LUGANO – Ha dovuto faticare più del dovuto il Lugano per venire a capo di un Langnau giunto in Ticino consapevole che quella della Resega era una delle ultime chanches per salvare la panchina del proprio tecnico Scott Beattie, già in bilico dopo poche giornate di campionato.
I tigrotti non sono riusciti nell’impresa, ma hanno fatto faticare oltremodo gli uomini di Doug Shedden, che con la solita ironia ha affrmato che “non possiamo vincere una partita 5-0 in modo che io possa stare tranquillo, ogni partita è complicata. Il Langnau è sempre stato vicino nel punteggio e, dopo la rimonta subita venerdì sera, sono venuti alla Resega per dare battaglia”.
I tigrotti dell’Emmental sono riusciti a restare in partita anche grazie al loro powerplay, che ha colpito ben tre volte contro una sola realizzazione dei bianconeri. Powerplay, quello dei ticinesi, che ancora non gira come dovrebbe, anzi resta spesso macchinoso e lento.
“Mi rendo conto sembri che non alleniamo il powerplay” ha continuato il coach bianconero “ma lo facciamo tutti i giorni. Facciamo ancora parecchia fatica ma sono contento che siamo riusciti a trovare un gol importante e che soprattutto l’abbia segnato Klasen. Dopo la rete di Brunner ci siamo trovati in vantaggio 4-2 e potevamo gestire meglio la contesa, invece abbiamo subito quel gol negli ultimi minuti che ha rimesso le cose in discussione. Sono però contento che abbiamo portato a casa la vittoria, abbiamo ottenuto sei punti su nove con una difesa decimata… Considerando che a Kloten meritavamo almeno un punto sono contento di come sono andate le cose”.
Il Lugano ha tirato ben 45 volte verso la porta di Ciaccio, spesso e volentieri però l’estremo difensore bernese ha avuto la visuale libera, mentre il Lugano dovrebbe “cercare di trovare più gol sporchi e mettere più uomini davanti al portiere, in modo da poter ottenere occasioni anche dai dischi rilasciati dal portiere avversario”.
Se l’attacco fa fatica a concretizzare, la nota positiva viene dalla difesa e da Philippe Furrer, rientrato dopo l’infortunio che l’ha tenuto fuori in questo inizio di stagione. L’ex-bernese ha dovuto per forza di cose rientrare a pieno regime, dimostrando di essere pienamente recuperato.
“Sono contento che Furrer sia rientrato, ha giocato già più di 25 minuti. Stiamo forzando i nostri migliori difensori purtroppo ma con la situazione in cui siamo non c’è altra via d’uscita”, ha spiegato Shedden.
Una volta di più i bianconeri hanno fatto la differenza nel terzo tempo, girando la contesa che si era fatta vieppiù complicata e centrando la posta piena. Doug Shedden non è però contento di alcuni suoi giocatori, Manzato e Zackrisson in primis.
“Credo che Daniel debba giocare meglio di come ha fatto stavolta, ha una grande opportunità e deve trarne vantaggio. Non dovrebbe sentire la pressione, è un portiere d’esperienza e sa quello che deve fare. Per quanto riguarda Zackrisson so che per ora non ha ancora mostrato le sue doti offensive. Anche stasera ha avuto un’enorme opportunità per segnare ed ha passato il disco invece di tirare, se fossi in lui penserei ‘sono uno straniero che non ha ancora segnato, ho un’occasione fantastica, abbasso la testa e spedisco quel disco in fondo al sacco e non mi importa se di fianco ho Wayne Gretzky, tiro io’. Comunque Patrik sta migliorando, sabato ha giocato una buona partita, ma deve ricordarsi che se vuole arrivare al successo lo farà tramite il duro lavoro e non con le giocate spettacolari”.
Chi ha invece impressionato in questi due turni di campionato è il canadese Ryan Wilson. Lanciato nella mischia per cause di forza maggiore, l’ex-giocatore dei Colorado Avalanche ha mostrato ottime capacità difensive, infondendo sicurezza al reparto e giocando il disco in maniera semplice. Oltretutto, in fase offensiva sta dando il suo apporto soprattutto in powerplay, dove ha già trovato la sua prima rete in bianconero.
“Quel povero ragazzo ha giocato 28 minuti a Kloten e quasi 25 stasera, dovrò controllare durante la notte se è ancora vivo (ride n.d.r). Sono contento di come ha giocato, è un giocatore possente l’ha dimostrato vincendo parecchi contrasti anche stavolta. Quando torneranno tutti saremo più grossi e potremo giocare più fisico, saremo una squadra difficile contro cui giocare. In questo momento abbiamo fuori cinque difensori che sarebbero titolari e nonostante questo siamo riusciti ad ottenere due vittorie su tre, non credo che un’altra squadra possa fare una cosa del genere”.
Doug Shedden ha concluso affermando che si aspetta maggior apporto offensivo dalla sua prima linea, soprattutto in cinque contro cinque, dove i tre tenori bianconeri creano spesso e volentieri grattacapi alle difese avversarie, senza però trovare la via della rete spesso come vorrebbe il coach.