AMBRÌ – Per come si erano messe le cose, probabilmente nemmeno il più ottimista dei tifosi poteva immaginare che l’Ambrì, sotto per 4-1 dopo 25 minuti, sarebbe riuscito ribaltare la sfida con il Losanna.
Invece dopo un timeout, la sostituzione di Juvonen con Conz e lo scambio tra Spacek e Dauphin, i leventinesi hanno cambiato marcia dando il là ad una rimonta di carattere. Tra gli artefici della rimonta biancoblù – oltre ad un pacchetto stranieri decisamente sul pezzo – c’è stato Inti Pestoni, autore della doppietta che ha deciso la partita.
“È stata una vittoria bellissima. Se penso che fino a metà partita non riuscivamo nemmeno ad uscire dalla nostra zona… Ci hanno dominato ed eravamo totalmente nel pallone. Poi è cambiato qualcosa: è entrato il primo, poi il secondo e il resto è stata una conseguenza del lavoro che abbiamo portato sul ghiaccio”.
Una vittoria di squadra, ma che deve molto all’ottimo lavoro degli stranieri e alla tua doppietta…
“È bello segnare, specie in una partita così combattuta e tirata. Diciamo pure che la seconda rete – quella del 5-4 – mi è andata bene… È una giocata che non mi riesce spesso e sono felice abbia contribuito alla vittoria”.
Dopo un inizio complicato, dalla rete di Lilja siete riusciti a prendere le contromisure del Losanna. Cos’è cambiato?
“Diciamo che l’inizio non è stato ottimale anche a causa di quella lunga inferiorità numerica che abbiamo incassato nei primi minuti. Ci ha tolto la possibilità di prendere subito il ritmo e il momentum ci è sfuggito di mano. Loro in quel frangente hanno fatto ciò che volevano al punto che non eravamo nemmeno in grado di uscire dal nostro terzo. Insomma, serviva un episodio che svoltasse la partita. La sensazione è che ad un certo punto loro abbiano mollato leggermente. A quel punto siamo stati bravi a prendere la palla al balzo e a rialzare la testa”.
Nell’economia della sfida cos’è stato più decisivo: il timeout di Cereda, la sostituzione di Juvonen o l’inserimento di Dauphin tra te e Lilja?
“Anzitutto c’è stato un ottimo timing nelle scelte, bisogna fare un plauso al nostro allenatore per questo. Il timeout è servito, ma ad aver cambiato l’inerzia della sfida è stato soprattutto il cambio di linee e l’avvicendamento di Conz in porta. Di certo non era colpa di Juvonen se eravamo sotto di tre reti ma è stato un segnale importate alla squadra da parte del nostro staff: era arrivato il momento di tirar fuori gli attributi”.
Rispetto alla passata stagione il powerplay ha fatto un importante balzo in avanti in termini di efficienza e anche martedì ha prodotto due reti. A cosa è dovuta questa crescita?
“Direi che abbiamo trovato il giusto equilibrio tra l’esecuzione dei passaggi e il tiro al momento giusto. E poi abbiamo uno Spacek in più… La passata stagione raramente tentava la conclusione al volo mentre quest’anno ci sta provando di più. E con il tiro che ha è naturale che arrivino le reti”.
Venerdì è già tempo di derby. Il Lugano ci arriva con tre sconfitte consecutive, voi con due vittorie filate. Che sia di buon auspicio?
“Il derby è il derby, si lotta per la gloria e tutto viene azzerato. Non conta nulla ciò che si è fatto prima. Ora si tratta di recuperare le energie, di mettere a punto gli ultimi dettagli e poi ci chineremo sulla partita. Quel che è certo è che se inizieremo come abbiamo fatto con il Losanna sarà molto difficile, per cui che ci serva da lezione”.