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Ambrì Piotta

Pestoni: “Dobbiamo chiudere le partite, non possiamo sempre parlare di reazioni”

L’attaccante dopo la partita di Rapperswil: “In quel powerplay nel terzo tempo abbiamo perso il momentum in una situazione molto favorevole e non siamo stati bravi. Non possiamo sempre ritrovarci in queste situazioni”

RAPPERSWIL – Ci sono certi gesti che valgono da soli il prezzo del biglietto. Il rigore decisivo di Inti Pestoni è uno di quelli. Ancora una volta il 33enne ha mostrato tutta la sua classe. Ma certe cose le pensa nella notte e le prepara?

“No, di solito non tiro i rigori, quindi non ero neanche preparato a farlo. Il coach mi ha detto di andare a tirarlo. Nyffeler è molto bravo, conosce credo tutti i giocatori della lega, quindi mi sono detto che avrebbe pensato che avrei provato a sorprenderlo in mezzo alle gambe. Ho quindi tentato di fare qualcosa di diverso ed è andata bene”.

Melvin ti ha detto qualcosa quando vi siete stretti la mano?
“No, nulla, mi sembrava un po’ arrabbiato, ma non credo per l’episodio del rigore”.

Avete strappato un punto nel finale con le unghie e poi ne avete guadagnato un altro. Alla fine va bene così, considerando come si erano messe le cose. Finalmente il finale vi ha sorriso…
“Sì, tutto sommato abbiamo fatto una buona partita. Come ci ha detto Cereda nello spogliatoio, dobbiamo imparare a chiudere il match quando c’è l’occasione. Abbiamo avuto quel powerplay attorno al 52’, lì abbiamo perso completamente il momentum in una situazione molto favorevole e non siamo stati bravi. È imperativo migliorare da questo punto di vista”.

Anche i 5 minuti di powerplay scaturiti dalla penalità di Capaul non sono stati molto buoni. A tuo avviso cosa manca ancora? Dove vedi le potenzialità per progredire?
“Non penso vada così male. Certo, se guardiamo le statistiche evidentemente non va alla grande. Ma finché abbiamo le occasioni con i tiri al volo di Bürgler e Kubalik, penso sia la cosa migliore. Dobbiamo insistere su questa strada, prima o poi il disco entrerà. Il 5 minuti di powerplay non è andato così male, mentre invece i 2 minuti citati sopra sono stati un disastro. Dobbiamo continuare a tirare… Se non tiri, non segni”.

Il messaggio più bello è la reazione dopo aver incassato il 4-3. Potevate essere a terra, venivate da tre sconfitte consecutivee il pubblico di casa era in estasi, eppure avete trovato la forza per strappare il pareggio. Forse non vincerete sempre, ma avete dimostrato di avere carattere e coraggio…
“Hai pienamente ragione, ma non possiamo trovarci ogni volta in questa situazione. Eravamo sotto di tre gol con Langnau, Friborgo e Losanna, eppure abbiamo sempre reagito, è una cosa positiva. Siamo consapevoli di avere questa qualità, ma dobbiamo riuscire a metterci nella posizione di non ritrovarci sempre in questa situazione e mandare i nostri tifosi a casa con l’ansia. Dobbiamo essere più maturi da questo punto di vista”.

La tua linea ha giocato molto bene, i giovani Landry e De Luca si stanno dando da fare…
“Hai visto? Vanno eh?”

Anche tu comunque non sfiguri, intendiamoci. Come ti trovi con loro?
“Ne parlavo proprio prima con Manix. Penso che ci troviamo bene. È appena la seconda partita che giochiamo assieme, quindi dobbiamo ancora conoscerci meglio hockeisticamente parlando. Per me è un lusso poter giocare con Manix e Tommy. Loro pattinano, sono pieni di energia, mentre io sono un po’ più vecchio, gli dico di andare e io mi prendo cura del resto. Scherzi a parte, sono veramente contento di giocare con loro, sono due ottimi elementi e non c’è nemmeno bisogno di dirgli qualcosa. Speriamo di stare assieme ancora un po’”.

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