LUGANO – Ci sono partite che nascono male e che non si possono raddrizzare. Partite come quella andata in scena alla Resega martedì tra Lugano e Zurigo, con quest’ultimi autentici dominatori della serata.
Gli uomini guidati da Wallson hanno fatto un sol boccone dei bianconeri, decimati sì dagli infortuni, ma che sono sembrati sin dalle prime battute arrendevoli e senza la carica giusta per affrontare l’incontro.
“Battere una squadra come lo Zurigo è difficile già a ranghi completi, figurarsi quando ti mancano così tanti giocatori, specialmente in difesa”. Non è contento della prestazione fornita dai suoi ragazzi l’allenatore bianconero Doug Shedden, che riconosce però come le assenze di peso soprattutto in retrovia abbiano dato più di un grattacapo ad una squadra che già normalmente sul piano del gioco fatica ad ingranare.
“La cosa positiva è che i giovani hanno potuto giocare di più, prendersi le proprie responsabilità e crescere come giocatori. Quando la nostra difesa è sana è buona tanto quanto quelle delle altre squadre in questa lega, ma in questo momento purtroppo non lo è ed i risultati sono questi”.
I bianconeri hanno faticato sul piano del gioco, riuscendo in pochissime occasioni ad essere pericolosi dalle parti di uno Schlegel che ha sempre risposto presente quando è stato chiamato in causa.
“Abbiamo sbagliato diverse occasioni a porta sguarnita” ha continuato l’allenatore bianconero, “quando sei sotto per 4-0 devi cercare di segnare in qualsiasi modo per tornare in partita, se segni uno o due gol poi non si sa mai come può andare a finire. A Berna siamo riusciti a reagire, martedì ci sono mancate le forze. Se ti mancano 1 o 2 giocatori puoi magari ancora farcela, se te ne mancano 8 diventa quasi impossibile”.
Al Lugano è mancata anche quella cattiveria agonistica, quel fuoco sacro che dovrebbe animare le squadre in difficoltà, aiutandole a buttare il cuore oltre l’ostacolo per superare le avversità. Invece, i ticinesi sono sembrati sconfortati ed impotenti contro la corazzata Zurigo.
Al Lugano sono mancati quei giocatori che dovrebbero fare la differenza, su tutti Martensson e Brunner, che fanno fatica sia a creare gioco che a concretizzare le occasioni da gol create. In periodi difficili come quelli che sta attraversando la squadra bianconera, è necessario che questi giocatori si assumano più responsabilità per trascinarla fuori dai problemi, cosa che non è successa. È invece sembrato che l’alibi degli infortuni abbia frenato i giocatori, portandoli quasi a darla vinta all’avversario.
“Queste sono le scuse per rendere le cose semplici… Con gli infortuni che abbiamo in difesa abbiamo bisogno che i nostri leader prendano per mano la squadra, segnando due o tre gol. Abbiamo diversi giocatori che non riescono a produrre quanto vorrebbero, ma questo è il momento in cui bisognerebbe emergere per aiutare la squadra, e questo per ora non sta accadendo”, ha continuato Shedden.
Il caso più lampante è quello di Damien Brunner, che proprio non riesce più a trovare il fondo della rete. Anche martedì ha avuto parecchie occasioni, di cui una ghiottissima a porta sguarnita, senza però riuscire ad infilare Schlegel.
Shedden spera di ritrovare presto il suo scorer svizzero più quotato, in modo da avere un’ulteriore arma per riuscire a girare le contese in momenti difficili.
“Quando un giocatore come Brunner non riesce a trovare la via del gol per così tanto tempo non si può urlare e sbraitare contro di lui… Magari si può farlo all’inizio per spronarlo, ma quando questo periodo si allunga bisogna cercare di parlargli, aumentare la sua fiducia ed aiutarlo a restare positivo. Sta lavorando forte per cercare la rete, uno come lui non può restare per così a lungo fuori dal tabellino dei marcatori e, con la situazione in cui ci troviamo, abbiamo bisogno che ritrovi le migliori sensazioni al più presto”.
Il Lugano deve dunque cercare di riprendersi al più presto dalla scoppola subita. Venerdì l’avversario sarà il Bienne, in cerca di riscatto dopo aver appena licenziato il proprio allenatore Kevin Schläpfer… Sarà necessario trovare le energie per lottare contro tutte le avversità, senza curarsi degli infortuni che stanno falcidiando la rosa bianconera, sperando che in aiuto arrivino quei giocatori che stanno mancando all’appello e, perché no, anche una dose di fortuna.