Come riferisce il portale Watson, nei prossimi giorni il Consiglio Federale darà il suo via libera per una modifica di legge che permetterà ai club sportivi di far passare giocatori e allenatori al lavoro ridotto, opzione questa solitamente non disponibile in caso di contratti a tempo determinato (che nello sport sono la norma).
Il lavoro ridotto può essere applicato sino ad un salario massimo annuo di 148’000, con l’80% della cifra che viene coperta dalla cassa disoccupazione.
Il lavoro ridotto può essere introdotto solamente con il consenso del dipendente, dunque se un allenatore o giocatore si rifiuterà di firmare la relativa documentazione il club non potrà chiedere in quel caso il passaggio al lavoro ridotto.
Non è previsto che venga alzato il limite di 148’000 fr annui, e non è certo un segreto che gran parte dei giocatori percepiscano uno stipendio di molto superiore a tale cifra. Questi salari dovranno dunque continuare ad essere pagati dai club, a meno che giocatore o allenatore non rinunci alla differenza.
Importante inoltre notare come la possibilità di applicare il lavoro ridotto su alcuni contratti non abbia nulla a che fare con i 50 milioni di aiuto che sono stati messi a disposizione per alleviare la crisi dello sport d’élite svizzero.