AMBRÌ – Dopo la preoccupante involuzione mostrata sabato scorso a Bienne, contro lo Zugo i biancoblù erano chiamati ad una reazione di carattere. Ebbene, nonostante la sconfitta per 4-1 – la quinta di fila – la reazione è arrivata.
L’Ambrì Piotta ha infatti dominato gli svizzero centrali per i primi due periodi, ma molte – troppe – sono state le occasioni non concretizzate dalla truppa di Cereda, che ha da recriminare soprattutto le molteplici situazioni di superiorità numerica sprecate, compresi 98 secondi in 5 contro 3 sul finire del primo tempo.
Alla Valascia si è quindi imposto uno Zugo estremamente cinico, come ci conferma Nick Plastino: “Abbiamo giocato molto bene per i primi due tempi, poi abbiamo avuto un calo nel terzo ed ecco spiegate le tre segnature subite. Abbiamo avuto alcune buone occasioni in powerplay, ma ancora una volta non siamo riusciti a trovare lo spiraglio giusto. Credo che questo sia stato il nostro principale problema venerdì sera”.
Avete dominato gran parte della sfida – colpendo oltretutto tre ferri – senza però riuscire a trovare la via del gol. Come spiegare queste difficoltà?
“È difficile da dire. Stiamo facendo le cose in modo giusto, creiamo le nostre occasioni e non a caso abbiamo colpito dei pali… Le cose non stanno girando a nostro favore in questo momento, anche se bastano un paio di rimbalzi diversi per cambiare la partita. Ciò che possiamo fare è continuare a lavorare duramente. È davvero deludente non essere riusciti a conquistare i tre punti”.
La sfida è stata persa al 99% per una mancanza di efficienza in powerplay, che ha prodotto tante occasioni ma nessuna rete…
“Il powerplay è una fase di gioco che rappresenta un processo, cresce nel tempo. Facciamo circolare bene il disco e ci mettiamo nella condizione di far partire dei tiri pericolosi verso la porta. Onestamente non saprei cos’altro aggiungere… Credo che contro lo Zugo abbiamo mostrato delle buone trame in powerplay, anche se quando si tirano le somme conta solo essere riusciti a segnare. È evidente, comunque, come la nostra mancanza di efficienza nelle situazioni di superiorità numerica ci sia costata la sfida, e rappresenti il nostro problema più grande in questo momento”.
Nonostante un ottimo Ambrì, a trovare il vantaggio è stato lo Zugo… Rientrare nel terzo tempo con la giusta attitudine non era facile, avete mostrato carattere…
“Dopo aver subito la rete dell’1-0, nello spogliatoio ci siamo detti che dovevamo rimanere positivi. Sapevamo di dover rincorrere lo Zugo, ma avevamo il pubblico dalla nostra a incitarci e sostenerci. L’atmosfera che si respira alla Valascia è davvero speciale… In questo modo siamo riusciti a mettere la giusta energia in pista anche nel terzo tempo, ed è un peccato che nonostante i nostri sforzi – uniti ad un po’ di sfortuna – sia andata così. Per noi è un dopopartita amaro. Ma siamo determinati, e saremo pronti per la partita di Kloten”.
Quella contro lo Zugo è stata la tua decima partita in National League. Sei soddisfatto di quanto hai mostrato sino ad ora?
“Mi sto abituando allo stile di gioco e al ritmo della lega. Personalmente cerco di migliorare partita dopo partita, concentrandomi su quello che so fare meglio. Siamo una squadra composta da giovani giocatori, dunque in alcune circostanze devi giocare semplice senza prendere troppi rischi. Come detto cerco di porre il focus su quello che mi riesce meglio, e questa è l’unica cosa che posso fare al momento”.