LUGANO – Che la sfida di domenica sera fosse una di quelle proibitive era probabilmente chiaro a tutti, considerando un avversario di valore come il Tappara Tampere e soprattutto una formazione bianconera ridotta ulteriormente all’osso, con ben sette titolari assenti.
Nonostante ciò, la squadra di McSorley si è fatta trovare pronta ed in modo anche sorprendente ha tenuto testa per oltre un tempo ai forti finnici. Per finire però il Lugano si è messo un po’ da solo il bastone tra le ruote, in particolare con quelle due penalità per troppi uomini sul ghiaccio rimediate nel giro di 25 secondi.
“È sicuramente una cosa che non può succedere”, ha commentato un amareggiato Yves Stoffel. “Prendere una penalità per troppi giocatori sul ghiaccio è un no-go in qualsiasi caso, indipendentemente da chi sia l’avversario o dalla situazione di gioco. Loro dispongono di un buon powerplay e hanno tirato bene, così diventa difficile vincere”.
Gli aspetti positivi da portare a casa dopo questa partita sono il fatto che fino a quel punto avete tenuto testa agli avversari, e che in seguito comunque ci avete creduto fino alla fine?
“Sì, sicuramente. Penso che abbiamo dimostrato di essere una squadra che non molla mai e che vuole sempre dare il massimo per tutti e 60 i minuti. È divertente giocare in un gruppo del genere”.
Le numerose assenze vi complicano la vita, ma d’altra parte sono un’occasione enorme per voi giovani…
“Sì, sicuramente, è davvero bello ricevere la possibilità di giocare. In quest’ultima partita effettivamente avevamo sul ghiaccio una squadra davvero giovanissima con tutte queste assenze, ma anche per i due ragazzi degli Elit è stata una bella esperienza poter scendere in pista e penso che abbiano svolto sicuramente bene il loro lavoro”.
Per te l’avventura a Lugano non poteva iniziare in modo migliore: dalla Swiss League alla seconda linea di powerplay in CHL nel giro di un’estate…
“Sì, è davvero fantastico vedere quanta fiducia mi viene data e poter giocare con dei compagni di linea forti. Penso che dobbiamo ancora trovare un po’ la giusta chimica, ma la stagione è molto giovane”.
Come sta andando il tuo adattamento a questo nuovo livello? Come ti senti sul ghiaccio?
“Mi trovo molto a mio agio. Chiaramente è un livello diverso, la scorsa stagione avevo giocato quasi tutto il tempo in Swiss League, ma i miei compagni mi stanno una grande mano. Ogni giorno c’è qualcuno con molta esperienza che viene da me e prova ad aiutarmi, e io ascolto sempre volentieri. Mi stanno rendendo davvero la vita facile per integrarmi ed adattarmi al meglio”.