AMBRÌ – È stata una vera partita da playoff, quella andata in scena tra Ambrì e Davos sabato sera alla Gottardo Arena. A uscirne vincitore è stata la squadra di Luca Cereda che, con pieno merito, ha finalmente saputo capitalizzare l’enorme sforzo offensivo prodotto soprattutto nella seconda frazione di gioco.
Uno dei grandi trascinatori di serata è stato il rientrante Michael Spacek che, con le sue giocate, ha mostrato la via ai suoi macinando gioco e occasioni in maniera impressionante, e fornendo probabilmente una delle migliori prestazioni dal suo arrivo in Leventina. “Wow, che partita”, ha commentato il top scorer biancoblù. “Sappiamo che è tirata, e che non c’è più margine d’errore con il Langnau alle spalle. Ogni vittoria vale doppio e contro il Davos abbiamo ottenuto tre punti meritati e di capitale importanza per noi”.
Una delle chiavi del successo è stato il forecheck esercitato per tutta la partita, non avete mai smesso di pigiare sull’acceleratore…
“Sì, è vero. Era ciò che ci eravamo prefissati e, con grande costanza, siamo riusciti a esercitare tanta pressione dall’inizio alla fine. Il che non era evidente dopo le fatiche di Losanna. Ci troviamo nella fase calda della stagione ed è proprio in momenti come questi che devi essere in grado di trovare costanza nel tuo gioco. Abbiamo rubato e recuperato molti dischi, grazie soprattutto all’intensità messa sul ghiaccio. Se continueremo così avremo le nostre chance per entrare nei play-in”.
Un altro aspetto determinante è stata la solidità messa in pista, testimoniata dai 22 tiri bloccati e da un eccellente boxplay che, negli istanti finali, ha retto impedendo al Davos di trovare il pareggio…
“In questa fase della stagione, se vuoi garantirti un posto tra le migliori, devi giocare in questo modo. Solidità difensiva ed efficacia offensiva sono due aspetti decisivi. Contro il Davos abbiamo messo in pista una prova da playoff e abbiamo dimostrato che ci siamo, e che siamo in grado di farlo. È stata una bella prova verso noi stessi ma anche un chiaro segnale ai nostri avversari: non abbiamo intenzione di terminare anzitempo la nostra stagione e daremo battaglia fino alla fine per garantirci un posto tra le migliori dieci”.
A Losanna avevate pagato dazio anche a causa delle pesanti assenze che avevano obbligato il coach ad un lineup d’emergenza. Sabato, con il tuo rientro unito a quello di Pestoni e Zwerger, questa emergenza è rientrata a dimostrazione di quanto ogni giocatore sia prezioso, specialmente in questa fase della stagione…
“Quando mancano elementi importanti per il tuo gioco lo senti, è inutile nasconderlo. Certo, i presenti sono chiamati a dare quel qualcosa in più ma la squadra si ritrova inevitabilmente in una situazione d’emergenza. È importante essere riusciti a recuperare tutti prima del previsto, per aiutare la squadra in questo momento così importante della stagione. Nonostante qualche difficoltà fisica, ogni ragazzo ha dato il 100% e ha meritato questa vittoria”.
Al tuo fianco è stato inserito il giovane De Luca, una soluzione piuttosto inusuale in questa stagione. Come cambiano le dinamiche rispetto a quando all’ala c’è Inti Pestoni?
“Non molto in realtà. Inti è fenomenale, così come lo è Tommaso. Si tratta di un giocatore estremamente intelligente per la sua giovane età. Per quanto mi riguarda non ho alcun problema a giocare con questi ragazzi al mio fianco. Sono uno che riesce ad adattarsi abbastanza velocemente ai nuovi compagni di linea. Ho trovato però che con Tommaso si sia creata da subito un’ottima intesa. Ci capiamo molto bene. Si tratta ora di coltivare questa chimica e di affinare gli ultimi dettagli in vista delle prossime uscite”.
A fine partita sei stato nuovamente chiamato sotto la Curva. Sembra ormai che tu sia entrato nel cuore dei tifosi…
“Fa enormemente piacere. Non dirò che non ho mai visto dei tifosi del genere perché mancherei di rispetto a quelli delle mie squadre precedenti, ma di certo sono fenomenali e aiutano moltissimo la squadra nel corso delle partite. Quando siamo sul ghiaccio percepiamo l’energia che ci vogliono trasmettere e noi cerchiamo sempre di farne tesoro. È facile giocare in casa quando alle tue spalle hai un tifo del genere”.