durante i playoff.

Lino Martschini (Zugo – 26 gol, 28 assist, +6): Assolutamente eccezionale. La sua statura non gli ha permesso a suo tempo di essere draftato e giocare su palcoscenici ancora più importanti, ma il 23enne dello Zugo è stato tra i grandi protagonisti di questo campionato, tant’è che solamente Pettersson ha saputo segnare tanto quanto lui. Veloce, dalla grande visione di gioco e letale se gli si dà il minimo spazio, Martschini solo in un’occasione ha passato tre partite consecutive senza andare a punti… Mentre per tutto il resto del campionato è stato una “macchina” sul fronte offensivo. Il suo contratto fino al 2020 prevede una clausola d’uscita per la NHL… Se dovesse progredire ancora, chissà se qualcuno oltre oceano ci ripenserà?


I FLOP DI HSHS

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Martin Gerber (Kloten – 2.94 GAA, 90.24 SV%): Il cerbero rossocrociato è incappato nella classica stagione di troppo. Dopo una carriera costellata da vittorie e soddisfazioni, quella appena passata si può tranquillamente definire la peggiore dal ritorno in Svizzera. I 41 anni si fanno sentire per “Tinu”, che ha più volte messo a repentaglio le partite della sua squadra con errori madornali, contornati da un nervosismo figlio delle pessime prestazioni. Gli anni in cui avere Gerber in porta era sinonimo di sicurezza sembrano ormai passati, è forse giunto il momento di appendere il deviatore al chiodo?

Dave Sutter (Bienne – 4 gol, 8 assist, -20): Il classe ’92 ha avuto una stagione travagliata, di pari passo con tutta la sua squadra. Sutter ha terminato la regular season con il peggior bilancio +/- della lega, a “pari merito” con Walsky. Spesso è stato impreciso nelle ripartenze ed autore di diversi errori che hanno portato a gol avversari. La giovane età chiaramente lo scusa in parte, così come la brutta annata vissuta dal Bienne, ma se vuole fare il salto di qualità dovrà sicuramente migliorare in zona difensiva, in quanto il suo apporto è stato nettamente insufficiente.

David Jobin (Berna – 4 gol, 7 assist, -11): Stagione difficile sia per il Berna che per il difensore classe ’81, che più dei suoi compagni ha faticato a trovare le giuste sensazioni. Sulle 36 partite giocate quest’anno, Jobin ha racimolato solo 11 punti a fronte di un bilancio negativo di -11. In una stagione così complicata per gli orsi ci si aspetta che i propri elementi con più esperienza possano riuscire a portare in salvo la squadra, in questo caso il numero 72 non è riuscito a fornire delle prestazioni positive e tutti ne hanno risentito. Vista l’assenza del leader Blum negli ultimi mesi, Jobin avrebbe dovuto fornire più garanzie, cosa che non è avvenuta.

Oliver Kamber (Ambrì Piotta – 3 gol, 14 assist, -12): Portato alla Valascia dopo una buona stagione in quel di Bienne, il numero 70 non è riuscito a ripetersi sugli stessi livelli. 17 punti in 48 partite (tra cui solo 3 gol) sono davvero troppo pochi rispetto alle aspettative che si avevano sul suo conto. Partito come centro della terza linea, è stato man mano retrocesso nelle gerarchie, fino ad arrivare anche ad essere 13esimo attaccante o addirittura spedito in tribuna. Anche a livello difensivo ha faticato, come dimostra il suo bilancio di -12 nonostante un ruolo non centrale nell’Ambrì. Per l’anno prossimo, si spera che possa ritrovare i fasti di Bienne.

Eric Walsky (Losanna – 6 gol, 6 assist, -20): Acquistato dal Losanna per le sue doti offensive, Eric Walsky ha decisamente deluso. Le sue statistiche sono impietose, con solo 12 punti raccolti in 45 partite giocate ed un -20 complessivo che non lascia spazio a repliche soprattutto pensando al sistema difensivo della squadra vodese, uno dei migliori dell’intera lega. Inoltre quest’anno anche la fase offensiva ha fatto difetto. A Losanna sperano che l’anno prossimo Walsky possa ritrovare le giuste sensazioni, per dare una mano a ritrovare i playoff.

Benjamin Plüss (Friborgo – 7 gol, 8 assist, +1): Il classe ’79 ha vissuto finora la stagione più opaca della sua carriera, mettendo a referto soltanto 15 punti in 37 partite, una miseria rispetto a quello a cui ci aveva abituati nelle passate stagioni. Separato dai fidi compagni Sprunger e Bykov, Plüss non è riuscito a trovare l’amalgama giusto con i suoi nuovi compagni, venendo trascinato nell’anonimato. Un brutto colpo per chi era abituato a tirare la carretta burgunda nelle ultime stagioni. Nei playoff il 36enne avrà l’occasione di provare a riscattare un’annata fin qui insufficiente, sperando di ritrovare quel fiuto del gol che l’ha contraddistinto nella sua carriera.

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