AMBRÌ – L’Ambrì è tornato e lo ha fatto affossando con cuore e grinta un avversario tanto dotato quanto ostico come il Bienne. Contro l’andamento del gioco erano stati gli ospiti a chiudere il secondo periodo in vantaggio, ma l’Ambrì Piotta, sempre più simile a quello ammirato la passata stagione, non ha mollato di un centimetro trovando dapprima la rete del pareggio e poi quella del sorpasso.
“È bello vincere in questo modo”, ha esordito Christian Pinana. “Il nostro approccio è stato perfetto e nonostante fossimo sotto nel risultato non ci siamo mai arresi. Sapevamo di avere ancora venti minuti a disposizione per concretizzare quanto di buono avevamo mostrato nei due periodi precedenti… Con quella consapevolezza siamo riusciti a girare la partita”.
Risultato a parte, venerdì sera l’Ambrì ha dimostrato di aver ritrovato sé stesso, il vecchio io che aveva caratterizzato la passata stagione…
“Lo abbiamo detto moltissime volte: tutti noi siamo consapevoli che solamente giocando in questo modo possiamo pensare di vincere le partite, non abbiamo alternative. Ci voleva un po’ di tempo affinché tutti gli ingranaggi ricominciassero a funzionare al meglio e ora i frutti iniziano a vedersi. La squadra progredisce continuamente, contro il Bienne abbiamo disputato la nostra miglior partita da inizio stagione”.
Abbiamo assistito a scelte arbitrali discutibili: rigore non assegnato a Zwerger dopo essere stato atterrato solo davanti a Paupe, nessuna visione del video dopo il ferro colpito da Sabolic…
“Per quanto riguarda l’azione su Zwerger, il rigore andava assolutamente fischiato. Per come la vedo io gli arbitri non se la sono sentita di prendere quella decisione ma sarebbe stata quella corretta. Per Sabolic, invece, ricordo che al momento ci è parso molto strano che nessuno avesse deciso di andare a consultare il video. Scelte strane e difficili da capire…”.
Per non parlare della penalità differita contro di voi non fischiata nonostante il possesso del disco e con conseguente rete del Bienne a porta vuota (poi annullata e per la quale è stato inoltrato protesto)…
“C’è stata molta confusione in pista e nessuno ha capito veramente che cosa stesse accadendo. Ho visto Manzato lasciare la porta e in quel momento, ovviamente, tutti noi abbiamo pensato che ci fosse una penalità differita contro il Bienne. Poi, quando loro hanno toccato il disco, gli arbitri non hanno fischiato ed è arrivata quella rete. Sono situazioni che possono capitare, certo è che scelte del genere possono influenzare enormemente il destino di una partita. Se quel gol fosse stato attribuito si sarebbe tornati in parità! Fortunatamente così non è stato e tutto si è risolto per il meglio”.
Aver affrontato il Bienne negli scorsi playoff ha facilitato il compito nella preparazione della partita di venerdì?
“In parte sì. Nella passata stagione gli scontri diretti non erano andati particolarmente bene. Se non ricordo male nelle ultime diciassette partite l’Ambrì si era imposto due volte soltanto, dunque l’obiettivo di quest’anno era di invertire immediatamente la tendenza. Direi che abbiamo iniziato con il piede giusto (sorride, ndr.)”.
Cereda lo aveva detto: “Pinana si sta allenando bene e le opportunità per lui arriveranno presto”. Detto fatto, dopo due partite di stop rieccoti in pista. Ciò nonostante si tratta di un inizio di stagione in salita per te…
“Non cerco scuse, ma non si può nemmeno ignorare il fatto che io arrivi da un infortunio piuttosto grave e che ha condizionato la mia preparazione. So bene che il coach non regala niente a nessuno e che ognuno deve essere bravo a guadagnarsi il posto in squadra. A breve termine il mio obiettivo è di rientrare in rosa come giocatore fisso, oltre che avere sempre più ghiaccio in modo da recuperare il ritmo perso il più rapidamente possibile. Al momento mi sento bene e credo di essere sulla strada giusta per il recupero. Ci vorrà del tempo ma arriverò!”.