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Lugano

Stavolta la prova è incompleta, il Lugano ora non può più sbagliare

I bianconeri vivono la loro serata meno convincente di questi playoff. Poca intensità e tanti errori individuali, il Ginevra ora è avanti 3-2

(PostFinance/KEYSTONE/Salvatore Di Nolfi)

Stavolta la prova è incompleta, il Lugano ora non può più sbagliare

GINEVRA – LUGANO

5-1

(1-0, 2-0, 2-1)

Reti: 7’48 Winnik (Miranda, Filppula) 1-0, 28’57 Tömmernes (Richard) 2-0, 38’34 Le Coultre (Winnik, Filppula) 3-0, 46’38 Thürkauf (Carr, Granlund) 3-1, 48’53 Miranda (Winnik, Le Coultre) 4-1, 51’55 Richard (Miranda) 5-1

Note: Les Vernets, 7’135 spettatori
Arbitri: Stricker, Hungerbühler; Cattaneo, Duc
Penalità: Ginevra 4×2, Lugano 5×2 + 1×5

Assenti: Brett ConnollyKris Bennett (infortunati), Loic VedovaYves StoffelDavide FadaniAlessandro Villa (sovrannumero)

GINEVRA – Ci era arrivato con ottime premesse il Lugano a questa quinta sfida, con i bianconeri che sembravano aver posto le giuste fondamenta per andare a cercare quel break da cui non si potrà prescindere per avere la meglio sul Ginevra. Se il destino della squadra di Gianinazzi sarà quella di superare il turno la vittoria in trasferta dovrà però arrivare nella settima sfida, magari memori di come le cose siano sfuggite di mano in questa occasione.

Il risultato finale di 5-1 è sicuramente severo per quanto visto in pista, ma ciò non toglie che il Ginevra la vittoria l’ha legittimata praticamente dall’inizio alla fine, facendo puntualmente pagare agli avversari degli errori che sono arrivati con troppa frequenza, ed in maniera anche un po’ ingenua.

Quello visto all’opera venerdì è stato insomma il Lugano meno convincente di questi playoff, e questo non perché Arcobello e compagni abbiano combinato chissà quali disastri, ma senza quella compattezza ed intensità degli scorsi match ai bianconeri è stato subito ricordato quanto letale possa essere il Ginevra se non si gioca una partita vicina alla perfezione.

(PostFinance/KEYSTONE/Salvatore Di Nolfi)

Su alcuni degli episodi chiave il Lugano ha poi avuto anche un po’ di sfortuna, come la rete d’apertura di Winnik segnata facendo rimbalzare il disco sulla schiena di Koskinen, oppure il raddoppio deviato con il pattino da Tömmernes, ma questi episodi sono stati anche il risultato di una mole di gioco che ha visto il Ginevra sicuramente superiore. Troppe inoltre le leggerezze individuali in origine delle reti locali, con i vari Alatalo, Klok e Riva che avrebbero potuto fare meglio in occasione delle prime tre reti avversarie.

Il Lugano sul fronte offensivo si è invece fatto vedere solamente a tratti, anche con conclusioni pericolose – di Thürkauf e Andersson in particolare – ma senza quella continuità necessaria per mettere davvero alla prova il confermato (anche un po’ a sorpresa) Robert Mayer.

I bianconeri hanno però saputo crescere lentamente nel corso dell’incontro, adattandosi anche al rientro di un Arcobello che ha iniziato da 13esimo attaccante, ma che è stato poi velocemente spostato con Josephs e Morini, e poi definitivamente a completare il blocco di Marco Müller e Granlund. Già dal secondo tempo il possesso del disco si è così fatto più bilanciato, con il Lugano finalmente capace di far “rifiatare” il proprio gioco con dei cambi costanti in zona offensiva.

Proprio per questo motivo ha fatto parecchio male il 3-0 ottenuto da Le Coultre (pure lui al rientro venerdì, ed autore di una buona prova), a cui ha fatto seguito un episodio lungamente riguardato al video con un puck fermatosi tra le due linee della porta di Mayer. La qualità delle immagini ha reso però la revisione inconclusiva, ed il Lugano è così andato alla seconda pausa sotto – in maniera un po’ severa – di tre reti.

(PostFinance/KEYSTONE/Salvatore Di Nolfi)

Le cose sembravano poter cambiare quando Thürkauf ha sfruttato il primo powerplay di serata, riaprendo parzialmente una sfida che vedeva ancora sul cronometro oltre 13 minuti da giocare. Il match si è però chiuso poco dopo, quando la chiusura mancata di Wolf ha permesso a Miranda di infilare una quarta segnatura che ha rappresentato il sigillo definitivo sul match.

È stato insomma un match segnato dagli episodi quello perso dal Lugano – che ha poi incassato anche una quinta rete dopo un disco gestito malamente da Andersson – e che ha rappresentato una piccola flessione in una serie sin qui giocata in maniera molto più compatta ed intensa dai bianconeri.

Nei playoff non si è però mai realmente nei guai finché non si perde una partita in casa, ed ora il compito principale del Lugano sarà quello di imporsi una terza volta davanti al suo pubblico. Per riuscirci ci vorrà nuovamente la miglior versione della squadra di Gianinazzi, per poi tentare una nuova volta l’assalto a Les Vernets.


IL PROTAGONISTA

Simon Le Coultre: A metà febbraio il Ginevra aveva comunicato la fine prematura della stagione del difensore che, a causa dell’asportazione di un rene dopo un match contro l’Ambrì Piotta, non sarebbe più potuto tornare in pista. Invece Le Coultre venerdì si è presentato sul ghiaccio ed ha firmato un gol ed un assist, giocando 15 minuti di ottima qualità.


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