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Interviste

Simion: “Un vittoria arrivata con pazienza, ora a Langnau per farci un bel regalo di Natale”

L’attaccante dopo il successo sull’Ajoie: “A livello personale penso di poter dare ancora di più in zona offensiva, ma mancano ancora i giusti meccanismi. La nostra linea ha subito tanti cambiamenti, ma le cose andranno meglio”

LUGANO – Il Lugano si è fatto trovare pronto per la partita casalinga contro l’Ajoie, e dopo due sconfitte in trasferta la squadra bianconera ha ritrovato solidità in maniera convincente.

“Si è visto un bel segnale, ma penso che anche contro Zurigo e Davos non avevamo disputato delle brutte partite. Quelle erano tra le migliori squadre del campionato e ce la siamo giocata, ma dei piccoli errori erano stati pagati a caro prezzo”, ci ha spiegato l’attaccante Dario Simion.

“Contro l’Ajoie sapevamo che se avessimo portato il nostro gioco, saremmo stati superiori all’avversario. Non bisogna però mai sottovalutare nessuno. Penso che siamo stati bravi a rimanere pazienti, anche quando siamo andati sotto di un gol non abbiamo perso la testa. Rimanendo concentrati, poi abbiamo preso il sopravvento”.

Dario Simion, si è vista la conferma che contro l’Ajoie i primi minuti sono sempre difficili. Cercano di spingere al massimo…
“È vero, loro cercano di arrivare a mille in ogni partita. Anche in questa occasione sono stati bravi, nel primo tempo ci hanno messo in difficoltà creando parecchio. Ma come detto noi abbiamo avuto pazienza, aspettando il momento giusto per girare la partita. Da quel frangente in poi, siamo stati superiori”.

Avete segnato un po’ in tutte le situazioni, compresi addirittura due gol in shorthand. È funzionato quasi tutto…
“Esatto. Una volta che si entra nel ritmo poi si trova il “flow”, le cose girano bene e tutte le quattro linee hanno giocato con continuità. Questo permette a tutti di avere buona energia per 60 minuti. In questo modo siamo riusciti a portare a casa tre punti importantissimi”.

A inizio stagione ci avevi detto di aver bisogno di un po’ di tempo per adattarti a questo Lugano. Oggi possiamo dire di vedere un Simion di un certo livello, sei d’accordo?
“Non completamente. Penso di poter dare ancora di più, soprattutto in zona offensiva mancano ancora un po’ i meccanismi. La nostra linea è cambiata diverse volte, quando iniziavamo a girare c’era sempre qualcuno che si infortunava, ammalava oppure andava via (come successo con Omark, ndr). Queste situazioni hanno portato a dei cambiamenti. Ma finché la squadra gioca così, sono convinto che rimanendo positivo poi arriverà anche il miglior tocco offensivo a livello personale”.

Che riflessioni fai invece quando guardi la vostra posizione in classifica?
“Sapevamo dall’inizio che sarebbe stato un campionato equilibrato. Abbiamo avuto un inizio difficile ma non abbiamo mollato, e vincendo diverse partite di fila ora siamo riusciti a metterci in una buona posizione, ma il pericolo resta dietro l’angolo. Dobbiamo rimanere sull’attenti ogni sera”.

Ora vi aspetta un’ultima partita a Langnau, per quella che è un po’ stata la vostra bestia nera nel recente passato…
“Magari dobbiamo proprio smetterla di vederla come bestia nera per riuscire a vincere la partita. Sicuramente martedì mattina analizzeremo che tipo di gioco stanno facendo al momento, e faremo tutto il possibile per farci un bel regalo di Natale”.

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