
L’inizio della stagione 2025/26 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.
Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.
LANGNAU

La rosa 2025/26
PORTIERI
Luca Boltshauser, Robin Meyer
DIFENSORI
Phil Baltisberger, Samuel Erni, Bastian Guggenheim, Santtu Kinnunen (🇫🇮), Tim Mathys, Noah Meier, Claude Paschoud, Juuso Riikola (🇫🇮)
ATTACCANTI
Dario Allenspach, Jerome Bachofner, Hannes Björninen (🇫🇮), Joshua Fahrni, Jiri Felcman, Timo Jenni, Oskars Lapinskis, Saku Mäenalanen (🇫🇮), Harri Pesonen (🇫🇮), André Petersson (🇸🇪), Patrick Petrini, Dario Rohrbach, Cal O’Reilly (🇨🇦)

(Postfinance/KEYSTONE/Marcel Bieri)
È reduce da una stagione ampiamente positiva il Langnau, con i tigrotti che erano stati capaci di conquistare un ottimo ottavo posto, eliminare il Kloten nel play-in e portare poi il Losanna addirittura sino a Gara 7 nei quarti di finale.
La fortezza costruita dai Tigers attorno ai propri portieri – in principal modo ovviamente Charlin, ma anche Boltshauser al momento dell’infortunio del primo – aveva funzionato rendendo la squadra di Paterlini una delle meno perforate del campionato, ma c’è anche il pericolo che quel mix rivelatosi vincente possa essere difficilmente replicabile nell’immediato futuro.
Il mercato ha infatti riservato parecchie brutte notizie al DS Pascal Müller, che solamente in parte è riuscito a fermare l’emorragia. La partenza più pesante – e che crea un vuoto impossibile da colmare – è chiaramente quella del portiere Stéphane Charlin, che nell’ultimo campionato aveva sfoderato delle prestazioni stratosferiche tanto da attirare addirittura le attenzioni di vari club NHL. Le sue statistiche hanno avuto dell’incredibile (94.6% di parate, 1.80 reti concesse a partita, 5 shutout e 37 GSAA!) e permesso al Langnau di rubare parecchi punti agli avversari, tanto che nella classifica degli xPTS la squadra risultava nei bassifondi.

(SCL Tigers)
Nell’Emmental non ritroveremo inoltre Vili Saarijärvi, uno dei migliori difensori della lega, ed anche la partenza improvvisa di un leader offensivo come Aleksi Saarela ha creato delle difficoltà impreviste. Le risposte che sono arrivate prendono i nomi di Santtu Kinnunen e André Petersson, due buoni giocatori che però sulla carta sembrano essere dei downgrade rispetto ai loro predecessori, che avevano un’abilità più marcata di fare la differenza anche in termini individuali. L’imprevedibilità di Saarijärvi e Saarela era infatti una delle variabili che manteneva gli avversari sull’attenti, ingrediente questo che nella prossima stagione potrebbe mancare.
Lo stesso Kinnunen e Juuso Riikola dovranno essere i leader di un reparto che ha perso anche un giovane dalle buone prospettive come Brian Zanetti, ma che per contro ha visto l’importante rinnovo sino al 2029 di un elemento esperto come Phil Baltisberger. La “quota giovane” rimane comunque interessante grazie alla presenza di Noah Meier, Bastian Guggenheim e Tim Mathys, a cui si aggiunge l’esperienza di Paschoud ed Erni.
Per una buona stagione ci vorranno insomma pochi infortuni ed una buona organizzazione, ma se si considera anche l’addio di Charlin e la gran quantità di tiri concessa, il reparto rischia seriamente di fare un passo indietro.
ARRIVI
Santtu Kinnunen (D, ZSC Lions)
Matteo Wagner (F, AIK)
Robin Meyer (G, Visp)
Hannes Björninen (F, Örebro HK)
Jerome Bachofner (F, Bienne)
André Petersson (F, HV71)
Cal O’Reilly (F, Milwaukee Admirals)
PARTENZE
Brian Zanetti (D, Lugano)
Stephane Charlin (G, Ginevra)
Vili Saarijärvi (D, Ginevra)
Pascal Berger (F, ritiro)
Claudio Cadonau (D, ritiro)
Sean Malone (F, Örebro)
Matthias Rossi (F, Basilea)
Michal Kristof (F, HK Nitra)
Aleksi Saarela (F, TPS Turku)
STRANIERI
Juuso Riikola (D, 🇫🇮)
Saku Mäenalanen (F, 🇫🇮)
Harri Pesonen (F, 🇫🇮)
Santtu Kinnunen (D, 🇫🇮)
Hannes Björninen (F, 🇫🇮)
André Petersson (F, 🇸🇪)
Cal O’Reilly (F, 🇨🇦 contratto sino a fine ottobre)

(Postfinance/KEYSTONE/Marcel Bieri)
Mantenere degli special teams di buon livello sarà a prescindere un requisito fondamentale, dopo una scorsa stagione in cui a Langnau si poteva vantare il miglior penalty killing della lega (!) ed il sesto powerplay.
In entrambi gli esercizi sarà un perno fondamentale il nuovo arrivato Hannes Björninen, un uomo squadra che ben si sposa con la filosofia del club, anche per il gioco two-way che porta in pista. Björninen è infatti un attaccante che sa essere dominante agli ingaggi – è stato più volte il migliore in Liiga con numeri che hanno superato il 60% – ed in questo senso garantirà maggiore stabilità rispetto al predecessore Sean Malone. Il suo apporto di punti potrebbe però essere piuttosto mediocre.
Il reparto offensivo presenta infatti vari punti di domanda. Saku Mäenalanen nelle sue prime due stagioni non ha mai convinto particolarmente, ed anche il profilo di André Petersson – che potrà debuttare solo a fine settembre, il Langnau è ora sul mercato per un sostituto – sembra rientrare solamente nella fascia degli stranieri discreti della nostra lega, soprattutto considerando come il gioco dei Tigers non sia particolarmente brillante nel creare dischi pericolosi da fornire ai finalizzatori. Saarela compensava con talento questo limite con tante azioni personali, mentre Petersson è sicuramente un elemento con meno estro.
I Tigers non sembrano insomma destinati ad essere una squadra particolarmente pericolosa offensivamente, anche perché pure il cast di attaccanti svizzeri non dà garanzie. Rohrbach – il cui futuro sarà a Berna – è reduce da una stagione fuori parametro con 12 gol e 32 punti, ma è verosimile un assestamento come quello che aveva vissuto Julian Schmutz, pure lui rientrato nei suoi standard dopo un’annata 2023/24 da addirittura 21 gol.

Per alzare la media qualitativa di un lineup che nel bottom six potrebbe incontrare gravi difficoltà, a Langnau si spera che qualcuno dei vari giovani in rosa possa compiere un deciso passo avanti. Elementi come Dario Allenspach, Joshua Fahrni, Jiri Felcman, Oskars Lapinskis e Patrick Petrini avranno lo spazio per dimostrare di poter dare qualcosa in più, ma questo non è sufficiente per cambiare i connotati dal talento e profondità molto limitati. Ciò renderà complicato anche avere due unità di powerplay efficaci, rischiando così di diventare prevedibili con i migliori uomini concentrati nel primo blocco.
Il chiaro tallone d’Achille lo troviamo però chiaramente nei portieri, con una coppia che sulla carta rischia di essere tra le meno affidabili del campionato dopo che sul mercato non si è riusciti a convincere Philip Wüthrich, finito ad Ambrì.
Lo scorso anno le eccezionali prestazioni di Charlin avevano nascosto numerose fragilità, che però con Boltshauser e Meyer rischiano di far pagare molto più spesso al Langnau i suoi errori. Al primo va dato atto di essersi ben comportato dopo l’infortunio di Charlin, ma il gioco della squadra dovrà essere meno speculativo ed opportunista rispetto al passato per poter ottenere risultati.
A Langnau sembrano insomma esserci le premesse per una stagione complicata, in cui diverse cose dovranno girare per il verso giusto per arrivare in zona play-in. L’impresa si annuncia però di quelle difficili.
MIGLIOR INNESTO

Hannes Björninen: Il mercato dei Tigers non è stato particolarmente esaltante, ma l’arrivo del centro finlandese rappresenta comunque l’innesto di un giocatore solido e dalla grande esperienza, che potrà essere uno dei nuovi leader. In carriera si è messo al collo la medaglia d’oro olimpica e mondiale, ed avrà il compito di portare solidità ed anche un discreto bottino di punti.
ADDIO DOLOROSO

Stéphane Charlin: Era stato di gran lunga il miglior giocatore della squadra negli ultimi anni, ed un autentico trascinatore in un passato campionato in cui aveva dominato la scena sino al suo infortunio di inizio febbraio. Con delle statistiche impressionanti e delle prestazioni decisive aveva rubato per i suoi diversi punti importanti, permettendo al Langnau di attuare un gioco opportunista ma non sempre consistente.
FATTORE X

Le prestazioni dei portieri: I Tigers avranno probabilmente dei problemi in termini di qualità e profondità, ma nessun limite è tanto evidente – e potenzialmente decisivo – come quello dei portieri. Il reparto ha perso Charlin e lasciato il compito di sostenere la squadra a Boltshauser e Meyer, due nomi che ad oggi danno poche garanzie di solidità.
La classifica di HSHS
1. _________
2.
ZSC LIONS
3. _________
4.
DAVOS
5. _________
6. _________
7. _________
8. _________
9.
BIENNE
10. _________
11. __________
12.
LANGNAU
13. __________
14. __________


