AMBRÌ – È finito tra gli applausi della Valascia l’ennesimo match di dicembre che ha saputo regalare forti emozioni a tutto l’ambiente biancoblù, accorso al gran completo per l’ultima sfida utile prima della Coppa Spengler.
Nonostante la sconfitta, l’Ambrì si congeda dal 2019 con sensazioni positive perché, una volta di più, ha dimostrato di essere una squadra viva e in grandissima forma, che fonda la propria identità su basi solide e un gruppo sempre più unito, a dimostrazione di quella rete di caparbietà siglata da Sabolic che è valsa il pareggio e con esso un punto meritato.
Nick Plastino vede il bicchiere mezzo pieno: “È stata una buona prova da parte nostra. Credo proprio che il pubblico si sia divertito, sono partite combattute come queste che fanno amare il nostro sport. Peccato non essere riusciti a ottenere anche il secondo punto, ma noi ne usciamo a testa alta perché, ancora una volta, abbiamo mostrato tanto carattere”.
Ti riferisci a quella rete valsa il 4-4?
“Sicuramente anche a quella. Non era evidente riuscire a reagire dopo due tempi di gioco ad alta intensità e con quella rete grigionese caduta a poco dalla fine. Avevamo ancora una decina di minuti a disposizione per ribaltarla, questo è vero, ma il tempo stringeva e la pressione aumentava. Quella rete ha mostrato il lato migliore della nostra squadra: un gruppo che non ne vuole sapere di mollare fintanto che non è davvero finita”.
Se c’è qualcosa su cui potete recriminare è quella situazione di doppia superiorità numerica non sfruttata nell’overtime…
“Avremmo dovuto segnare, non ci sono scuse. Era un’occasione d’oro… Il momentum era appena tornato dalla nostra, la voglia di vincere era tanta ma non siamo stati bravi abbastanza a far girare il disco e a cercare tiri pericolosi. Abbiamo esitato cercando spesso quel passaggio di troppo che ci ha impedito di impensierire il Davos”.
Ci si domanda come riusciate a giocare con così tanta intensità dopo un periodo tanto intenso a livello fisico e con una compagine decimata…
“Crediamo nel nostro sistema di gioco, tutto qui. Quando ti ritrovi a dover scendere in pista con metà dei tuoi compagni in infermeria non puoi fare altro che dare il massimo e credere al 100% al sistema di gioco del tuo allenatore. Tutti lo stanno seguendo, tutti si stanno sacrificando, tutti remano nella stessa direzione. Sarà banale quello che sto per dire ma io continuo a vedere ragazzi che vanno oltre i propri limiti per sopperire alle assenze dei compagni. E questo è encomiabile e non è da tutti. Sta proprio in questo la forza del nostro gruppo”.
Andate alla pausa nel bel mezzo di un trend estremamente positivo. Di pausa vera e propria, però, non si tratta perché giocherete un minimo di tre incontri alla Spengler. Un bene?
“Assolutamente sì. È il modo migliore per mantenere il ritmo che abbiamo nelle gambe e portarlo alla ripresa del campionato. Credo che la Spengler rappresenti una grande opportunità per il club e, al contempo, un grandissimo aiuto a tutti noi giocatori. Stiamo giocando bene e sarebbe davvero un peccato che una pausa pregiudichi questo nostro cammino. Per questo vedo nella Spengler una grande opportunità per tutto il gruppo di continuare in questo percorso di crescita, tenendo alto il ritmo in vista della ripresa. Una pausa fa bene da una parte ma male dall’altra. Al momento di tornare in pista affrontare il primo allenamento non è mai evidente e affrontare la prima partita diventa spesso complicato per mancanza di ritmo. Spesso le gambe non fanno ciò che il cervello ordina loro di fare ed è per questo che la Spengler rappresenta un punto a favore per la squadra”.
Con che spirito affrontate questo torneo?
“Siamo tutti eccitati all’idea di parteciparvi e non vediamo l’ora del 26 dicembre. Sarà una settimana speciale e cercheremo di godercela in ogni suo aspetto. Per il club si tratta di un grande privilegio e noi vogliamo onorarlo portando in alto i colori biancoblù”.
L’Ambrì va alla pausa a pari punti con il Berna ottavo. Che nota dà Nick Plastino a questa prima metà di regular season?
“Odio dare voti, non lo facevo dai tempi della scuola (ride, ndr.)! Il nostro avvio di stagione è stato complicato perché abbiamo faticato a trovare la nostra identità. Ci abbiamo messo più tempo del previsto ma nel corso dell’ultimo mese le cose hanno cominciato a funzionare e ora eccoci qui, in un grande momento di forma. Sappiamo che cosa dobbiamo fare per avere successo e ora, a differenza delle prime partite di campionato, lo stiamo facendo tutti assieme. Vuoi davvero una nota eh? E va bene, do alla squadra un bell’otto perché se lo merita. Stiamo giocando bene e sono sicuro che continueremo a farlo perché abbiamo un gruppo coeso. Ovviamente puoi sempre fare meglio, ma bisogna anche essere realisti e mettere sul piatto della bilancia tutti gli aspetti che hanno caratterizzato la tua stagione. In questo momento siamo in gran forma, ora sta a noi restare umili, continuare a lavorare e fare tesoro della Spengler per ritornare più forti di prima”.