HELSINKI – Manca un solo giorno all’esordio della Nazionale svizzera ai mondiali finlandesi, dove la selezione di Patrick Fischer affronterà l’Italia di Greg Ireland e Larry Huras nel primo turno.
Tra i più attesi nel gruppo elvetico c’è un Dario Simion fresco campione svizzero e reduce da dei playoff da grande protagonista, e che si presenta al torneo iridato in grande forma: “Mi sento bene e in forma, ma non devo mettermi troppa pressione prima di iniziare – afferma l’attaccante valmaggese – mi concentrerò partita dopo partita a portare la mia energia al servizio della squadra per cercare di andare il più lontano possibile”.
Dario Simion, per te questi Mondiali possono essere una sorta di riscatto dopo gli sfortunati Giochi Olimpici (era risultato positivo al Covid-19 al suo arrivo a Pechino, n.d.r)?
“Sono felicissimo di essere qui, quello che era successo ai Giochi ha rappresentato una grossa delusione, ma è acqua passata ormai. Non vedo l’ora di iniziare a giocare”.
Nonostante alcune defezioni di peso questa squadra sembra ben attrezzata per un risultato importante, quali sono le vostre sensazioni?
“L’obiettivo per ogni squadra è quello di vincere una medaglia, è ovvio, ma per adesso la priorità dovrà essere quella di partire bene e concentrarsi su una partita alla volta. Abbiamo un ottimo gruppo, motivato e compatto, tutti i giocatori sono “sul pezzo” per questo torneo”.
Patrick Fischer dopo qualche delusione ha cercato di riportare il “fuoco sacro” in Nazionale convocando diversi giocatori giovani e motivati…
“Io sono solo al mio secondo Mondiale, ma può essere una buona idea quella di cambiare un po’ le cose e portare un po’ di aria fresca all’interno dello spogliatoio oltre che quel fuoco sacro che è sempre fondamentale. Se pensiamo ad esempio alle ultime partecipazioni a Giochi Olimpici e Mondiali è giusto cercare di riportare queste qualità.”
Nelle amichevoli di preparazione il tallone d’Achille della squadra è stata la continuità, avete lavorato su questo durante gli ultimi giorni?
“Non abbiamo fatto moltissimi allenamenti in vista di sabato, ma in questi tre giorni abbiamo iniziato a giocare con i compagni di linea, per imparare a comunicare tra di noi e cercare la giusta chimica, la continuità arriverà quando troveremo il giusto ritmo”.
Esordirete contro l’Italia, secondo te è un bene partire contro un avversario meno quotato?
“È difficile da dire questo, a un Mondiale tutti sono qui per giocare le proprie carte e per i loro obiettivi, quindi sarà importante non pensare a chi avremo davanti ma pensare al nostro gioco cercando di portare la miglior prestazione di partita in partita”.