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Lugano

Shedden: “Importanti erano i punti, grande partita della quarta linea”

LUGANO – Non è stata una partita tatticamente perfetta – neanche lontanamente, a dire il vero – ma ai bianconeri serviva maledettamente una vittoria dopo la debacle di Bienne, dunque il 5-3 ottenuto nel derby della Resega è una sorta di manna dal cielo per un Lugano la cui fiducia nei propri mezzi ancora stenta ad arrivare.

L’allenatore Doug Shedden ha dovuto far fronte nuovamente ad una difesa pesantemente colpita dagli infortuni, con addirittura Gardner schierato in difesa per un cambio vista l’emergenza.

“Ryan ha detto che avrebbe potuto giocare in difesa” ci ha spiegato l’allenatore bianconero “ma nel cambio effettuato abbiamo rischiato di prendere gol 5 o 6 volte. Non credo che ripeteremo l’esperimento. Scherzi a parte, ci serviva qualcuno per sostituire i due infortunati di serata e lui si è messo a disposizione. È incredibile, prima si è fatto male Sondell, poi anche Sannitz è stato colpito al volto… So che molta gente pensa che sia facile riuscire a giocare anche quando ci sono fuori così tanti giocatori, ma purtroppo non lo è. Fortunatamente siamo riusciti a portare a casa tre punti, sperando ci aiutino più in la”.

Shedden aveva auspicato che, nel momento di maggior bisogno nella stagione bianconera, qualcuno dei suoi leader prendesse per mano la squadra. Nel derby nessuno si sarebbe aspettato che a dare la carica alla formazione bianconera sarebbe stata la quarta linea formata dai giovani, con un Fazzini in grande spolvero e autore di due gol.

“Tutta la quarta linea ha svolto un lavoro egregio, da Fazzini a Bertaggia, che sta giocando ancora acciaccato. Quando hai una statistica di +3 in una partita finita 5-3 vuol dire che hai fatto un buon lavoro. Non solo loro hanno fornito una buona prestazione però… Anche la linea di Walker ha lavorato duramente, bloccando parecchi tiri e dandoci una mano difensivamente”.

Le bocche da fuoco bianconere sono invece rimaste fuori dal tabellino, ma Shedden è comunque soddisfatto di come ha visto giocare i suoi big.

“Anche se non hanno segnato tre gol come mi auspicavo, Klasen ha fatto un’ottima partita, così come Zackrisson. Anche Brunner sta cercando di sbloccarsi, sta lavorando duro per cercare di trovare questo gol che gli manca da tanto tempo. Anche Hofmann ha fatto fatica, dunque ho deciso di cambiarlo con Lapierre, ed è andata meglio alla fine”.

Al Lugano è mancata però ancora la capacità di chiudere la partita. In vantaggio tranquillamente per 4-2 i sottocenerini hanno incassato il 4-3 su una disattenzione generale, che è poi sfociato nell’assedio finale dell’Ambrì. Sembra proprio che in questa stagione i bianconeri non vogliano rendersi le cose semplici.

“Abbiamo regalato un disco all’Ambrì in zona neutra che doveva essere assolutamente allontanato, invece l’abbiamo perso e loro sono ripartiti per poi segnare il gol che ha riaperto la partita. Con una difesa così rimaneggiata e stanca nell’ultimo periodo, bisogna evitare assolutamente questi dischi persi. Mi piacerebbe ogni tanto poter avere dei finali di partita più tranquilli, ma per ora dobbiamo accontentarci dell’happy ending”.

Con una retroguardia falcidiata da ogni tipo di infortunio, la domanda che sorge è se il Lugano andrà alla ricerca di un giocatore per sopperire alla mancanza di ben 4 titolari. Doug Shedden è però chiaro nella sua risposta: “non ci sono buoni difensori svizzeri disponibili in questo momento. So che c’è Calle Andersson libero, ma non sono quello a cui rivolgere domande di questo tipo. Durante la settimana valuteremo l’infortunio di Sondell e proveremo a recuperare Ulmer e Furrer. Per ora la nostra difesa è questa”.

Studente di comunicazione all'USI di Lugano, Diego si occupa delle interviste post-partita dalla Resega.

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