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Interviste

Seiler: “Segnare il mio primo gol nell’ambiente della Gottardo Arena è stato speciale”

Il difensore a 26 anni ha ottenuto il primo centro in carriera nella massima lega: “È una sensazione magnifica poter aiutare per una volta la squadra in questa maniera. Solitamente non è il mio lavoro primario”

AMBRÌ – Più sono inattese, più sono belle. Parliamo di storie, e quella scritta venerdì da Simon Seiler è decisamente una di quelle affascinanti. A 26 anni il turgoviese, con alle spalle un’intera vita professionale trascorsa nella lega cadetta, si è tolto la gioia della prima rete ottenuta nella massima lega. E pensare che a inizio stagione militava ancora nell’Olten.

Prelevato dal Friborgo tramite una licenza B, i burgundi sono rimasti favorevolmente impressionati dal difensore, al punto da offrirgli un rinnovo biennale. E ora appunto è arrivato il primo gol. Assaporarlo in “tarda” età è ancora più speciale. “È una sensazione magnifica poter aiutare per una volta la squadra in questa maniera. Solitamente non è il mio lavoro primario”.

E che gol, una deviazione pregevolissima nel sette degna del miglior attaccante, come se non avessi mai fatto altro nella tua carriera…
“Sì, in effetti sono rimasto sorpreso pure io. Ma è stato semplice. Intendiamoci, non voglio sembrare un cafone, ma il merito va tutto al passaggio perfetto di De la Rose, ha avuto il timing esatto e ha dosato il servizio alla perfezione, io dovuto solo mettere lì il mio bastone”.

A cosa o a chi hai pensato quando il disco è entrato in rete?
“È andato tutto così veloce, non puoi nemmeno lasciarti andare a chissà quali emozioni, anche perché la partita continua immediatamente, è importante restare concentrati. A bocce ferme, tra qualche giorno, sicuramente ci ripenserò a questo momento e me lo godrò di nuovo. Certo che segnare la mia prima rete proprio alla Gottardo Arena, una pista così piena di entusiasmo, è speciale. Ci si diverte a giocare qui. L’anno scorso con il Kloten avevamo affrontato i Ticino Rockets proprio ad Ambrì, ma c’erano pochissimi spettatori, stavolta era tutto un altro feeling”.

Oltre alla soddisfazione personale è arrivata pure la vittoria contro l’Ambrì. Come ti spieghi la metamorfosi dal pessimo primo tempo all’ottimo secondo?
“Troppe volte stecchiamo la prima frazione, ci ripromettiamo che non accadrà più, ma invece succede di nuovo. E le penalità incassate non ci hanno aiutato, specie quella in entrata che non ha permesso immediatamente a tutti i giocatori di prendere il ritmo. Dopo i primi 20 minuti eravamo coscienti che se avessimo continuato a giocare in quella maniera non avremmo portato dei punti a casa, in questo senso non c’è nemmeno stato bisogno di chissà che discorsi da parte del coach”.

Simon è richiesto anche dai colleghi di una radio friborghese. Per lui, dopo essere già stato intervistato in tv, è una maratona media insolita, ma prima c’è ancora il tempo per una fotografia souvenir con il prezioso disco che sicuramente troverà un posto d’onore in casa Seiler.

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