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Interviste

Shedden: “Poco da cambiare, le nostre star devono essere le star”

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LUGANO – “È stata una partita molto combattuta, intensa, con tantissime emozioni”. Esordisce così coach Doug Shedden al termine della terza sfida di finale, che ha visto i suoi uomini usciti con il fiato corto e battuti nell’overtime, ma anche con diversi motivi per sentirsi frustrati in seguito ad alcuni episodi che hanno scatenato le ire della Resega.

“Va dato credito al Berna di essere stati migliori di noi nel supplementare, hanno trovato il modo di vincere costruendosi le opportunità migliori… Certo, noi abbiamo avuto delle occasioni con Martensson e Brunner, ma ci siamo fatti prendere in alcune occasioni con dei cambi lunghi e alla fine Scherwey ha trovato un tiro incredibile”, ha spiegato Shedden.

In un post season in cui gli arbitri – su vari fronti ed in senso generale – non sono stati all’altezza, nella serata di giovedì è sicuramente spiccato l’intervento su Brunner nel terzo tempo, con il popolo bianconero incredulo dopo la mancata assegnazione del rigore: “Ho visto shootout molto meno netti concessi in questa lega – ha continuato Shedden – ma gli arbitri mi hanno detto di non averlo visto… A questo punto mi chiedono cosa stessero guardando! Sono piuttosto sicuro fosse rigore, così come a Berna dovevano essere cinque minuti per il fallo su Hofmann, entrambi episodi avvenuti nei finali di partita…”.

Sotto per 2-1 nella serie e ora costretti a vincere almeno una volta alla Postfinance Arena per arrivare al titolo, Shedden rimane fiducioso: “Abbiamo sempre giocato bene in trasferta, dobbiamo andare a Berna e trovare il modo di vincere la partita lottando. Il nostro powerplay deve migliorare… Non c’è molto da cambiare, ma le nostre star devono fare le star in questo momento della stagione, altrimenti non si batte nessuno”.

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