AMBRÌ – Nell’importante successo dell’Ambrì Piotta sul Rapperswil, al termine di una partita spettacolare e dal finale certamente singolare, Nick Shore ha probabilmente messo in pista la miglior prestazione personale da inizio stagione.
Gli abbiamo chiesto di commentare gli ultimi pazzi minuti di gioco: “È stato un finale molto appassionante. Ho apprezzato l’azzardo di Hedlund, ci vuole fegato per operare una mossa del genere in un momento così delicato della sfida. Sono felice che alla fine tale scelta abbia sorriso a noi, soprattutto per i nostri tifosi: non capita tutti i giorni di assistere ad un finale di partita così intenso ed emozionante. Ah, chiaramente mi trovi favorevole questa mossa solamente perché l’abbiamo portata a casa noi (ride, ndr.)”.
Ti era mai capitato di assistere ad una scelta del genere?
“Non è stata la prima volta e, ad essere onesto, non l’ho trovata nemmeno troppo sorprendente. Credo anzi che la vedremo sempre più frequentemente in National League. Si tratta di un rischio, certo, ma avrebbero anche potuto portarla a casa. D’altronde gli spazi sono davvero immensi quando si gioca in quattro contro tre e avere l’uomo in più può risultare determinante. Da parte nostra siamo stati bravi a mantenere la calma e riuscire a colpire con lucidità in ripartenza”.
Quella dell’Ambrì è stata una prova in crescendo e, nonostante vi siate ritrovati a dover rincorrere in due occasioni, avete continuato a lavorare nel modo giusto. Anche dopo aver subìto il 3-3. Insomma, un’ottima reazione dopo il derby di martedì…
“Sono d’accordo, è stata una buona prova di squadra. Credo si tratti della prima volta in stagione che vinciamo pur essendo andati sotto per primi nel risultato. È successo in due occasioni, ma noi non ci siamo dati per vinti e abbiamo continuato ad insistere. Siamo felici del successo, anche se dispiace aver subìto il pareggio a così poco dalla fine. È stato però importante riuscire a venirne a capo, è una vittoria che fa davvero molto bene al morale”.
Il coach ha operato alcuni cambi di linea e, al tuo fianco, è stato inserito Chlapik al posto di Pestoni. Come valuti questo rimescolamento?
“Trovo che come squadra in primis e come linea poi abbiamo messo in pista ritmo ed intensità, ovvero ciò che chiede il nostro allenatore. Personalmente mi sembra di progredire partita dopo partita, un po’ come la squadra nel suo complesso. È presto però per dire se questo nuovo assetto verrà confermato e se gli equilibri siano davvero quelli ottimali: lo vedremo nelle prossime uscite. Si tratta comunque di un processo di crescita che richiede pazienza, ma sento che la direzione intrapresa è quella giusta”.
Vi attende un’ultima sfida prima di chiudere la settimana. Domenica farete visita allo Zugo, una compagine che tu conosci molto bene. Quali le tue sensazioni?
“Per me sarà una partita come tante altre. Il fatto di sfidare i miei ex compagni di squadra non influisce particolarmente sul mio approccio alla sfida. Sarà una partita dura, contro i campioni in carica. Non è mai facile riuscire a fare bene in casa loro, davanti al loro pubblico, ma contro il Rapperswil abbiamo mostrato tante buone cose che certamente porteremo alla Bossard Arena”.