BIENNE – Ha ottenuto un successo fondamentale l’Ambrì Piotta, che sabato è andato a prendersi a Bienne tre punti pesanti al termine di una prestazione intensa e convincente.
“Sapevamo di dover fornire una grande prestazione, la classifica è stretta, è stata un’ottima prova di tutto il collettivo – ha commentato il veterano Thomas Rüfenacht – non abbiamo mollato e in ogni tempo siamo riusciti a fare il nostro gioco e a essere efficienti in ogni parte del ghiaccio, sia in difesa che in attacco”.
La tua prima vittoria in biancoblù, cosa provi?
“Tante emozioni, anche a causa della rete che ho segnato. Questo è il feeling che cercavo tramite tutte le ore di allenamento investite in questi lunghi mesi. Sono molto, molto felice. Oltretutto erano presenti alla partita la mia famiglia e i miei tre figli, una sensazione veramente magnifica”.
È il gol con il maggior significato della tua carriera?
“Sicuramente è una rete speciale. Non mi rammento nemmeno più quando realizzai l’ultima, penso nel 2020, durante il periodo della pandemia (era l’11 febbraio del 2020 ndr). In seguito arrivò l’infortunio e da lì è iniziata la mia lotta contro i problemi fisici. Questo gol con l’Ambrì rimarrà nei miei ricordi dopo un combattimento del genere al fine di tornare, e fa ancora più piacere ovviamente dato che siamo riusciti a vincere”.
Hai disputato sin qui tre partite, qual è il tuo primo bilancio?
“I primi due match sono stati molto duri. Nei primi tempi ho sempre avuto un buon feeling, mi sono sentito in partita, ma con il passare dei minuti ho perso un po’ il filo del discorso, il ritmo e il timing. Contro il Bienne invece sono riuscito a mantenere una buona costanza su tutti i 60 minuti e sono contento. Ovviamente ho commesso degli errori, ma in termini di energia era quello che volevo e cercavo dal mio corpo”.
Il comeback è più duro o più semplice di quanto ti immaginavi?
“È molto difficile, ma la sensazione è buona, è bello mostrare di poter ancora giocare oltretutto a questi livelli e sono carico. Siamo in piena corsa, guardiamo in avanti e continuiamo a combattere”.
A chi dedichi la rete?
“Alla mia famiglia e a molta altra gente: i miei vicini di casa, il mio preparatore atletico Fabian Seiler, i dottori che mi hanno operato facendo un ottimo lavoro. Devo davvero ringraziare un sacco di persone che mi hanno aiutato”.
La scena più bella del match a mio avviso è stata in panchina, dopo il tuo gol Inti Pestoni è venuto ad abbracciarti e ti ha detto qualcosa…
“Inti e il resto della squadra sanno quanto sia stato difficile per il sottoscritto rientrare in attività. Si sono rallegrati con e per me. Ho degli ottimi rapporti con tanti attuali compagni già da tanto tempo, condividere e celebrare la mia gioia con loro è magnifico”.