SURSEE – Con una sola amichevole che manca all’appello prima del debutto in CHL, l’Ambrì Piotta di Luca Cereda si sta sempre più delineando, e l’ampia rosa a disposizione sta rendendo interessanti le battaglie interne per conquistare un posto nella “formazione tipo” biancoblù.
Tra chi vuole scalare le gerarchie del lineup troviamo Dario Rohrbach, l’attaccante più giovane a disposizione dei leventinesi e che ha come principale obiettivo quello di giocare la sua prima stagione completa in NLA.
“Abbiamo concluso positivamente la settimana, sabato sera siamo riusciti ad applicare maggiormente il nostro gioco”, ci ha spiegato Rohrbach dopo il successo per 6-1 sui cechi del Vitkovice.
“Abbiamo fatto un passo avanti verso il livello che vogliamo raggiungere per quando inizierà la CHL e poi il campionato, si è visto un miglioramento in termini di intensità e forecheck, ed in generale senza il puck abbiamo fatto molte cose nella giusta maniera… Sappiamo che fare queste piccole cose rappresenta la forza della nostra squadra, poi i gol arriveranno come conseguenza e sabato ne abbiamo fatti sei, un bel numero che non è male a livello di fiducia. Vincere è sempre divertente!”.
Uno dei gol lo hai messo a segno tu, come valuti sinora il tuo preseason?
“Credo che le cose stiano andando piuttosto bene. Le ultime tre settimane sono state toste, abbiamo avuto tanti allenamenti ed è normale essere un po’ stanchi, ma l’ultima partita a Sursee ha rappresentato un’ottima conclusione di questo periodo di duro lavoro. Dal mio punto di vista ovviamente segnare è sempre bello, credo di aver fornito una buona prova, concentrandomi su quelle piccole cose che so dalla passata stagione di dover migliorare. Devo infatti fare meglio nei movimenti senza disco, lavorando tanto per la squadra scendendo sul ghiaccio con intensità e fisicità”.
Le ali delle prime due linee sembrano determinate, ma il terzo blocco è lì da conquistare… È nei tuoi obiettivi ritagliati uno spazio fisso in quel ruolo?
“Sicuramente, il mio obiettivo di questa stagione è quello di giocare l’intero campionato con l’Ambrì Piotta. La mia collocazione nel lineup la considero invece secondaria per ora, adesso devo concentrarmi a dare il meglio durante il preseason per guadagnarmi un posto tra i titolari… Poi guarderò avanti, sarebbe bello poter giocare un ruolo assicurando del secondary scoring che aiuti i ragazzi delle prime due linee. In qualsiasi blocco giocherò potrò comunque contribuire portando in pista anche il mio tasso tecnico, è una delle mie forze e voglio dimostrarlo”.
In due anni sei passato dalla MySports League ad avere delle ottime chance di giocare la tua prima stagione completa in NLA, hai fatto dei grandi progressi…
“Sì, indubbiamente. Sono successe davvero tante cose negli ultimi due anni, sono riuscito a progredire molto velocemente e ad essere sincero a volte ho avuto bisogno di tempo per realizzare quanto mi stava succedendo, soprattutto nel corso della passata stagione. Ho dovuto crescere per arrivare nella posizione in cui sono adesso, soprattutto per quanto riguarda le attività lontano dal ghiaccio, perché non è semplice capire come gestire se stessi ed essere un professionista. La mia vita è cambiata velocemente e nell’ultimo anno ho incontrato qualche difficoltà da quel punto di vista… Anche il fatto di essere al 100% per ogni singolo allenamento per me era una novità, visto che a livello giovanile tutto è più incentrato sul divertimento”.
Sei l’attaccante più giovane della squadra, c’è qualcuno che ti sta aiutando particolarmente e da cui prendi esempio?
“In squadra ho trovato diversi buoni amici, anche se per me è ovviamente un po’ più facile legare con i ragazzi che parlano tedesco. Ci sono un paio di compagni che mi hanno aiutato davvero molto, specialmente quando mi sono aggiunto alla squadra la passata stagione, in pista ma anche in aspetti come dover vivere per la prima volta da solo lontano da casa. Una delle persone più importanti per me è Marco Müller, con lui ho davvero un bel rapporto e facciamo tante cose assieme, dentro e fuori dal ghiaccio. È davvero positivo avere un amico come lui nello stesso spogliatoio”.