LUGANO – Non molti hanno voglia di parlare, alcuni per la fatica, altri per la delusione di una sconfitta di misura in una Resega vestita finalmente da playoff. Il Lugano si trova così sotto per 0-2 nella serie contro gli uomini di Törmänen dopo una partita spesa a dare tutto a livello di determinazione, ma forse non di furbizia e pazienza.
“Non abbiamo gestito bene alcune situazioni “calde” – esordisce Sebastien Reuille – ma nel complesso abbiamo disputato un ottimo match, ora dimostriamo di essere vivi. Uno 0-2 non ha mai condannato nessuno”.
Sebastien Reuille, hai già vissuto situazioni del genere nei playoff, qual è la tua filosofia in questi momenti?
“Ho imparato a non farmi sorprendere dalla pressione, sono i playoff e queste situazioni sono dietro l’angolo. Sembrerà la solita banalità ma dimenticheremo subito questa sconfitta e ci prepareremo subito alla sfida di sabato, se saremo in grado di vincere alla Tissot Arena potremo tornare alla Resega per raddrizzare la serie. Non occorre fare altro”.
Rispetto a Gara 1 il Lugano è entrato con tutta un’altra determinazione in pista, ma ancora una volta alcune penalità ingenue vi hanno frenato…
“Non solo questo, ma anche le penalità a nostro favore non siamo stati in grado di sfruttarle. Penso al 5 contro 3 subito dopo il gol di Fazzini, dovevamo sfruttare lo slancio e la rabbia per approfittarne e trovare subito la rete, ma ci siamo fatti un po’ prendere dalla fretta”.
Rispetto al Friborgo il Bienne è una squadra molto più solida ed organizzata in ogni reparto, è veramente così difficile scalfirlo?
“Giocano con grande organizzazione e disciplina, ogni cosa che fanno gli riesce alla grande, sono in un grande momento, mentre a noi servirebbe magari un pizzico in più di fortuna là dove non riusciamo ad arrivare con certi sforzi. Ma va detto che la fortuna va cercata, con le famose reti sporche o brutte, o con quei dischi buttati nella mischia, come sul gol di Zorin. Se ci serve qualcosa in più lo dobbiamo cercare noi”.
Lascia il segno perdere una partita del genere, quando tutto sembrava poter andare dalla vostra parte dopo quell’ottimo inizio?
“In questi momenti è chiaro che fa male perdere così, dopo aver giocato un’ottima partita, però è inutile piangere sul latte versato. Non è finita finché non è finita, dobbiamo crederci perché ci basterebbe poco per cominciare a vincere.”