FRIBORGO – Alla fine la matematica emette il suo verdetto, e il Lugano stacca il ticket per i playoff grazie ad una vittoria nella tana della capolista. Se la sera precedente il Lugano aveva convinto pur uscendo sconfitto, si chiedeva alla squadra una aggiustata alla mira in attacco e un power play più efficace. A dare una mano in tal senso è arrivato anche il tanto atteso rientro tra i ranghi di Fazzini, che ha preso il posto di Pivron nel quarto blocco. Flüeckiger ha messo di nuovo i galloni da titolare e è stato portato in terra burgunda il giovane lettone Merzlikins come riserva.
(© A. Branca)
L’inizio è stato senza dubbio diverso dalla sfida precedente e la concretezza in attacco, da parte degli ospiti, è stata ben diversa. La rete di Schlumpf ha dato fiducia ai bianconeri, che hanno rintuzzato con ordine e coraggio gli attacchi degli uomini di Kossman. Il ritrovato cinismo ha premiato i bianconeri con la fondamentale rete di Metropolit in mischia, perfetta reazione al pareggio dei padroni di casa. La rete del topscorer ha praticamente lasciato immutato il morale già comunque a livelli piuttosto alto dei bianconeri. Da lì in avanti un continuo forechecking su Bykow e compagni ha soffocato molte iniziative offensive, permettendo a Kwiatkowski di dimezzare lo scarto, ma il risultato è parso comunque meritato per l’ordine e l’aggressività mostrata dai ragazzi di Huras.
La differenza principale, il Lugano l’ha fatta nella finalizzazione delle occasioni da rete, creando occasioni “sporche” ma fruttuose e ottenute con forza e determinazione, oltre che nella gestione delle situazioni speciali, soprattutto il box play.
(© Y. Leonardi)
Tra i principali fautori di questa fondamentale vittoria, che proietta i bianconeri nei playoff, quegli uomini di lotta e aggressività, come Reuille – alla decima rete stagionale – uniti a quelli di fosforo e mani buone come Hirschi e Heikkinen, registi di un reparto arretrato espressosi a ottimi livelli. In avanti, manco a dirlo, brilla sempre Metropolit, autore del gol del definitivo vantaggio e sempre importante aiuto anche in fase di copertura. Senza nei anche la prestazione di Flüeckiger, ma si sapeva che Manzato poteva essere sostituito degnamente dal numero 87.
Ora che la classifica è “verde” ci si può concentrare sulla limatura dei dettagli e sulla continuità nell’applicare certe direttive. I futuri rientri di Steiner e Domenichelli – oltre a Linglet – saranno valori aggiunti di grande valore per i play off, in attesa di sapere quale sarà l’avversario dei quarti di finale.