BIENNE – AMBRÌ
4-2
(2-2, 0-0, 2-0)
Note: Tissot Arena, 6’048 spettatori. Arbitri Massy, Prugger; Fluri, Mauron
Penalità: Bienne 3×2′, Ambrì 4×2′
BIENNE – Il sogno dell’Ambrì è finito, troppo presto e in malo modo. AI biancoblù si chiedeva una vittoria in casa del fanalino di coda Bienne per regalare ai propri tifosi perlomeno un appassionante derby davanti al tutto esaurito alla Valascia, ma purtroppo tutto ciò che sarà in palio sabato sera saranno altri tre punti per evitare l’undicesimo posto, che sarebbe sinonimo di una serie contro i seelander tutt’altro che scontata.
Senza l’ammalato Giroux e con l’innesto senza impatto di Nordlund, i biancoblù ci hanno provato solamente a tratti, vivendo il loro miglior momento nella prima parte di periodo centrale, quando non hanno però saputo unire la grande pressione operata su Rytz con una rete che avrebbe cambiato le coordinate della partita.
Un paio di episodi ed un powerplay che ha nuovamente sparato a salve hanno però condannato i biancoblù ai noni playout degli ultimi dieci anni, con la partita della Tissot Arena che è stato il fedele specchio di un 2016 che rimane ampiamente deludente, questo nonostante la possibilità di arrivare ai playoff sia restata concreta per 49 turni.
La tensione nelle file dei leventinesi era però evidente, e si è tradotta nel primo tempo in una confusione a tratti ingestibile, che ha permesso agli elementi di maggior talento del Bienne di prendere il sopravvento in diverse fasi di gioco. Le cose sono sicuramente andate meglio nella frazione centrale, quando la squadra di Kossmann ha smesso di pensare troppo ed ha iniziato a giocare più sciolta ed evidenziando un ottimo possesso del disco.
La capacità dell’Ambrì di controllare la partita era però fragilissima, e lo si è notato nei momenti più importati del match. Andati in vantaggio con Duca, i biancoblù hanno commesso l’ingenuità di farsi penalizzare due volte nel giro di un minuto, consengnando su un piatto d’argento al Bienne la possibilità di pareggiare. Dopo qualche pasticcio, David Moss ha infilato l’1-1.
Sorpreso da un bel passaggio di Olausson, Zgraggen ha commesso un fatale errore di impostazione sul 2-1 locale, che ha permesso un attimo dopo a Matthias Rossi di fulminare Zurkirchen con un tiro di polso. Il portiere biancoblù ha fatto tutto ciò che era in suo potere per mantenere in partita i suoi, in particolare fermando un 3-contro-1 ed una serie di altre nette occasioni da rete locali nel finale di periodo centrale, risultando determinante e dando la possibilità ai compagni di tornare in Leventina con i tre punti se avessero vinto il terzo tempo.
Autore di una bella azione personale valso il provvisorio 2-2, Pestoni è risultato tra i migliori in pista, ed ha evidenziato una forza di volontà ed una carica agonistica che non sempre lo hanno contraddistinto in stagione (perlomeno non in questa misura). Questo non è però bastato all’Ambrì per evitare il peggio nel terzo tempo, giocato in maniera insufficiente e priva di mordente praticamente fino al fallo di Joggi, che ha permesso di giocare un powerplay che pareva aver creato un momentum positivo.
L’inerzia della partita ha però subito di nuovo una sterzata con il gol di Herburger, segnato nel momento peggiore possibile, ovvero quando i biancoblù potevano sfruttare la scia della superiorità numerica per tornare a macinare gioco. A nulla è poi servito a Kossmann mischiare le linee, visto che era evidente che l’Ambrì non ne avesse più.
Per pretendere di arrivare ai playoff e affermare di essere sul livello di Kloten, Losanna e Berna, però, all’Ambrì è sicuramente mancato qualcosa, ed al fronte di una prestazione positiva solamente a singhiozzo, quanto visto sul ghiaccio non era oggettivamente abbastanza. Da recriminare dopo venerdì sera resta poco ed i punti fondamentali per la corsa all’ottavo posto sono stati lasciati per strada soprattutto in precedenza, visto che l’Ambrì nel 2016 ne ha raccolti solamente 14 in 17 partite.
Attenti a farsi prendere dalla delusione però, perché il Langnau ha un ritardo di soli sei punti e vi sono ancora sette partite da disputare. Evitare una complicata seri con il Bienne diventa ora un obiettivo tanto importante quanto lo era quello dei playoff, perché una sfida la meglio delle sette con i seelander potrebbe nascondere sin troppe inside.
QUESTO AMBRÌ NON BASTA: Difficile determinare un fattore decisivo per la sfida di Bienne, che rappresentava il match più importante in casa biancoblù da diverso tempo a questa parte.
In definitiva l’Ambrì ha dimostrato di avere i mezzi per provare ad arrivare tra le prime otto, ma non è risultato attrezzato per riuscirci sul serio.
Troppe le lacune in aspetti del gioco di fondamentale importanza, che hanno spento proprio sul più bello la stagione dei leventinesi. Peccato, perchè sabato alla Valascia ci sarà comunque il tutto esaurito.