LUGANO – A un passo dal colpaccio, nel giro di pochi istanti l’Ajoie ha visto sfumare una vittoria che sembrava ormai cosa fatta. In vantaggio fino all’ultimo minuto, i giurassiani sono stati puniti prima da un’autorete sfortunata, poi dal gol di Morini che ha consegnato al Lugano il primo successo della serie.
“È stata una partita molto tirata, come del resto lo sono state le prime due”, ci ha raccontato Matteo Romanenghi. “Abbiamo gestito bene il vantaggio, ma è bastata una deviazione sfortunata per cambiare le sorti di questa partita. Peccato, capita, ma si va avanti. Sapevamo che non sarebbe stata una serie facile, per cui questa sconfitta non cambia nulla nel quadro generale”.
Dopo Gara 1 si era parlato delle vostre difficoltà in 5 contro 5, con il Lugano che sembrava avere qualcosa in più. Mercoledì siete riusciti ad alzare il livello, giocandovela alla pari – se non meglio – a ranghi completi. In questo senso si è vista una progressione, sei d’accordo?
“Sono d’accordo fino a un certo punto, perché credo che ai punti la meritassero loro ed è giusto che sia finita così. D’altro canto, è vero che sull’arco della serie stiamo crescendo nel gioco in 5 contro 5. Siamo più solidi, compatti e c’è maggiore coralità nella manovra. Ora si tratta di continuare su questa strada, cercare di non pensare troppo a questa sconfitta, digerendola in fretta e tenere presente che comunque abbiamo il break dalla nostra parte. Siamo pur sempre in vantaggio nella serie, e la prossima partita la giocheremo in casa nostra”.
Il powerplay ha trovato un’altra rete ma ha fallito in quei 5 minuti a inizio terzo tempo, quando un gol avrebbe potuto archiviare definitivamente la sfida. L’avete persa lì?
“È stato certamente uno dei momenti chiave della partita. Se ti guardi indietro, puoi fare ogni cosa meglio… Di certo non abbiamo gestito al meglio quella situazione, ma nel complesso il disco è circolato bene e a mancare è stato solo il guizzo vincente. Non possiamo recriminarci granché”.
A livello mentale, quanto pesa una sconfitta arrivata in questo modo?
“Lascia un po’ di amaro in bocca nei primi dieci minuti, poi si volta pagina e si pensa già alla prossima partita. Per noi non cambia nulla. Sapevamo che vincere il playout in quattro partite sarebbe stato difficile ed era inevitabile che anche loro trovassero una reazione. Ora dobbiamo restare lucidi, concentrati e continuare a lavorare nel modo giusto, come stiamo facendo”.
