MOSCA – La Lettonia si conferma squadra solida e ostica per tutti da affrontare in un torneo mondiale, e anche la Svezia di Klasen ha già saggiato la robustezza della squadra di Beresnevs, battuta solo dopo i tempi supplementari, a soli 54” dai rigori.
La gara è iniziata in salita per Merzlikins e compagni, già sotto dopo 2’52” a causa della rete di Jimmie Ericsson, ma la Lettonia non si è certo scomposta, praticando il tipico hockey solido e arcigno, sorretti alla grande dal portiere del Lugano, per cercare di colpire in break.
Tattica che alla fine ha dato i suoi frutti, dato che al 52’29”, Sotnieks è riuscito a pareggiare la contesa, nonostante la Svezia abbia condotto il gioco per gran parte dell’incontro, ma scontrandosi sempre con una difesa rocciosa e un Merzlikins formato…Lugano, che ha chiuso la partita con 42 parate su 44 tiri, per una statistica di parate del 95,45%.
Nell’overtime però nulla ha potuto sul game winning goal di Nyqvist, che lo ha battuto in un duello “2 contro 0” in combutta con Wennberg dopo uno sciagurato turn over nel terzo lettone causato da Galvins.
Per la Lettonia arriva comunque un prezioso punto da mettere nel carniere, e si conferma di nuovo una squadra sempre in crescita e da non sottovalutare.
SAN PIETROBURGO – Inizio con la classica tra USA e Canada in questo mondiale russo, e sicuramente gli occhi degli appassionati svizzeri erano puntati sulla giovane stella Auston Matthews, ammirato in maglia Lions nell’ultimo campionato di LNA.
La futura probabile prima scelta del Draft NHL è comunque solo uno dei tanti giovani che tradizionalmente gli USA portano ai campionati del mondo, e nella squadra a stelle e strisce si possono infatti ammirare i vari Dylan Larkin, Kyle Connor, o l’interessante portiere Thatcher Demko.
Contro i più sperimentati e smaliziati canadesi però, il talento giovanile non è bastato, perché nonostante la rete d’apertura dell’americano Maroon, a farla da padroni sono poi stati Duchene e compagni.
In rete 5 volte, di cui l’ultima in short hand, i canadesi hanno mostrato migliori doti di pattinaggio e una forte coesione di squadra, e hanno saputo condurre il gioco per gran parte dell’incontro. Solo nel secondo periodo è sembrato che gli USA potessero ancora dire la loro, nonostante Duchene avesse portato a metà incontro lo score sul 3 a 1 in favore del Canada, ma la differenza decisiva è arrivata nel periodo centrale.
Prima Jenner e poi Marchand scappato via in inferiorità numerica hanno legittimato la vittoria degli uomini di Bill Peters, apparsi generalmente superiori agli avversari. Per Matthews e compagni il prossimo avversario si chiama Bielorussa, mentre Duchene e banda attendono l’Ungheria per un match che si annuncia a senso unico.