RAPPERSWIL – Andrew Rowe non è uno che sovente appare nel tabellino dei marcatori e non è certamente uno degli stranieri più chiacchierati del nostro campionato. Eppure, grazie alla sua duttilità, il suo lavoro sporco e la sua abilità agli ingaggi è uno dei pilastri del Rapperswil. Domenica il centro statunitense ha festeggiato il suo 35esimo compleanno.
“Battere l’Ajoie è stato un bel regalo di compleanno, è un feeling gradevole. Era un weekend importante per noi contro una squadra che pattina bene e cerca di attaccarti grazie anche alla sua velocità. Uscire da questo back-to-back con 6 punti è davvero un’ottima operazione”.
Sei ormai alla tua quarta stagione a Rapperswil, in questo lasso di tempo siete progrediti tantissimo e tu sei parte integrante di tutto ciò. Qual è il tuo sentimento?
“Ovviamente ne vado molto fiero, il club ha fatto molti passi in avanti. Non solo sul ghiaccio, ma anche al di fuori. La città è tutta dietro la squadra, l’evoluzione del tifo è stata incredibile, è importante costruire qualcosa non sono a livello di risultati, ma pure appunto in tutti gli altri aspetti che vanno a toccare la realtà di un club. È stato un viaggio magnifico sin qui, speriamo di continuare così”.
Sei molto duttile, ora giochi al fianco di Cervenka, ma in passato hai dimostrato la tua utilità anche nelle bottom-lines. Inoltre due anni fai avevi disputato un’ottima stagione con due giovani come Lehmann ed Eggenberger. L’impressione è che tu li abbia aiutati moltissimo, sei uno che fa diventare migliori i propri compagni…
“Questo devono giudicarlo gli altri non tocca a me. Grazie per il complimento, io cerco di dare il massimo in qualsiasi ruolo e mi adatto alle esigenze. È importante aiutare i giovani nello sviluppo, sono la prossima generazione. Spero che Lehmann ed Eggenberger abbiamo delle lunghe carriere ai massimi livelli e sono fiero di poter dire di averli aiutati in questo loro percorso”.
Sei stato per tre anni il capitano, ora alla tua quarta stagione sei stato rimpiazzato da Roman Cervenka, spiegaci i retroscena…
“Ci sono state delle lunghe discussioni con i vertici del club e con lo staff tecnico a tal proposito. Volevano prendere un’altra direzione, non so se perché abbiano ritenuto che fosse la cosa migliore per il team oppure magari anche a causa del mio contratto in scadenza. Da parte mia non c’è stato nessun problema ad accettare questo cambiamento. I rapporti con lo staff tecnico e con tutti i membri della franchigia è sempre ottimo, a livello di spogliatoio non è cambiato neppure nulla, la mia posizione, la mia leadership è sempre la stessa”.
Come hai già detto il tuo contratto scade a fine campionato, hai già dei piani?
“Ho 35 anni, ma il mio corpo sta bene, mi sento come se ne avessi 25. Sono in un buon periodo della mia carriera, al momento non ho ancora firmato da nessuna parte, vedremo cosa mi riserverà il futuro”.