AMBRÌ – Chiamato a dirigere il Geyser Sound sotto la Curva al termine della partita contro il Langnau, Michael Spacek è apparso visibilmente emozionato al richiamo del tifo biancoblù.
Non una scena abituale per il ceco, che dal suo arrivo in Leventina raramente ha lasciato trasparire emozioni. “Non me l’aspettavo affatto, mi hanno preso alla sprovvista”, ha commentato il Top Scorer. “È stato un bel momento, i tifosi ad Ambrì spingono davvero molto e durante la partita percepisci questa grande energia positiva. Li ringrazio per questo momento”.
Vittoria importante e meritata. Un altro passo avanti verso l’obiettivo play-in…
“Sì, è una vittoria molto importante per noi. Si trattava di tenere il Langnau a debita distanza e ce l’abbiamo fatta. Forse il risultato finale è un tantino bugiardo, perché in fondo è stata una sfida abbastanza equilibrata, ma abbiamo lavorato più di loro e ne abbiamo raccolto i frutti”.
Aprire le marcature aiuta certamente a costruire il successo, ma contro i Tigers la rete del 3-1 è stata quella decisiva. Avete prontamente risposto al loro tentativo di tornare in partita…
“Sì, sono d’accordo. È stata un’ottima reazione alla loro rete e credo che quel gol li abbia fatti desistere da qualsiasi tentativo di rimonta. Nel terzo tempo, infatti, abbiamo corso pochissimi rischi e loro non sono mai sembrati nella condizione di poterci impensierire”.
In questo senso avete mostrato, una volta di più, maturità e capacità di gestione del vantaggio. Lo si era già visto martedì contro l’Ajoie, venerdì lo avete confermato…
“Sì, credo che la squadra in questo senso stia crescendo. Siamo ora in grado di gestire meglio le emozioni, ma soprattutto gli avversari. Siamo in una fase molto intensa, in cui basta una sconfitta per venir risucchiati sotto la linea. Non manca molto alla fine, dobbiamo tenere alta la concentrazione e continuare a giocare semplice come stiamo facendo. Domenica, contro i Lions, sarà una bella prova per noi. Ci aiuterà a capire a che punto siamo della nostra crescita”.
Un altro aspetto da sottolineare è la ritrovata capacità di sfruttare le occasioni che generate. Fino a qualche settimana fa, questo era un aspetto problematico del vostro gioco…
“È vero, abbiamo attraversato una fase nella quale faticavamo enormemente a tramutare in rete le occasioni che ci costruivamo. Questo generava molta frustrazione. Ora sembra che le cose siano un po’ cambiate, d’altronde si sa che in una stagione si vivono alti e bassi, e spesso capitano periodi in cui si è meno performanti offensivamente. È sorprendente come possano cambiare le cose da una settimana all’altra: ora i dischi entrano con maggiore facilità e questo semplifica enormemente il tutto”.
La percezione dall’esterno è che anche tu sia riuscito, insieme alla squadra, ad alzare il tuo livello in queste ultime settimane. È così?
“No, non direi. Non importa chi segna, abbiamo molti ragazzi in squadra in grado di avere un impatto positivo sul tabellino. A volte sono io, altre volte sono i miei compagni di linea, altre volte ancora sono i giocatori più difensivi. Alla fine ciò che conta è conquistare il successo, niente altro”.
Sembra ormai consolidata la linea che ti vede al centro di Pestoni e Dauphin. Contro i Tigers sono arrivati tre punti… state cominciando ad ingranare?
“Mi sembra di sì. Abbiamo creato occasioni da rete e siamo riusciti a finire nuovamente sul tabellino. È positivo, significa che si sta consolidando una certa chimica e che le cose cominciano a funzionare”.