QUINTO – Nel pomeriggio di giovedì il comune di Quinto ha preso posizione in merito alla questione della Nuova Valascia, pubblicando una lettera aperta che vi lasciamo di seguito.
Nuovo stadio del ghiaccio ad Ambrì: una necessità per il club un’opportunità per la regione
Considerata la situazione oramai fatiscente della vecchia e gloriosa Valascia, la Lega Nazionale di disco su ghiaccio ha imposto all’Hockey Club Ambrì-Piotta di dotarsi di un nuovo stadio entro il mese di settembre 2018. Il nuovo stadio rappresenta insomma una necessità inderogabile, ma pure un’opportunità per dare nuova linfa al tessuto economico della regione.
Oltre 75 anni di imprese sportive, di vittorie e di sconfitte, di personaggi e di aneddoti, sono un patrimonio collettivo che non può e non deve essere ignorato, tanto meno in una regione di montagna il cui club si trova a competere, e talvolta a vincere, perfino contro squadre espresse da realtà urbane ben più solide. Occorre quindi trovare soluzioni atte a permettere la sopravvivenza del sodalizio. L’indotto economico derivante la presenza dell’HCAP è vitale per l’economia dell’intera regione. O
ltre alle “ricadute” dirette ed indirette, la società offre pure una cinquantina di posti di lavoro. Il Comune di Quinto (di cui i villaggi di Ambrì e Piotta sono frazioni) ritiene che la struttura dovrà avere connotazioni di multifunzionalità, così da potersi inserire nel contesto regionale quale offerta per l’organizzazione di eventi di vario genere. Dovrà essere insomma in grado di ospitare manifestazioni sull’arco dell’intero anno, onde catalizzare l’attenzione di un pubblico il più possibile vasto, così da creare nuovi posti di lavoro e nuove opportunità di commercio. In altri termini, la realizzazione del progetto rappresenterebbe un fattore decisivo per un rilancio da tempo cercato.
Un centro di questo genere, del costo di diversi milioni di franchi, deve fungere da luogo di ritrovo, di divertimento, di socializzazione. Ecco perché l’autorità comunale – pur con i propri limitati mezzi a sua disposizione – lo sostiene da sempre, e continuerà a sostenerlo.
Il coinvolgimento dell’arch. Mario Botta
Negli ultimi mesi è stato scritto molto a proposito (e anche a sproposito) del coinvolgimento dell’arch. Mario Botta. Non volendo ovviamente sostituirci alla committenza, ci preme sottolineare che l’arch. Botta è stato interpellato dal Municipio nel marzo dell’anno scorso per elaborare uno studio di fattibilità architettonico-paesaggistico per affrontare la costruzione di un edificio di grande volumetria in un territorio limitatissimo, soggetto a molti condizionamenti dovuti a svariati motivi.
L’arch. Botta ha elaborato uno studio di fattibilità con varianti al programma dei contenuti e alla loro configurazione. A quel momento (ripetiamo: marzo 2014) tutti davano per scontato che si sarebbero poi concretizzate le condizioni per un concorso pubblico. Purtroppo i tempi necessari all’approvazione della variante di PR si sono protratti fino alla fine del mese di novembre, compromettendo così il rispetto dei tempi necessari per la realizzazione dell’impianto entro i termini imposti dalla Lega Nazionale di disco su ghiaccio.
Il Municipio di Quinto ha agito nell’ambito delle sue competenze per giungere a una soluzione ottimale. Spiace ora che qualcuno tenti di usare l’occasione offerta da questo progetto per rivedere presunte lacune giuridiche, senza tener conto delle catastrofiche conseguenze economiche che la mancata realizzazione dello stadio porterebbe a una regione già in difficoltà come la nostra. Il cammino che porta alla realizzazione del nuovo stadio è ancora lungo e irto di insidie. Lasciamo dunque lavorare Filippo Lombardi ed i suoi collaboratori che, con enormi difficoltà e con la tenacia di pochi, stanno cercando le condizioni e i finanziamenti necessari per la realizzazione del nuovo stadio.
Il Comune di Quinto, l’intera regione e buona parte del Ticino crede nel progetto!