L’inizio della stagione 2020/21 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le 12 squadre che compongono il massimo campionato svizzero.
Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.
ZUGO
La rosa 2020/21
PORTIERI
Leonardo Genoni, Luca Hollenstein
DIFENSORI
Dario Wüthrich, Livio Stadler, Raphael Diaz, Dominik Schlumpf, Santeri Alatalo, Claudio Cadonau, Tobias Geisser, Jesse Zgraggen, Nico Gross
ATTACCANTI
Ryan McLeod (🇨🇦), Jerome Bachofner, Yannick Zehnder, Gregory Hofmann, Livio Langenegger, Yannick-Lennart Albrecht, Jan Kovar (🇨🇿), Lino Martschini, Carl Klingberg (🇸🇪), Dario Simion, Sven Leuenberger, Calvin Thürkauf, Erik Thorell (🇸🇪), Sven Senteler
Quando la passata stagione si è definitivamente interrotta è stato facile immaginare una certa frustrazione in casa Zugo che, dopo una regular season conclusa al secondo posto e con una rosa costruita con l’obiettivo del titolo, ha dovuto nuovamente rimandare i suoi sogni di gloria.
Non è insomma ancora arrivato il momento per il club di scrollarsi di dosso l’etichetta di eterna incompiuta, di una squadra che ha saputo chiudere la fase di qualificazione nelle prime quattro posizioni in dieci degli ultimi undici anni ma senza mai riuscire a vincere il titolo.
La pandemia ha però cambiato priorità e carte in tavola, ed in questo senso va dato atto allo Zugo di aver gestito la propria situazione con coerenza, senza cedere alla tentazione di rincorrere il successo a testa bassa. Nonostante la consapevolezza di essere tra le principali candidate al titolo, alla Bossard Arena il mercato è stato modesto e oculato, ad immagine del quarto straniero Ryan McLeod che in Svizzera giocherà sostanzialmente per vitto e alloggio.
Nessuna spesa folle, dunque, nemmeno dopo l’importante partenza di Lindberg verso la KHL, mentre gli addii dei difensori Thiry e Zryd – comunque i due elementi del reparto meno impiegati – e Morant sono stati compensati dall’ingaggio di Cadonau e dalla permanenza dei giovani Geisser e Gross, la cui avventura oltre oceano è stata messa in standby sino a nuovo avviso.
L’operazione più interessante sul fronte degli arrivi è dunque quella di Calvin Thürkauf, che per alcune stagioni ha cercato di trovare spazio nei Columbus Blue Jackets senza mai riuscirci. Attualmente senza contratto oltre oceano, si può immaginare che il 23enne abbia buone probabilità di restare a Zugo per tutta la stagione, dopo aver messo a referto un bottino non propriamente esaltante di 52 punti in 154 partite AHL.
Nella squadra di Tangnes il suo profilo si va però ad aggiungere a un attacco molto ben attrezzato e che fa della profondità una delle sue armi più importanti. La top six rimane di altissimo livello, guidata da Kovar ed Hofmann (che punta a un’avventura in NHL tra un anno) e completata da profili come Martschini, Thorell, Klingberg e l’intrigante – ma tutto da scoprire – McLeod.
ARRIVI
Claudio Cadonau (D, Langnau)
Marco Forrer (D, Friborgo)
Calvin Thürkauf (F, Columbus Blue Jackets)
Ryan McLeod (F, Edmonton Oilers, prestito)
PARTENZE
Thomas Thiry (D, Berna)
Miro Zryd (D, Berna)
Johan Morant (D, ZSC Lions)
Luca Capaul (D, ZSC Lions)
Gianluca Zaetta (G, Langnau)
Jordann Bougro (F, Friborgo)
Yanick Stampfli (D, Bienne)
Oscar Lindberg (F, Dinamo Mosca)
Andreas Martinsen (F, Lillehammer)
Fabian Schnyder (F, ritiro)
STRANIERI
Carl Klingberg (F, 🇸🇪)
Erik Thorell (F, 🇸🇪)
Jan Kovar (F, 🇨🇿)
Ryan McLeod (F, 🇨🇦)
Il bottom six è in alcuni suoi elementi più “pesante” e concreto, ma assicura ritmo e qualità se si pensa che sul ghiaccio ci saranno i vari Simion, Bachofner, Senteler, Albrecht ed il già citato Thurkauf.
Un lineup del genere permetterà allo Zugo di mantenere alto il ritmo e la pressione sulla porta avversaria, e non è una sorpresa constatare che la squadra di Tangnes sia una delle poche a superare sempre le 30 conclusioni a partita (tendenza impreziosita dalla buona percentuale al tiro del 9.49%).
Lo Zugo sembra insomma avere le armi per confermarsi tra le squadre offensivamente più ispirate del torneo, anche se la partenza di Lindberg si farà sentire, soprattutto considerando che lo svedese era il giocatore che maggiormente andava al tiro (quasi 4 conclusioni ad incontro) e dava un contributo maiuscolo anche in termini di faceoff (oltre il 55% vinti e addirittura quasi il 60% in zona difensiva) e tiri bloccati.
A livello di ritmo la squadra resta comunque temibile, e questo dovrebbe permettere di generare nuovamente tante opportunità di powerplay (seconda della lega) e limitare come in passato possesso e numeri di tiri effettuati dagli avversari. Qualche rete in più potrebbe inoltre arrivare con un pizzico di sfortuna in meno, visto che lo Zugo è stata la squadra ad aver colpito più ferri – ben 51, praticamente uno a partita – di cui 13 fatti vibrare da Hofmann.
A questo punto lo sguardo passa alla difesa, la seconda migliore della NLA nonostante si sia fatto registrare solamente il settimo penalty killing. Il leader rimane logicamente Raphael Diaz, sempre tra i migliori giocatori del campionato ed affidabile in ogni situazione, ed anche gli altri attori principali della retroguardia – Alatalo, Schlumpf e Zgraggen – saranno tutti di ritorno.
L’addio di un elemento ruvido come Morant potrebbe farsi sentire, ma l’innesto regolare di Geisser e Gross potrebbe portare a nuove dinamiche e sviluppi, visto che nonostante la giovane età i due hanno già vissuto esperienze in molti contesti diversi.
A sostenere lo Zugo tra i pali ci sarà nuovamente Leonardo Genoni, che dopo una fase di adattamento era tornato da dicembre ai suoi ottimi livelli.
La sua presenza unita a quella di un giovane talento come Luca Hollenstein – 91.2% di parate e 2.44 reti concesse in 12 partite lo scorso anno – conferisce alla squadra quella che è tra le migliori coppie di portieri del torneo, questo soprattutto se il ventenne (che ha alle spalle anche due Mondiali U20 da titolare) saprà continuare nel suo promettentissimo percorso di crescita.
Nonostante un mercato non sfarzoso e un paio di importanti elementi fatti registrare in uscita, lo Zugo si presenta nuovamente come una delle principali forze del campionato. Tra giocatori affermati ed altri più giovani ma dal grande talento, coach Dan Tangnes – ancora in attesa del rinnovo – si ritrova a guidare un gruppo che può ambire ad andare sino in fondo. Sarà la volta buona?
MIGLIOR INNESTO
Calvin Thürkauf: Il mercato operato dallo Zugo non ha visto grandi colpi, ma il ritorno in Svizzera dell’attaccante non è da sottovalutare. Dopo alcuni anni oltre oceano Thürkauf ha i numeri per essere un giocatore d’impatto in patria, e lo farà dando tanta sostanza e profondità ad un reparto che potrà essere pericoloso sull’arco delle sue quattro linee.
ADDIO DOLOROSO
Oscar Lindberg: Il centro svedese ha lasciato la Bossard Arena al fronte di un’offerta irrinunciabile della Dinamo Mosca, lasciando lo Zugo orfano di uno dei suoi perni principali. Eccezionale agli ingaggi e sempre in grado di dare “muscoli” alla fase offensiva, Lindberg era una costante minaccia per gli avversari il cui testimone dovrà essere preso da qualcun’altro.
FATTORE X
La forza della profondità: Lo Zugo ha diverse stelle nel suo lineup, ma la vera forza della squadra di Tangnes è rappresentata dalla compattezza della squadra, che può mantenere costante un alto ritmo grazie alla profondità della propria rosa. Tangnes dovrà dunque essere bravo nel far girare la sua macchina al più alto regime possibile, sfruttandone tutti i suoi punti di forza.
La classifica di HSHS
1. ZSC LIONS
2. ZUGO
3. LOSANNA
4. _________
5. BERNA
6. GINEVRA SERVETTE
7. DAVOS
8. FRIBORGO
9. BIENNE
10. __________
11. RAPPERSWIL
12. LANGNAU